Un milione di sciiti verso Karbala È il primo pellegrinaggio dal 1977
Decine di migliaia di fedeli sono in marcia per raggiungere la città santa di Karbala dove, tra martedì e mercoledì, si celebrerà l'anniversario del quarantesimo giorno successivo alla morte di Hussein, nipote di Maometto e terzo imam degli sciiti, decapitato nel 680. Si prevede che almeno un milione di persone parteciperanno al pellegrinaggio, il primo evento pubblico degli sciiti dal 1977, quando le truppe di Saddam attaccarono i pellegrini e misero gli sciiti sotto il tallone del regime. I fedeli sono contenti e infelici allo stesso tempo: contenti perché, grazie agli americani, possono finalmente celebrare come desiderano il proprio credo religioso; infelici perché rivendicano il diritto all'autodeterminazione e lamentano la mancanza di elettricità , di acqua, di cibo, insomma di tutto quanto non c'è più a causa dei bombardamenti subiti. Temono inoltre di finire sotto l'ala eccessivamente "protettiva" degli americani. Non si fidano delle forze della coalizione: sono ancora troppo evidenti e laceranti i ricordi della repressione di Saddam nel 1991, dopo che l'allora presidente George Bush li abbandonò al proprio destino sebbene avesse in vari modi, insieme con il regime di Teheran, fomentato la rivolta.