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Un contributo stanziato dal Comune di Brescia |
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28.04.2003
Aree Pcb, 500 euro per ogni ettaro a tutti gli agricoltori
Cinquecento euro per ogni ettaro di terreno: è il contributo stanziato dall'Amministrazione comunale a favore delle aziende agricole della zona a sud della Caffaro. «Con tale forma di sostegno, l'Amministrazione comunale intende alleviare i disagi e supportare concretamente gli agricoltori che sono stati penalizzati dalle doverose misure assunte a tutela della salute pubblica - spiega il sindaco Paolo Corsini -. L’ulteriore sforzo compiuto dall'Amministrazione comunale segue quello relativo al rimborso della tariffa dei rifiuti urbani del 2003, che sarà riconosciuto ai cittadini residenti nelle zone inquinate, nel segno della massima attenzione e appoggio alle legittime istanze provenienti dalla comunità ». L'assessore all'Ambiente ed Ecologia Ettore Brunelli, dal canto suo, rimarca: «A oggi soltanto l'Amministrazione comunale ha programmato l'erogazione di risorse economiche e reso disponibili fondi tanto per le indagini, quanto per le forme di sostegno agli abitanti e agli agricoltori. Sull'intera partita legata al Pcb, checché ne dicano i parlamentari del centrodestra, il Governo - al di là dell’inserire l'area tra i siti nazionali da bonificare - non ha sino a oggi stanziato un euro e come il ministro Matteoli ha reso pubblico, non dispone di alcun finanziamento».
L'ordinanza sindacale del 30 dicembre scorso attualmente in vigore vieta tra l'altro la coltivazione delle aree agricole e l'allevamento di bestiame con i foraggi della zona. L'Amministrazione comunale, non avendo alcun titolo per riconoscere risarcimenti ai coltivatori per il mancato guadagno - in quanto il danno arrecato non è riconducibile a sua responsabilità -, ha adottato una serie di misure atte a limitare i disagi patiti dagli agricoltori. In primo luogo, attraverso le disposizioni contenute in una nuova ordinanza sindacale, si provvederà al ritiro gratuito da parte di Asm dei prodotti vegetali non idonei al consumo umano o animale stoccati nelle aziende agricole. In riferimento ai campi che attualmente non possono essere coltivati, sono state individuate misure e operazioni che consentano il loro mantenimento; per tali operazioni, il Comune riconoscerà ai coltivatori un contributo di 500 euro per ettaro.
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