2.06.2005
Arte e politica
Così come non c'è più l'arte per l'arte e si bada allo spettacolo, non si fa più politica per il bene comune, ma per fini meschini, per l'interesse economico di una élite speculatrice. Obiettivi e strumenti sono posposti. La politica è divenuta spettacolo e i politici recitano la parte consapevoli della fiction, della telenovela. L'autentico è sparito sopraffatto dalla finzione: il preconfezionato! Si finge tutto per la banalizzazione della vita ridotta a strumento per il PIL. Arthur Miller: "siamo blanditi e vinti da belletti, rossetti e ciprie invece che da idee e opinioni di pubblica importanza.ma l'arte è sempre stata la rivincita dello spirito umano sulla miopia.tutto ciò che non viene riversato nell'arte scompare per sempre". Luigi Boschi Tel 333/7363604 e-mail: luigi.boschi@libero.it
Parma, 30 maggio 2005
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