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Roma, Bersani parla di periferie
24.10.2006
Bersani a "L'impresa prossima": in periferia le vere politiche innovative.
L'Assessore Pomponi, coordinatore della Rete delle città: "È tempo di avviare una nuova fase di programmazione comune
con il Ministero". Con Autopromozione Sociale a Roma quasi 4000 nuovi posti di lavoro

Roma, 24 ottobre 2006 - Investire nella piccola impresa per rilanciare l'economia e riqualificare il tessuto urbano. Questi gli obiettivi della legge 266, la cosiddetta Bersani, che nei suoi nove anni di vita ha trasferito ai comuni 218 milioni di euro e agevolato la nascita di più di 9000 imprese. Un bilancio di questi anni è stato tracciato oggi a Roma dallo stesso ministro nell'ambito del convegno «L'impresa prossima». "È stata una bella idea quella che abbiamo avuto 9 anni fa – ha detto Bersani -, quando abbiamo compreso che il vivere urbano, l'organizzazione dei servizi e l'attività economica sono legate da fili molto stretti. Il bilancio ci consiglia di andare avanti su queste politiche, immaginare cose nuove e rivolgerci alle nuove generazioni. C'è l'esigenza di rendere ogni contesto urbano vivibile, in condizioni di servizi equivalenti. Le perfierie sono il vero luogo di sperimentazione politica avanzata".

Inaugurando i lavori del convegno, l'Assessore alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale e il Lavoro del Comune di Roma Dante Pomponi ha dichiarato: "Come coordinatore della Rete delle 10 città che hanno beneficiato delle agevolazioni della legge 266 dal 1997 ad oggi, mi auguro che il Ministero per lo Sviluppo Economico continui a considerare strategico l'intervento nelle periferie. È tempo di avviare una nuova fase di programmazione comune, se necessario anche includendo una revisione di forme e strumenti. La città italiane sono disponibili alla massima cooperazione".

Il convegno, ospitato nella Sala del consiglio municipale del Corviale, è stata l'occasione per un confronto delle esperienze dei 10 maggiori comuni italiani, beneficiari della legge, esperienze narrate nel corso della tavola rotonda a cui sedevano gli assessori competenti. Al convegno è stato presentato un primo report dell'IPI (Istituto per la Promozione Industriale), che analizza i risultati ottenuti dai 10 comuni, che in questi anni hanno messo a punto forme innovative di sostegno alle imprese. A questo proposito Bersani ha aggiunto: "Ci sono comuni come Roma e Milano che stanno sperimentando. Non nascondiamoci che è nelle grandi città che si gioca la partita più importante. Ora vedremo i risultati e faremo delle valutazioni come governo".

Notevole per dimensioni, qualità e modalità l'esperienza di Roma, che da sola ha gestito 56 milioni di euro, quasi un terzo del totale stanziato a livello nazionale, attraverso il lavoro di un'apposita unità, Autopromozione Sociale.
Il 39% dei fondi impegnati sono stati dedicati alle attività di servizio alle imprese e la restante parte ai contributi a fondo perduto. In tutto - a giugno 2006 - sono state selezionate 766 imprese, di cui 380 hanno concluso l'investimento, con un'aspettativa a regime di circa 3778 nuovi posti di lavoro. La media è di 4,5 posti di lavoro per impresa.
Dal 1999 ad oggi Autopromozione Sociale non si è limitata ad erogare fondi ma ha perseguito l'obiettivo di una economia diversa, sostenibile e responsabile, in grado di rivitalizzare davvero quelle aree urbane degradate oggetto della Legge 266. Nella selezione dei progetti sono state così preferite pratiche produttive fondate su principi di qualità sociale e di responsabilità ambientale, secondo un modello di sviluppo locale e di riqualificazione urbana che mira a tenere in equilibrio le dimensioni economiche con quelle sociali e ambientali.

Autopromozione sociale ha agevolato la nascita di imprese etiche, attraverso la rete garantita da sei incubatori - nei settori dell'audiovisivo, dello spettacolo, dell'open source – e ha progettato e realizzato la Città dell'Altra economia, creando "un circuito virtuoso tra amministrazione, piccola impresa e partecipazione democratica nelle periferie che ha garantito il raggiungimento di obiettivi importanti a livello nazionale ed europeo". Autopromozione sociale rappresenterà l'Italia agli European Enterprise Awards nella categoria imprenditorialità responsabile. Lo ha ricordato l'Assessore Pomponi. Nel rilancio dell'economia, anche le politiche economiche di prossimità possono giocare un ruolo importante".
 
266, un bilancio nazionale

La legge 266 del 1997 attribuisce direttamente ai comuni delle aree metropolitane gli interventi di sostegno all'impresa nelle aree colpite da degrado urbano: Roma è attualmente la coordinatrice della rete dei 10 comuni italiani (Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Torino, Venezia) che ha beneficiato dal 1997 dei fondi della legge Bersani.
Dal 1998 sono stati trasferiti ai comuni 218,4 milioni di euro.
Oggi siamo giunti al 5° programma di attuazione della Legge Bersani.
Dall'analisi effettuata finora emerge che il 71% delle risorse stanziate è destinato agli incentivi piuttosto che ai servizi, ma la tendenza cambia nel 5° programma.
A dedicare maggiori risorse ai servizi alle imprese sono percentualmente Firenze (43%) e Roma (34%), mentre sono ultime Cagliari (3%) e Bari (0%), che impegnano quasi tutto nelle agevolazioni.
Gli incubatori sono il servizio più finanziato (44,2% delle risorse impegnate) e più diffuso (7 comuni su 10 lo scelgono).
Roma, Bologna e Torino sono le città che hanno finanziato più tipologie di servizi.
D al 1998 ad oggi sono state presentate 12.486 domande di accesso ai fondi della Legge, di cui il 51% idonee e il 25% poi effettivamente finanziate. Una buona quota di queste, il 41%, sono imprese giovani, cioè costituite da meno di 24 mesi. In testa alla classifica degli incentivi concessi a imprese giovani si trova Bologna con l'81%.
Rispetto alle agevolazioni approvate, queste sono al 70% già erogate: si tratta di una media superiore di 10 punti a quella relativa agli interventi a favore delle piccole imprese.
Si riscontra una elevata capacità di impegno dei Comuni (94%), registrata in particolar modo rispetto alla concessione di agevolazioni (97%).
Il tasso di mortalità delle iniziative imprenditoriali della legge 266 è del 20%, ovvero la metà del tasso di mortalità delle altre leggi di finanza agevolata, come ad esempio la 488.

Autopromozione Sociale del Comune di Roma
http://www.autopromozionesociale.it
Numero verde 800 272 857
Tutti i giorni feriali dalle 9.30 alle 18.00

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