6.11.2006
Qualcuno ha spiegato a una certa parte dei ministri e sottosegretari la differenza che c'è tra essere al Governo del Paese e essere all'opposizione? Non si può essere, a seconda delle circostanze o degli umori, di volta in volta da una parte o dall'altra: occorre scegliere e non secondo le convenienze del momento.
Qualcuno ha spiegato a quella parte della maggioranza che Governare è l'arte del possibile e non la realizzazione, per decreto, di tutti propri desiderata?
Qualcuno ha illustrato con tutti i dettagli, la situazione economica ereditata e gli impegni (presi dal precedente Governo) sul rientro nei parametri europei che non sono bislacchi capestri messi per mortificare l'Italia, ma regole per convivere armonicamente ed economicamente con il resto d'Europa con cui condividiamo l'Euro?
Ecco occorre spiegare tutte queste cose (e altre ancora) a chi pensa sia una gran mostra di democrazia stare sempre a fianco dei lavoratori.
Stare a fianco dei lavoratori ora il posto giusto non è in piazza, ma al Governo in modo responsabile e condiviso all'interno del Consiglio dei Ministri e, una volta raggiunta una decisione in modo DEMOCRATICO, si rispetta la decisione raggiunta, non si va comunque a fare l'opposizione in piazza, concedendo spunti polemici a una opposizione in ordine sparso.
E qualcuno lo spieghi anche alla terza carica dello Stato
Simona Giovannozzi
4 Novembre 2006
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