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Dalle Ande alle Alpi, Solidarietà con l'Argentina |
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10.06.2003
Gli oltre 6000 km percorsi lungo tutto il paese, gli oltre 40 dibattiti ed incontri bilaterali organizzati in tutta Italia in 35 giorni, le oltre 60 associazioni con cui hanno potuto parlare dell'Argentina, però soprattutto della solidarietà tra i popoli, sono prova delle aspettative suscitate dal Giro Argentino. L'interesse per incontrarle da parte della CGIL (nazionale e di diverse Camere del Lavoro su tutto il territorio), dei parlamentari Tiziana Valpiana, Tino Bedin e Mario Lettieri, le riunioni con i due più significativi coordinamenti italiani di organizzazioni non governative, sono una prova in più di tutto ciò.
Silvia Saravia, dirigente del Movimento Piquetero Barrios de Pie e Mónica Saiz, rappresentante di Proyecto Emancipación, oltre che membro del Comitato Permanente, organo direttivo del Congreso Bolivariano de los Pueblos (Assemblea Bolivariana dei Popoli), rimarranno in Italia fino al 17 giugno.
Gli ultimi importanti appuntamenti per il pubblico italiano saranno a Brescia mercoledì 11 giugno presso il Museo Ken Damy (Corsetto Sant'Agata 22), a Venezia Mestre il 12 giugno presso la sala consiliare del Municipio di Marghera (piazza del Municipio Marghera), a Milano venerdì 13 giugno presso la Libreria Calusca (via Conchetta 18) ed a Novara lunedì 16 giugno presso la sala della Barriera Albertina.
La presenza in questo "Giro Argentino attraverso l'Italia" di due donne non è passata inosservata agli occhi del pubblico italiano. Questo protagonismo al femminile non è però casuale. E bene lo spiega durante i dibattiti pubblici Silvia. Le donne argentine hanno assunto nuovi ruoli per far fronte alla crisi. Sono uscite per strada reclamando per i propri diritti. Hanno iniziato a combattere la fame, fermandosi davanti alle porte delle grandi catene dei supermercati denunciando i privilegi fiscali che vengono loro concessi dal governo, ed esigendo cibo per le proprie mense autogestite (comedores). Ma non si sono fermate qui, hanno iniziato ad occupare gli spazi che prima erano propri dello Stato: la salute e l'educazione sono oggi settori di loro intervento. Ed in questo senso hanno presentato in Italia progetti sull'educazione popolare, sulla salute comunitaria, sugli orti e sulla comunicazione alternativa. Il movimento piquetero, in generale, rispecchia questo lavoro po! rtato avanti dalle donne.
Per recuperare una cultura del lavoro, in un paese con una disoccupazione formale al 25%, i piqueteros (all'inizio formato da disoccupati che per rendersi visibili bloccavano le vie di comunicazione. Inutile è sottolineare qui come nel caso di un operaio lo sciopero in fabbrica può essere uno strumento per rendere visibile il proprio malessere, per portare avanti qualche rivendicazione, ma nel caso di chi è escluso dal mondo del lavoro, altri sono gli strumenti cui ricorrere) hanno sviluppato microimprese: panetterie, reciclaggio di vestiti o di carta, orti ecc.. iniziative che nella scarsità di moneta circolante tra il popolo argentino, ancora non trovano uno spazio significativo.
Le donne del movimento piquetero hanno preso coscienza delle difficoltà che si presentano loro quando si tratta di assumere incarichi di direzione, tanto nello spazio pubblico come all'interno dei coordinamenti dei gruppi di lavoro. E' così che una delle richieste da loro presentate alla solidarietà è stata quella di sostenere la riflessione su questa problematica all'interno del Movimento, e la formazione delle donne piquetere, che permetta loro di potenziare il proprio ruolo, formandole nelle diverse aree: economica, politica, storia, ecc.. Tra i progetti si trova una campagna di coscientizzazione e diffusione rispetto a cosa significherebbe lo sviluppo dell'Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), da parte degli Stati Uniti del Nord America, per incrementare la dipendenza economica latinoamericana.
Un contributo significativo alla formazione è offerto dall'organizzazione che Mónica Saiz rappresenta: il Proyecto Emancipación. La dittatura del 1976 fece scomparire una generazione intera, fatta di intellettuali, rappresentanti di fabbrica, studenti ecc.. ed oggi PE, insieme alle organizzazioni politiche e sociali dell'Argentina, porta avanti la formazione politica ed ideologica, destinata a colmare questo vuoto.
La sfida è epocale, ma Mónica sembra sicura di sé, la sfida è possibile. Tant'è che, con il cambiamento nelle coscienza della gente che è seguito alle proteste del 19 e 20 di dicembre del 2001, Proyecto Emancipación si è visto sommerso dalle richieste di corsi di formazione da parte delle organizzazioni sociali e politiche; ed oggi in Italia chiede aiuto per sviluppare una Scuola di Formazione per Formatori, per promuovere una tipografia, che gli permetta di editare i materiali di divulgazione, uno spazio di diffusione della cultura e della storia latinoamericana, attraverso la creazione di una Casa della Unità . Altri progetti editoriali, portati in Italia da Emancipación, sono l'edizione popolare in spagnolo di una serie di Opere Scelte di Antonio Gramsci, come riferimento obbligato per comprendere i meccanismi di dominazione ideologica e culturale, e la realizzazione di un Manuale di Storia dell'Argentina, nella prospettiva della lunga lotta del popolo per la propria li! berazione.
Mónica non è giunta in Italia dall'Argentina, ma direttamente da Caracas, dove attualmente lavora per l'unità latinoamericana attraverso Emancipación ed il Congreso Bolivariano de los Pueblos. Il Congreso nasce nel 1997, grazie all'attuale Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela Hugo Chavéz FrÃas e ad Emancipación stessa. L'idea che anima gli ideatori del Congreso è che l'unione dell'America Latina debba darsi oggi stesso, dal basso, unendo organizzazioni politiche, sociali ed ancora personalità ed intellettuali sotto una sola bandiera: quella bolivariana, di unità e sovranità per i popoli dell'America Latina. Il sogno è che presto si possa realizzare un progetto iniziato con Fidel Castro a Cuba, con Hugo Chavéz FrÃas in Venezuela e con Ignacio Lula da Silva in Brasile, che veda la nascita di una Confederazione degli Stati Latinoamericani in opposizione alle prepotenze degli Stati Uniti del Nord America.
Il sogno è che, si possa realizzare una unità , che oggi ha come principali riferimenti Fidel Castro, in Cuba, Hugo Chávez, in Venezuela ed Ignacio Lula da Silva in Brasile, una unità che significhi la nascita di una Confederazione di Stati Latinoamericani, di fronte alle aspirazioni annesioniste degli Stati Uniti del Nord America.
Il Comitato Internazionalista Arco Iris, attraverso questa sua prima iniziativa italiana, organizzando il Giro Argentino, rinnova il suo impegno al fianco del Popolo Latinoamericano. Il primo numero della rivista "Il Colibrì, Colori dell'Altra America", uscito durante questo giro, è uno strumento, così come lo sarà il proprio portale d'informazione in internet. Per continuare a dar voce agli oppressi ed a coloro che resistono e sognano un futuro diverso, però, è necessario contare sul vostro appoggio.
Il prossimo impegno sarà relativo al Venezuela. Per portare in Italia, a Settembre, una vasta rappresentanza del processo Bolivariano, composta da un sindacalista, un rappresentante universitario, un ex-guerrigliero nonché dirigente politico, un contadino ed un dirigente sociale, abbiamo bisogno di voi …
A breve partiremo, quindi, con una raccolta popolare, finalizzata a riunire almeno 10.000 euro, necessari sia a portare la delegazione venezuelana in Italia sia a sostenere le spese perché almeno una persona della associazione possa occuparsi di questi compiti a tempo pieno.
Si ringraziano quanti si sono interessati a questa iniziativa sull'Argentina: Centro di Documentazione Autogestito Babylon di Brà , Comitato Internazionalista Arco Iris di Genova, Associazione Culturale Punto Rosso di Milano, Giorgio Riolo, José LuÃs del Rojo, Associazione Rosa Luxemburg e Donne per la Pace di Firenze, Francescani del Sacro Convento d'Assisi, Campo Antimperialista, Associazione Nicaragua - Nicaraguita onlus di Volterra, Comune di Volterra, Centro Popolare Autogestito di Firenze, Associazione di Solidarietà Euro Argentina (ASEAR) onlus di Roma, Associazione Candelaria - Donne Immigrate onlus di Roma, Casa Internazionale delle Donne di Roma, Fondazione Internazionale Lelio Basso, CGIL nazionale, Nana Corossacz (CGIL), On. Tiziana Valpiana, On. Tino Bedin, On. Mario Lettieri, On. Luigi Vinci, Ricerca e Sviluppo ong, COCIS, FOCSIV, Università degli Studi di Napoli "l'Orientale", Associazione di Solidarietà Proletaria, Laboratorio Antimperialista di Napoli, ! Centro Sociale Occupato "Il Macello" di Napoli, Giovani Comunisti del PRC di Perugia, Comitato di Solidarietà con i Popoli dell'America Latina di Massa e Viareggio, Laboratorio Sociale AQ16 di Reggio Emilia, Università di Scienze Politiche di Bologna, Oficina Buena Ventura di Castel Franco Veneto, Collettivo Spartakus Vicenza, Associazione Solidarietà e Cooperazione (ASOC) di Vicenza, Comitato Internazionalista Arco Iris di Vicenza, Associazione Culturale Punto Rosso di Vicenza, Comitato Malgazonta di Vicenza, Comune di Predazzo, Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale di Predazzo, Associazione "Il Cerchio" di Predazzo, Cooperativa Mandacarù di Trento, Comitato Internazionalista Arco Iris di Trento, Creceremos Juntos di Trento, Roverpace, Trentino Solidale, Tremembé di Trento, Voce Argentina di Trento, CGIL di Trento, Bruno Dorigatti (CGIL Trento), Antonio Rapanà (CGIL Trento), Adelante di Lodi, Libreria Sommaruga di Lodi, Assessorato alle Pari Opportunità del Comune ! di Lodi, Centro Sociale Autogestito Il Molino di Lugano, Fondazione Guido Piccini per i Diritti dell'Uomo onlus di Brescia, Commissione Internazionale del PRC di Brescia, CGIL di Brescia, Radio Onda d'Urto di Brescia, Rete Brescia, Gruppo di Appoggio alle Madri di Plaza de Mayo di Udine, Collettivo Politico Universitario di Milano, Libreria Calusca di Milano, Novara Social Forum, Assopace di Novara, PdCI di Novara, PdCI Piemonte, Comitato Internazionalista Arco Iris di Novara, don Giuseppe Stoppiglia, don Gaetano Farinelli e don Pierluigi di Piazza. Un ringraziamento particolare ad Enrico e Francesca, a Rosa e Riccardo, a Mauro e Cristina, a Pino, a Moreno ed a tutti e tutte coloro che credono all'unità nella diversità , ovvero al potere dell'Arcobaleno (arco iris). COmitato INternazionalista ARco IRis(COINARIR) Via Antonio Gramsci 3 - 25082 Botticino (Brescia) Tel: 030 2190006 Cel 328 2923815 Fax: 06 233 242 298 Fax: 030 909 311 32 Posta Elettronica: comunicazioni@coinarir.org
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