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Arafat sarà espulso dai territori |
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13.09.2003
Israele: Arafat sarà espulso dai territori di Federico Mercuri Il leader dell’Anp Yasser Arafat sarà espulso dai territori in tempi e modi da discutere successivamente. Questa è la decisione presa ieri dal governo israeliano che considera il Presidente palestinese un ostacolo alla pace. I piani dell'operazione militare per espellere Arafat sono pronti da due anni come rivela un alto ufficiale dell’esercito israeliano al quotidiano Yedioth Acharonoth, e il fatto che l’espulsione non sia ancora stata messa in atto è solo un motivo politico.
In risposta a questa decisione, migliaia di palestinesi si sono concentrati tra ieri e oggi nei pressi della Muqata, il palazzo presidenziale di Arafat a Ramallah, per proteggere il proprio leader con un immenso scudo umano. “Sacrificheremo le nostre vite per Arafat” cantano le persone scese in piazza. Ieri sera il vecchio presidente si è mostrato al suo popolo e nel suo discorso ha affermato: “Siamo su una terra sacra e proteggeremo i luoghi santi cristiani e musulmani”.
Abu Ala è convinto che l’espulsione di Arafat “eliminerebbe qualsiasi possibilità di arrivare alla pace nell'area, ed eliminerebbe anche ogni mia possibilità di formare il nuovo governo". Gli fa eco l'ex ministro degli Esteri israeliano Shimon Peres secondo il quale “fuori dalla Muqata Arafat sara' piu' nocivo di quanto non lo e' adesso''.
Compatta la reazione della Comunità Internazionale, anche se con diverse sfumature, nell’allertare Sharon a non commettere un atto del genere in quanto costituirebbe un grave errore. Washington fa sapere, attraverso l'ambasciatore statunitense in Israele Dan Fraser, che non ha apprezzato la decisione del governo Sharon, e solo una forte pressione degli Stati Uniti ha impedito che il blitz per prelevare Arafat fosse già avvenuto.
Profonda preoccupazione a Mosca: "Mettere in atto una simile decisione – afferma il portavoce del ministro degli Esteri Ivanov - sarebbe un grave errore politico non privo di conseguenze estremamente negative sulla situazione già delicatissima della regione. Una simile mossa indebolirebbe le prospettive di una soluzione pacifica della crisi israeliano-palestinese e potrebbe portare anche a sviluppi incontrollabili".
Propositivo De Villepin, ministro degli Esteri francese: "La soluzione è di rischiare per la pace. Il dispiegamento di una forza di interposizione sarebbe un chiaro segnale dell'impegno della comunità internazionale e avrebbe l'obbiettivo di far rispettare sul terreno le decisioni prese".
Il Presidente egiziano Mubarak avverte: “E’ un passo pericoloso che farebbe esplodere violenza e terrorismo. Soltanto Arafat possiede l’esperienza e la conoscenza necessarie per fermarli. Senza Arafat nessun premier palestinese avrebbe possibilità di successo”.
Chirac, dichiarando di parlare a nome dell’UE, sottolinea che Arafat è la legittima autorità palestinese, “Sarebbe un grave errore cercare di eliminarlo”. L’UE, dopo la decisione di congelare i fondi di Hamas, inclusa nelle liste europee di organizzazioni terroristiche, su richiesta di Bush e Sharon, può giocare un ruolo importante nel convincere Israele a revocare il provvedimento di espulsione. Powell, preoccupato ha telefonato ai ministri degli esteri di Egitto, Spagna e Germania, per confrontare informazioni e sensazioni.
Nel fine settimana a Ginevra ci sarà un incontro tra Usa, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina con il segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, anche lui contrario alla decisione israeliana, per negoziare una risoluzione sull’Iraq, ma di certo si parlerà anche di Medio Oriente.
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