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Il calendario completo di Daniele Timpano
1.05.2008

amnesiA vivacE - Rivista on line di Critica dell'Arte e della Società

www.amnesiavivace.it

Il calendario completo di Daniele Timpano su

www.myspace.com/danieletimpano

Il nuovo numero di AV online su:

www.amnesiavivace.it

sabato 3 maggio ore 21.00 

domenica 4  maggio ore 18.00

 Operaprima Teatro

via dei Cappuccini, 76 - Latina

 

caccia 'L drago

 fabula in musica di

Daniele Timpano e Natale Romolo

 

ispirata all’opera di J.R.R. Tolkien

 

Spettacolo vincitore del premio "Le voci dell'anima" 2005

 

 

 

Le fiabe vanno strappate ai bambini. Ispirato liberamente all’opera di J. R. R. Tolkien, lo spettacolo di amnesiA vivacE cerca di andare in questa direzione. In una scena scabra, essenziale, ben poco fiabesca o bambinesca, un attore racconta per l’ennesima volta la storia di un tranquillo contadino dell’Inghilterra medioevale coinvolto suo malgrado in una caccia al drago et cetera et cetera. Tra continue divagazioni, ritardi, incidenti e amnesie che ne minacciano il lineare svolgimento, lo spettacolo è un divertito tentativo di raccontare questa storia. Una partitura per nulla medioevaleggiante, anzi piuttosto novecentesca, accompagna la narrazione ed anima musicalmente gli impulsi ritmici della parola e del gesto.

 

Un racconto scenico per voce, corpo e pianoforte dal vivo; insospettabilmente beckettiano, inevitabilmente divertente.

 

 

drammaturgia, regia, interpretazione di Daniele Timpano

 musica originale dal vivo di Natale Romolo

 aiuto regia scena costumi di Valentina Cannizzaro

 disegno luci di Marco Fumarola

una produzione di amnesiA vivacE

 in collaborazione con UbuSettete fiera di alterità teatrali

 

sabato 3 maggio ore 21.00 

domenica 4  maggio ore 18.00

 Operaprima Teatro

via dei Cappuccini, 76 - Latina

 

Per informazioni e prenotazioni:

Operaprima teatro  0773 26.87.27 operaprimalt@libero.it

amnesiA vivacE/Maria Rita Parisi cell 347.0069645 - mariaritaparisi@gmail.com

 

Il calendario completo di Daniele Timpano su

www.myspace.com/danieletimpano

 

 

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Spettacolo vincitore del premio "Le voci dell'anima" 2005 con la seguente motivazione:

 

Il talento di Timpano è innanzitutto nella sua capacità di ascolto. Più che un uomo è una membrana che assorbe e plasma le vibrazione del pubblico, continuo rimando di impulsi, provocazioni e attese. L'attore complementare a se stesso in un gioco di contrasti condotti con rigore estremo in cui il nucleo corpo-voce-narrato procede dalla sollecitazione di un medesimo impulso. Lo sguardo di Timpano ci cerca e ci tiene, è un torero e sa che non vi sono certezze, è astuto e non si crogiola in vuote furberie attoriali. Una ricerca lucida sull'estetica del linguaggio e sull'evento scenico che propone con una negazione al 'gia visto' cui siamo disabituati; il tentativo, riuscitissimo, di reinventare la realtà e di esplorarla, sorpreso, insieme al suo pubblico.

 

 

Rassegna stampa:

 

"Divertente e acutissimo, Daniele Timpano è scosso dai fremiti di una sana follia scenica e potrebbe apparire come la risposta anarco-dadaista all'imperversare del teatro di narrazione. Qui non c'è sfondo sociale, non si ricuce una memoria collettiva, non si concentra significato e storia nella potenza espressiva dell'attore. Semmai accade ttutto il contrario, come ricascando all'indietro in una incapacità novecentesca di costruzione sia drammaturgica che di senso, facendo precipitare l'affollato e fantasioso mondo della fiaba in una vuota stanza beckettiana."

 

Antonio Audino - Il Sole 24 ore

“Per Caccia 'L drago, suo debutto sulla scena prima del successo di Dux in scatola, Daniele Timpano sosteneva che «Le fiabe vanno strappate ai bambini». Era una dichiarazione di poetica. Timpano contrappone due opposti esiti romanzeschi. Il tema del suo racconto è appunto fiabesco, ispirato al mondo di J.R.R.Tolkien. [...] Ma ciò che a Timpano importa non è il tema. Egli dice di voler punire Tolkien, «L'evasore fiscale dalla modernità». Come punirlo se non a dosi di Joyce e Beckett? [...] Così, da smidollata marionetta liberty Timpano intraprende la sua ventura a braccia levate in alto e a capo coperto di nero, come statua del lutto. Lancia occhiate assassine. Viene in proscenio e tace. Tace a lungo. Ben più a lungo di quanto in scena, a volte, non si faccia.[...] Poi, come niente fosse, il disco ricomincia a girare. Insomma, con l'ausilio di Natale Romolo al pianoforte, Timpano distrugge il suo racconto mentre lo fa, annega nel modernismo l'antimodernismo dell'odiato Tolkien.”

 

Franco Cordelli – Corriere della sera

 

"Caccia ‘l drago avvolge lo spettatore in un gioco di complicità e divertimento: la cifra "politica" - o "civile" - appare quasi per svelamento successivo, mostrando il disagio, la solitudine, lo spezzettamento, l'afasia, di un uomo ridotto a balbettii beckettiani, a scatti improvvisi, a un girare a vuoto, ripetendo parole inutili che nascondono mondi di insondabile dolore."

 

Andrea Porcheddu - DelTeatro

 

"Daniele Timpano in caccia 'L drago ha dimostrato di sapere umanizzare il teatro e di possedere una forte capacità di fascinazione scenica. Ha regalato al pubblico piacere e divertimento, dimostrando di essere più bravo del giovane Fo. Una forza della natura."

 

Alfio Petrini - Hystrio

 

"Un ambiente angusto contro regni sterminati, un unico affabulatore contro eserciti e popolazioni rurali.  Sballottolati tra la sua formidabile vis comica, una scena sospesa e una fiaba irrequieta, non possiamo fare altro che credergli."

 

Graziano Graziani  - Carta

 

"Tolkien raccontato tra un bicchiere d'acqua e l'altro, un ombrello-ammazzadraghi che rifiuta di chiudersi, un fucile trombone che punge, un mondo diviso tra la britannia e Albione [...] un allestimento che va a toccare il modo stesso del raccontare, del narrare, del rapportarsi ad una storia [...]  lo scrittore britannico trasla il lettore e la storia stessa da una concreta e visibile Britannia ad una mitica, ma possibile, Albione [...] Daniele Timpano, a sua volta, effettua la sua traslazione partendo da oggetti reali, fisici, effettivamente presenti qui e adesso, per portarci in una mitica Albione in cui un semplice velo è un fucile scaccia-giganti, in cui una giacca bianca e una cravatta gialla divengono parti di un'armatura capace di resistere agli attacchi del drago [...] le armi teatrali che utilizza sono molteplici: fortissima compenetrazione tra testo, corpo e musica; composizione sonora che diviene improvvissazione e che nasce dall'empatica presenza in scena di Timpano e Natale Romolo, quest'ultimo accompagnatore musicale che interagisce scenicamente con Timpano stesso; traslazioni di tempo, spazio e senso operate da Timpano in base a precise reiterazioni verbali/rumoristiche/musicali o gestuali. La raffinata messa in scena del duo di amnesiA vivacE tocca corde che si situano su vari livelli. [...] in un continuo entrare ed uscire dalla rappresentazione [...] portato al suo estremo nella parte finale dello spettacolo [...] come stufo del già detto, come desideroso di offrirci un'altra visuale della vicenda, timpano ridiviene solamente sé stesso e ci racconta, in un atteggiamento che di teatrale ha poco, il resto della storia è...] ribaltando ogni prospettiva di senso."

 

Luigi Coluccio - Close up

 

"La magia del teatro delle piccole cose, quelle che costringono l'immaginazione a esercitarsi"

 

Giorgio Merlonghi - dramma.it

 

 “Timpano è un albero da sfrondare, un ciocco da lavorare, un tronco che cesellato emette suoni, vocali vibranti che allungano congiunzioni e legano le parole entrando a farne parte. Con i suoi tempi, dettati da una sala che sente, da un’attenzione mutabile, da una risata che trascina o un’altra che si avvia orgogliosamente in solitaria, prende forma un contadino che procede proiettando l’ombra di un gigante mentre un devoto pianista dà ritmo al loro impervio cammino. La storia è un pretesto [...] Non c’è gusto nel seguire le avventure dei protagonisti della favola che si intreccia come le mani del narratore; il godimento risiede esclusivamente nella misurazione della fatica che fa l’attore a mantenere desta l’attenzione per una storia dalla quale egli stesso non nasconde di essere annoiato. [...] Beve l’attore e scorre i capitoli traboccanti di spade ombrellate, cani bau bau, draghi ricchi e poveri re, costretti a rubare per mantenere vasto e rigoglioso l’impero. Improvvisamente, al terzo bicchiere d’acqua [...] tutto si interrompe [...] L’attore costruisce quello che l’autore non vuole edificare. La caccia ad un innocuo drago diventa una rincorsa nei confronti del pubblico che, per Timpano, deve essere cullato e sbeffeggiato, trascinato sull’onda della sua ironia per poi essere improvvisamente buttato giù dall’albero, scosso nel rotolare a terra, anticipato nelle risa e deriso ogni qual volta arriva in ritardo su un concetto chiaro solo per chi ad arte lo arriccia. [...] L’autore non rinuncia a fare capolino e combatte con un attore che vorrebbe essere libero di esprimersi con le sue stesse parole, accettando il rischio di perdersi ed annoiare in questo gioco dove il bello è capire fino a che punto l’uno ha previsto le mosse dell’altro. La sala, desta e tignosa, costringe l’attore a dichiarare la fine prima di riservargli un applauso, per non rischiare di essere nuovamente beffato da un interprete che, balbettando, imbocca nuove strade comunicative senza paura di essere inghiottito.”

 

Andrea Monti - teatroteatro.it

 

 "L’idea che si ha è quella semplice e accattivante di un bambino che gioca nella sua stanza. Il racconto rapisce e l’ironia dell’interpretazione è sottile e implacabile, seminando risate e senso di paradosso tra il pubblico."

 

Gabriele LInari -  amnesiavivace.it 

 

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Daniele Timpano Autore-attore, regista. Daniele Timpano nasce a Roma il 18 maggio del 1974. Frequenta il biennio di recitazione presso il Conservatorio teatrale di G. B. Diotajuti e M° Antonio Pierfederici. Seminari con Fiorella D'Angelo (mimica Orazio Costa), Alfio Petrini (drammaturgia- Teatro Totale), Luca Negroni (commedia dell'Arte), Luis Ibar (direzione scenica). Come attore ha lavorato con Michelangelo Ricci (Finale di Partita, La Meglio Gioventù, Ubu Re), Carlo Emilio Lerici, Francesca Romana Coluzzi, Massimiliano Civica (Grand Guignol). Ha collaborato con diverse compagnie, tra le quali il 'Teatro dell'Assedio' (attuale 'Teatro del porto') di Livorno, 'OlivieriRavelli teatro' e 'LABit- Laboratorio ipotesi teatro', di Roma.

Fondatore del gruppo 'amnesiA vivacE', è autore-attore di diversi spettacoli, tra i quali: Storie di un Cirano di pezza; Teneramente Tattico; Profondo Dispari; Oreste da Euripide; caccia 'L drago da J. R. R. Tolkien (spettacolo vincitore della terza edizione del premio Le voci dell'anima - incontri teatrali); Gli uccisori del chiaro di luna - cantata non intonata per F. T. Marinetti e W. Majakovskij ; dux in scatola. Autobiografia d'oltretomba di Mussolini Benito (finalista Premio Scenario 2005 e pubblicato in volume da Coniglio Editore nel 2006); Ecce robot! cronaca di un'invasione. Coordinatore dei laboratori teatrali, letterari e musicali Oreste ex Machina (2003), Gli uccisori del chiaro di luna (2004) e Fiabbe Itagliane (2005), finanziati dall'Università degli studi di Roma "la Sapienza". Un suo testo, Per amarti meglio!, è stato finalista nella rassegna "Napoli drammaturgia in festival 2001". È redattore (e collaboratore) della rivista on line www.amnesiavivace.it e di Ubu Settete, periodico di critica e cultura teatrale sul teatro "underground" romano a diffusione gratuita. È tra gli ideatori e organizzatori della rassegna Ubu Settete – fiera di alterità teatrali romane. Dell’edizione del 2003 è stato direttore artistico.

 

amnesiA vivacE (area ricerca ritrovamento e altro)

amnesiA vivacE si occupa di teatro, musica, filosofia ma – soprattutto - di altro.

Gli spettacoli di amnesiA vivacE sono tutti concepiti lungo una linea di ricerca anche musicale, di integrazione tra testo/corpo/note in un continuo disequilibrio tra partitura codificata ed improvvisazione. amnesiA vivacE ha tenuto laboratori teatrali, letterari e musicali presso l’Università "La Sapienza" di Roma ed è tra gli organizzatori, assieme ad altre compagnie del Nuovo Teatro romano, del festival teatrale UBUsettete! Fiera di alterità teatrali romane, che giunge quest’anno alla sua settima edizione, e delle rassegne teatrali UBU in giardino (2006) e Ubu Fuori Porta (2008).

Tra gli eventi extra-teatrali: Scrivere l’Es (ciclo di incontri, performance, concerti sul rapporto tra inconscio e scrittura letteraria e musicale, con interventi di Sylvano Bussotti, Ben Watson, Esther Leslie, Roberto Terrosi); ICE-Z 2 - International Conference of Esemplastic Zappology (la seconda Conferenza Internazionale di Zappologia Esemplastica organizzata in collaborazione con Debra Kadabra e Psicopompoteatro); Impressioni dal cosmo (parole e immagini dai partecipanti per l’Italia alla 11° Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo, Atene 2003); mostre di fotografia, presso la libreria Odradek di Roma (Photo Pride, sul Gay Pride, La Dama e la Candela, Io statua, sul museo della Montemartini, col patrocinio del comune di Roma).

amnesiA vivacE dal 2001 è una associazione culturale, con sede in Roma, che riunisce le esperienze di Daniele Timpano (autore, attore, regista), Marco Maurizi (filosofo, musicista), Valerio Cruciani (autore, fotografo), Costantino Belmonte (poeta, estetica del web), Natale Romolo (musicista, compositore), Francesca La Scala e Valentina Cannizzaro (attrici), Fabio Massimo Franceschelli (autore), con la libera collaborazione di Michela Gentili (cantante, danzatrice), Simone Mancini (grafico), Marzio Venuti Mazzi (musicista, tecnico del suono).

amnesiA vivacE Dal 2002 è anche una rivista on line di teatro, critica dell'arte e della società a cadenza trimestrale (www.amnesiavivace.it)

 

  

Amnesia Vivace Rivista on line ISSN 1722-2737

www.amnesiavivace.it

redazione@amnesiavivace.it


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