27.09.2009
PIFFARI, GIULIETTI, CIMADORO, ROTA. Al Ministro dell'Interno. Per sapere - premesso che:
* il 9 maggio del 1978, 5 giorni prima dalla sua elezione a consigliere comunale di Cinisi (PA), fu ritrovato cadavere Giuseppe Impastato, detto Peppino, giovane esponente politico, fondatore di un giornale locale, di un circolo culturale e di una emittente radio autofinanziata. Impegnato in prima linea nella lotta alla mafia, ha denunciato i traffici di droga, le speculazioni edilizie e lo stretto legame affaristico viscerale tra criminalità organizzata, potere politico ed economico; * con deliberazione della Giunta Comunale, n.80 dell' 8 maggio 2008, la precedente Amministrazione di Ponteranica (BG) aveva intitolato alla memoria di Peppino Impastato i locali della biblioteca comunale; * il significativo gesto di intitolare un luogo di cultura a chi, come Peppino, si è battuto contro la criminalità organizzata, attraverso "l'arma della cultura" e dell'informazione libera, giunse al termine di un percorso educativo e culturale che aveva coinvolto le scuole, le associazioni e la società civile di Ponteranica; * con delibera della Giunta Comunale n. 114, del 31 agosto 2009, la nuova Amministrazione ha revocato, con "decorrenza immediata", l'intitolazione alla memoria di Impastato dichiarando, "stante l'urgenza", "immediatamente eseguibile la succitata delibera, ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del D.Lgs 267/2000"; * dopo due archiviazioni delle indagini sulla morte del giornalista ed esponente di Democrazia proletaria, Peppino Impastato , la prima nel 1984 e la seconda nel 1992, nell'aprile del 1995 la riapertura dell'inchiesta ha condotto, l'11 aprile 2002, alla condanna all'ergastolo del boss mafioso Tano Badalamenti ed a 30 anni del suo braccio destro Vito Palazzolo. Condanne, 23 anni dopo l'omicidio, che hanno definitivamente chiarito che Impastato fu inequivocabilmente vittima di mafia e che il delitto compiuto la notte tra l'8 e il 9 maggio 1978 fu un delitto "contro la parola";
Si interroga il Ministro dell'interno per sapere:
* quali siano i presupposti di urgenza specificamente richiamati nel deliberato della Giunta Comunale, n. 114, del 31 agosto 2009, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 267/2000; * se il Ministro non ritenga opportuno intervenire ufficialmente prendendo una posizione ufficiale, invitando il Sindaco e la Giunta Comunale di Ponteranica a rivedere in toto suddetta delibera, contraria per altro al forte impegno antimafia di cui lo stesso Governo e questo Ministero si fanno quotidianamente promotori, come gesto di civiltà e rispetto nei confronti di Peppino e di tutte le vittime di mafia, lanciando un segnale chiaro e forte verso una direzione inequivocabilmente rivolta alla lotta alla criminalità organizzata a tutti i livelli istituzionali.
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