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Donne laureate di Sicilia
18.12.2005
 

Dalla Sicilia emigra 35% giovani laureate. Maulucci: «Finanziaria penalizza Sud»

Con un tasso di disoccupazione al 22,5% (2° trimestre 2005), quasi 10 punti in più rispetto al dato maschile che è il 13,3%, le donne siciliane continuano a scontare una situazione difficile nel mercato del lavoro. È emerso nel corso della prima assemblea regionale delle donne Cgil . A confermare il quadro i livelli di emigrazione intellettuale, "fenomeno -ha detto Linda Bellia, responsabile del coordinamento donne della Cgil siciliana- che riguarda il 35% delle giovani donne laureate in possesso di una specializzazione". Secondo le donne Cgil le politiche dei governi nazionale e regionale "non sono servire a migliorare la situazione". "I cinque anni di questa legislatura- ha rilevato Marigia Maulucci, segretaria confederale nazionale Cgil- sono stati anni sprecati. Con la finanziaria- ha aggiunto- il governo ha bloccato le politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno e quelle per le fasce più deboli. Con i tagli agli enti locali, che incideranno pesantemente sui
servizi- ha sottolineato ancora - verrà penalizzato il lavoro delle donne". Anche sulla questione della rappresentanza femminile, secondo Maulucci, vanno recuperati cinque anni perduti "attraverso un diverso ruolo e una diversa visibilità delle donne". "Vogliamo essere presenti nel dibattito politico e nei luoghi di contrattazione - ha specificato Linda Bellia - e come Cgil facciamo una appello a Rita Borsellino, se sarà eletta, a promuovere una giunta composta almeno per il 50% di donne".
dac (av)

Fonte: Ufficio Stampa Cgil

mt


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