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Le News dell'UISP
9.10.2003


1. QUALE GIUSTIZIA MINORILE SENZA DIRITTI? IL PROGETTO "PORTE APERTE UISP" DENUNCIA LA GRAVE SITUAZIONE, LA DIREZIONE NAZIONALE NE FA UN DOCUMENTO E AVVIA LA PROTESTA

Pubblichiamo il documento della Direzione nazionale Uisp in tema di giustizia minorile (Roma 6 ottobre):

Quale giustizia minorile senza diritti? L’Uisp per la tutela dei diritti dei minori e per la difesa degli spazi di vita dei ragazzi: attività trattamentali, riabilitative e sportive all’interno degli Istituti

La Direzione nazionale Uisp denuncia la gravissima situazione che si sta creando nella giustizia minorile: in assenza di una legge di riforma vera e propria votata dal Parlamento, si cerca di metterne comunque in atto gli effetti attraverso una serie di atti amministrativi, a cominciare dalla Finanziaria del 2003 che ha tagliato il 30 per cento delle risorse a disposizione.

L’obiettivo, di fatto, è quello dello smantellamento dei fondamenti normativi, ordinamentali ed etici del diritto civile e penale riferito ai minori. Ovvero lo smantellamento di anni ed anni di esperienze di risocializzazione con i giovani dell’area penale che hanno visto protagonisti vari soggetti, associativi e istituzionali, all’interno e all’esterno degli istituti. Questa situazione è denunciata con forza dai promotori del progetto "Porte Aperte Uisp" che in quindici anni di attività ha condotto esperienze altamente qualificate all’interno dei Minorili di varie città italiane: Roma, Genova, Bari, Lecce, Trieste, Udine, Sassari, Cagliari, Sassari, Torino, Napoli, Catania. Esperienze che hanno ottenuto il plauso e il sostegno delle Direzioni degli istituti, del Dipartimento Giustizia Minorile, delle istituzioni locali delle comunità cittadine interessate.

Già lo scorso anno avevamo avvertito segnali negativi con l’azzeramento di esperienze importanti condotte in collaborazione con l’Uisp in Sardegna e in Puglia, in particolare a Lecce e a Bari. Il budget per il capitolo di bilancio che riguarda il trattamento dei minori (dal vitto a tutte le attività di recupero) è sceso dai 16 milioni e 94.000 euro del 2002 a 11 milioni e 340.000 euro del 2003. Non solo. Gli addetti che operano nel settore della giustizia minorile sono, complessivamente, il 15% in meno rispetto alla pianta organica prevista; il dato più inquietante riguarda il personale civile. I lavoratori in servizio sono 1.247: quasi la metà dei 2053 previsti nell’ultima riorganizzazione. Mancano soprattutto educatori, psicologici, consulenti, operatori socisli e sportivi: tutte quelle figure che servono a sostenere il recupero dei minori che commettono reati.

In questi giorni la Direzione dell'Istituto Minorile di Casal del Marmo ha comunicato all'Uisp di Roma, con un preavviso di soli 15 giorni, la completa interruzione delle attività sportive che si svolgevano da oltre dieci anni per cinque giorni alla settimana, dodici mesi all'anno. La ferma presa di posizione dell'Uisp di Roma e delle altre associazioni impegnate in attività di laboratorio, che hanno minacciato di ricorrere all'autorità giudiziaria, ha spinto l'amministrazione dell'Istituto a procurarsi i fondi necessari per proseguire l'attività sino al dicembre 2003. Poi che cosa succederà?

I primi effetti di questi tagli generalizzati, che purtroppo avvengono anche a livello territoriale, si vedono: l’istituto penale minorile di Bari già a settembre 2002 è rimasto senza fondi per il vitto; a Treviso le ore di formazione professionale finanziate dalla Regione per i minori in carcere sono passate dalle 1200 ore del 2001 alle 600 attuali. Le due strade della riforma, quella giuridica - con lo svuotamento dei Tribunali per i minori di competenza proprie, all’abolizione dei Giudici Onorari - e quella economica - con l'affossamento di tutte le attività trattamentali e riabilitative - sono logicamente consequenziali: a che serve investire in recupero e formazione se si è deciso che la giustizia minorile deve "annegare"nelle normali procure? E deve ottenere obiettivi generici di rigore intesi come efficacia punitiva prima ancora che rispetto per i diritti e per le norme vigenti? Ivi comprese quelle di tutela e riconoscimento di diritti e peculiarità dell'individuo minorenne?

La Convenzione Internazionale del Fanciullo sancisce in modo inequivocabile il diritto di ogni minore ad essere messo al centro di qualsiasi scelta che lo coinvolga. Per questo ci poniamo la domanda: quale giustizia per i minori senza la tutela dei loro diritti fondamentali? Negli IPM italiani si stanno negando i diritti fondamentali dei minori, il sistema Giustizia Minorile è in agonia di fronte a un’inconsapevole o irresponsabile silenzio delle istituzioni.E purtroppo la dinamica della riforma fatta con il cordone delle finanze pubbliche sta investendo anche l'Amministrazione Penitenziaria ed in generale il sistema penale adulti.

La Direzione nazionale Uisp impegna l'intera associazione ad avviare un'azione urgente di pressione nelle sedi politiche e istituzionali, sia nazionali sia territoriali, affinché non venga penalizzato l’interesse pubblico verso un’area così fragile come quella dei minori dell’area penale e per non disperdere un patrimonio di esperienze e competenze maturate in quindici anni di lavoro sociale su questo terreno, innanzitutto dall’Uisp ma anche da altre associazioni. Si fa appello ai Comitati territoriali e regionali Uisp interessati affinchè venga messa in atto in un’azione di pressione verso i Centri di Giustizia Minori coinvolgendo l'opiniione pubblica. Per parte sua la Direzione nazionale Uisp chiede un incontro urgente al Ministero della Giustizia e al Responsabile del Dipartimento per la Giustizia Minorile e indicherà questo tema come prioritario al 'Forum degli eletti' che si è insediato proprio in questi giorni. Verranno inoltre attivate campagne informative per sensibilizzare gli organi di informazione sulla grave crisi di degrado in cui versano gli Istituti minorili.



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2. "INSEGNARE ED ORGANIZZARE LO SPORTPERTUTTI": BILANCIO DEL SEMINARIO NAZIONALE SULLE POLITICHE EDUCATIVE. Intervista ad A.Borgogni

Il seminario nazionale "Insegnare ed organizzare lo sportpertutti" si è svolto a Roma il 3 e 4 ottobre. Erano rappresentate 24 realtà tra Comitati, Leghe, associazioni. La struttura organizzativa del seminario, pensata perché ognuno potesse portare il proprio contributo, ha consentito un dibattito significativo e ricco sui due temi portanti, insegnamento e organizzazione.

Il seminario ha evidenziato le criticità della coerenza di un curricolo sportpertutti che accompagni da –9 mesi a 100 anni i partecipanti alle nostre iniziative. I problemi emersi nel corso dei lavori sono stati trasformati in altrettante proposte organizzative per il futuro: a. individuando nella figura del progettista lo snodo dell’innovazione didattica e organizzativa UISP; b.nella formazione la carta vincente per una consapevolezza delle visioni comuni; c.nel rapporto con le attività la chiave della coerenza della filosofia sportpertutti.

"Abbiamo pensato ad un vero seminario, che funziona solo se ognuno è disponibile a ‘portare qualcosa da casa’ e metterla a disposizione di tutti – dice Antonio Borgogni, responsabile delle politiche educative Uisp - I saperi sono ovunque, vanno messi in relazione e fatti dialogare. Questa è un’opportunità che li connette. La rete funziona se c’è motivazione a stringerne i nodi". "Il nostro seminario è partito proprio dalla necessità di mettere insieme i diversi punti di vista e le diverse esperienze didattiche sullo sportpertutti al fine di verificare la possibilità di una specifica didattica dello sportpertutti basata sull’obliquità, sul lavoro per situazioni, sulla differenza tra approccio comunicativo e funzionale. Oltre alla didattica esistono delle specificità organizzative dello sportpertutti, basate sulla eticità, sostenibilità, inclusione, non selettività. sull'importanza di comportamenti educativi che chiariscano il contesto di sportpertutti.".

"Sono cominciate a venir fuori alcune considerazioni condivise: l’approccio sportpertutti, ad esempio, sollecita, individua ed è rispettoso dei diritti - prosegue Borgogni - Non un optional ma una pietra fondante. Diritti nei luoghi dell’educazione e diritto alla conquista dei luoghi all’educazione in cui si esplica il nostro concetto allargato di sport. Come ad esempio le piazze, le strade, lo spazio intermedio tra le istituzioni e l’impegno sociale. Il diritto di praticare sport e la sedicente riforma Moratti che pone limiti e rischi questo progetto".

Può dirsi raggiunto l’obiettivo che avevi alla vigilia del seminario? "Direi di sì - risponde Borgogni - anche se questo appuntamento è stato un primo passo. Direi che abbiamo cercato di far comprendere che mettersi in relazione è conveniente e una formazione integrata tra dirigenti e organizzatori/operatori come nuova frontiera verso l’ecologia del corpo, base della nostra visione e della finalità del nostro lavoro".

Durante il seminario è stato inaugurato il link "Politiche educative e scuola", raggiungibile dalla home page del sito nazionale www.uisp.it in cui è possibile trovare le schede di alcuni progetti educativi e cui si aggiungeranno le iniziative formative approvate dal MIUR. Il seminario è stato organizzato dal settore politiche educative Uisp, hanno collaborato: Beatrice Andalò, Alessandro Ariemma, Maria Paola Casali, Barbara Cavandoli, Claudio Coppari, Francesco Magno, Maria Grazia Pugliese.



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3. DA OGGI A PERUGIA PRENDE IL VIA L'ASSEMBLEA DELL'ONU DEI POPOLI. DOMENICA 12 LA MARCIA PER LA PACE. L'ADESIONE DELL'UISP E LE MODALITA' DI PARTECIPAZIONE


Al via domani, presso la Sala dei Notari a Perugia, la 5a Assemblea dell'Onu dei Popoli "L'Europa e il mondo" che proseguirà sino all'11 ottobre e culminerà domenica 12 ottobre con la Marcia per la pace Perugia-Assisi "Per un'Europa di pace".
Oltre 200 esponenti della società civile mondiale, delle istituzioni locali, di Parlamenti e istituzioni di oltre cento paesi e network internazionali di tutto il mondo parteciperanno alla prima grande "Audizione mondiale sull¹Europa e il suo ruolo nel mondo". Da domani Perugia sarà il crocevia di numerosi ed importanti incontri di quella società civile mondiale.

L’Uisp ha aderito al Manifesto della Tavola della Pace e parteciperà alla Marcia Perugia-Assisi che si terrà domenica 12 ottobre. La Direzione nazionale Uisp fa appello ai propri soci, alle società sportive, ai Comitati regionali e provinciali, alle Leghe,Aree e Coordinamenti affinché partecipino a questo importante appuntamento, che cade in un momento particolarmente delicato della vita del nostro Paese e dell’Europa. L’appuntamento per tutti coloro che vogliono partecipare alla Marcia sotto gli striscioni dell’Uisp è alle ore 9.30 di domenica 12 ottobre sotto il Park Hotel di Villa S.Giovanni (uscita Villa S.Giovanni della superstrada Orte-Cesena). Per chi raggiungerà il luogo dell’appuntamento Uisp in auto, consigliamo di arrivare in anticipo sull’orario previsto in modo da evitare prevedibili problemi di traffico e di parcheggio, visto che la Marcia sfilerà proprio su quelle strade. A Ponte S.Giovanni l’Uisp sarà riconoscibile grazie alle proprie bandiere e a due striscioni: "Uisp: sportivi per la pace" e "Peace Games", la Ong dell’Uisp che si occupa di progetti di solidarietà e cooperazione internazionale. Informazioni: Direzione nazionale Uisp (tel. 06-439841), Comitato regionale Uisp Umbria (tel. 075-5733532


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4. PEACE GAMES UISP ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEI POPOLI DI PERUGIA PRESENTA UNA TESTIMONIANZA DAL PAKISTAN. Intervista a Raja Abbas Ali

Raja Abbas Ali, è il presidente dell’ ANCE ,Association of Network for Community Empowerment, un’associazione che opera in Pakistan dal 1961 con l'obiiettivo di realizzare una società basata sui principi del rispetto reciproco, senza discriminazioni sulla base di caste, religioni, sesso o convinzioni politiche. Peace Games, la Ong dell’Uisp lo ha invitato in Italia, in occasione della 5ª Assemblea dell’ “Onu dei Popoli” che si terrà dal 9 all’11 ottobre a Perugia in contemporanea con la marcia della pace Perugina- Assisi. Mercoledì 8 ottobre a Roma, Raja Abbas ha incontrato gli studenti della Scuola Media Superiore Lucrezio Caro : “Il lavoro dei bambini molto piccoli- ha spiegato il presidente dell’ANCE - è una delle piaghe più preoccupanti che abbiamo e di cui ci stiamo occupando da tempo. Ragazzini di cinque, sei anni, vengono mandati in tenera età a lavorare dalle loro famiglie. Sono, secondo le stime ufficiali, circa tre milioni. Non hanno tempo per giocare e forse non sanno nemmeno che vuol dire perché passano la maggior parte del tempo a filare i tappeti o a cucire palloni per pochissimo denaro”.
Eppure i documenti in difesa dei diritti dei bambini ci sono. Raja Abbas li elenca : “la Carta Internazionale dei Diritti Umani, i documenti dell’ILO, l’ International Labour Organization, e le Convenzioni dell’Onu, ma le cose non cambiano”.


Qual è la posizione del Governo pakistano rispetto a questo problema?

“Formalmente il Governo aderisce alle convenzioni e si propone di diffondere l’educazione al rispetto dell’infanzia ma di fatto il problema rimane perché non viene combattuto alla base. L’ANCE fa continuamente pressioni sul Governo perché si faccia garante dei diritti dei bambini. In Pakistan- spiega Raja Abbas – esistono due sistemi di istruzione: le scuole private, che sono di prima categoria, e le scuole pubbliche che hanno tantissime carenze. Si viene a creare perciò una forte discriminazione tra bambini ricchi e bambini e poveri con conseguenze molto gravi”. Il problema in Pakistan non è solo la situazione politica interna. Il Paese infatti si trova in una difficile posizione anche nel panorama estero.

“E’ importante cambiare il sistema, ma non attraverso azioni violente. Bisogna cercare il dialogo e la risoluzione pacifica delle controversie. Si può fare cooperando per lo sviluppo. La società civile europea e quella dei Paesi in via di sviluppo dovrebbero accordarsi per fare una politica comune”.




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5. UISP E ARCI: LAVORARE INSIEME PER UNA "PIATTAFORMA SOCIALE" IN VISTA DELLE PROSSIME SCADENZE POLITICHE

Nell'ambito della serie di incontri che l'Uisp ha avviato con le maggiori organizzazioni di terzo settore, mercoledi 8 ottobre si è svolto a Roma l'incontro tra le presidenze nazionali di Arci e Uisp. Al centro della riunione, la proposta avanzata da entrambi i presidenti - Tom Benetollo e Nicola Porro - di lavorare congiuntamente ad una "piattaforma sociale", da costruire anche insieme ad altre associazioni, da proporre alle forze politiche e istituzionali in vista di impegnative scadenze politiche, dall'approvazione della Finanziaria 2004 alle prossime tornate elettorali. "Quale ruolo possiamo svolgere nella ridefizione del profilo dell'associazionismo di promozione sociale da qui al 2010? - si è domandato Benetollo, presidente Arci - Vogliamo costruire delle alleanze con altri pezzi della sociatà civile, però vogliamo farlo partendo dai contenuti e non dalle formule. Questa è la nostra scelta di trasparenza nel rapporto con schieramenti e forze politiche attraverso la quale possiamo costruire un'autonomia sociale che abbia un suo polo di riferimento". "Dobbiamo saper permeare dei nostri valori e delle nostre proposte le rappresentanze politico-istituzionali a tutti i livelli, da quello territoriale a quello nazionale e parlamentare - ha ribadito Porro, presidente Uisp - Possiamo contribuire a costruire un cartello di associazioni di promozione sociale che sappiano impegnare il quadro politico su aspetti precisi del programma. Varie associazioni, radicate nel territorio e attente al valore e all'impegno sociale a cominciare dal tema dei diritti. Ognuno nel proprio specifico ma insieme in modo da aumentare il peso specifico di ognuna presa singolarmente". Nei prossimi giorni verranno intensificati gli incontri, anche con altre associazioni, al fine di dare concretezza ad una sorta di "piattaforma sociale" già durante la discussione parlamentare sulla Finanziaria. Inoltre le presidenze di Uisp e Arci hanno concordato nel rafforzare i rapporti tra le due associazioni in tema di servizio civile e scambio di informazioni e opportunità associative, soprattutto sul terreno della progettazione. Le due associazioni si impegnano per fare della campagna di costruzione dei Forum territoriali del terzo settore un'occasione di sviluppo di forme nuove di partecipazione e rappresentanza dei cittadini. Infine è stata concordata un'iniziativa editoriale comune per ricordare la figura di Gianmario Missaglia in vista del secondo anniversario dalla sua scomparsa.

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6. CESPE E UISP: UN PROTOCOLLO D’INTESA PER APPROFONDIRE LA RICERCA SUL NUOVO WELFARE. Intervista a L.Agostani



Cespe (Fondazione per la ricerca Economica e sociale) e Uisp hanno siglato un Protocollo di intesa che prevede una serie di azioni comuni sul terreno della ricerca e della convegnistica di approfondimento sul tema della trasformazione del welfare. “ Abbiamo proposto all’Uisp di collaborare con noi perché la riteniamo un soggetto attivo e presente sul terreno della ricerca e del nuovo welfare – dice Luigi Agostini, direttore del Cespe – Insieme all’Uisp abbiamo coinvolto la Lega delle Autonomie, la Lega delle Cooperative e l’INU, l’Istituto Nazionale di Urbanistica. I nostri progetti futuri prevedono un ciclo di incontri pubblici a livello regionale sul tema del welfare municipale, dopo che, prima dell’estate, ne abbiamo organizzato uno nazionale a Roma. I prossimi appuntamenti li terremo in Umbria e nelle Marche. Grazie all’Uisp cercheremo di tematizzare anche lo sport per tutti all’interno delle nuove politiche sociali”.





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6. "I COMUNI: LA RETE DEI CITTADINI": ASSEMBLEA ANCI A FIRENZE. Il messaggio dell’Uisp
Si svolgerà a Firenze dal 15 al 18 ottobre la XX Assemblea nazionale dell’Anci, Associazione Nazionale Comuni d’Italia. La relazione introduttiva di Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente Anci, si terrà alle 17.30 di mercoledì 15 ottobre. Durante i lavori sono previsti gli interventi dell’on. Casini, del vicepremier Fini, dei ministri Maroni, Pisanu, Lunari, Alemanno e altri, dei segretari dei sindacati confederali, del commissario europeo Michel Barnier, dei sindaci di molte città italiane e di presidenti di Regioni.

"Riteniamo che per dare futuro allo sport per tutti è necessario configurare il sistema sportivo come sistema aperto. Ciò significa diversificarne le istituzioni di governo e coinvolgere a pieno titolo soggetti collettivi e competenze troppo a lungo confinati ai margini del sistema – ha scritto Nicola Porro, presidente Uisp all’indirizzo di Domenici, presidente Anci - In questo senso cerchiamo di interpretare il principio di sussidiarietà, recentemente recepito anche dalla nostra Carta Costituzionale. Riteniamo infatti che un nuovo e più funzionale sistema sportivo debba nascere da un patto fra soggetti eguali e diversi. Un patto per lo sport e per i diritti più forte delle differenze politiche, non compromesso ma anzi esaltato dalle diverse identità e vocazioni, capace di promuovere innovazione e solidarietà fra tutti i protagonisti del movimento: poteri locali, associazioni, Coni. E' importante che tali responsabilità e poteri si esercitino in un clima di cooperazione e di reciproco sostegno con gli attori del movimento sportivo non profit. In particolare i Comuni sono chiamati a compiti di gestione e governo delle strutture per lo sport e di alcune forme di attività, oltre ad importanti attribuzioni come quelle di censire, ottimizzare, attivare impianti e risorse capaci di costituire un sistema di opportunità sia per lo sviluppo sia per la necessaria diversificazione delle esperienze. A queste decisive articolazioni di uno Stato ammodernato e rifondato su premesse di democrazia federalistica va la nostra offerta di collaborazione".



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7. ACCESSIBILITA’ DEI PARCHI E ATTIVITA’ COMPATIBILI: SE NE E’ PARLATO IN UN CONVEGNO NAZIONALE A NORCIA. Intervento di D.Borghi

Si è svolto dal 2 al 5 ottobre presso l’Auditorium S. Francesco a Norcia, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Convegno internazionale intitolato "Il parco è di tutti. Il mondo anche. L’accessibilità nelle aree protette", organizzato nell’ambito delle iniziative ufficiali dell’Anno Europeo delle Persone con Disabilità. L’idea guida del convegno è stata che dall’incontro di due mondi significativi come quello dei parchi e dell’associazionismo possa nascere l’opportunità per tutti di fruire del territorio. I parchi nel loro significato moderno devono poter diventare un importantissimo laboratorio di sperimentazione dell’accessibilità. Tra i numerosi obiettivi che il convegno si è posto ci sono stati l’avvio di un’organica politica sul "turismo per tutti" e l’analisi e il confronto tra le esperienze più significative di turismo accessibile nelle aree protette in Italia e in Europa. Anche l’Uisp ha portato il suo contributo:

"Abbiamo presentato i progetti avviati dall’Uisp nell'ambito del progetto Via del Parco - ha detto Daniele Borghi, consigliere nazionale Uisp, che è intervenuto nel dibattito - in particolare in Emilia Romagna l'Uisp ha lavorato per l’accessibilità dei parchi per tutti, sia nel parco già completato di Forlì – Cesena, sia in quelli in via di realizzazione nell’Appennino tosco-emiliano, nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Nelle foreste Casentinesi, in provincia di Forlì-Cesena, abbiamo inaugurato nel maggio 2002 un percorso chiamato "La foresta per tutti i sensi", che si snoda su un tracciato molto bello, un viale alberato lungo il quale ci sono dieci punti informativi sulle caratteristiche storiche e ambientali del parco. Sono stati predisposti corrimano e scorriruote per facilitare la percorrenza dei disabili. Di recente sono stati consegnati dei cd – walkman per i non vedenti, affinché possano ascoltare le informazioni relative al parco. Per quanto riguarda gli altri progetti in corso di realizzazione, a Modena, nel parco Frignano, grazie anche al contributo della Provincia, il Comitato territoriale Uisp sta facendo una mappatura per la scelta dell’itinerario su cui realizzare il percorso. A Parma, nel parco dei Cento Laghi, un percorso ad anello già esistente verrà attrezzato in modo tale da renderlo fruibile a tutti. Prevediamo che tutti i progetti saranno portati a termine entro il 2004."

"Il convegno ha offerto la possibilità di fare un confronto tra numerose esperienze, sia nazionali che internazionali – continua Borghi – da cui è emerso che c’è piena sintonia circa l’approccio adottato e gli obiettivi raggiunti in merito a queste tematiche e che, alla fine, le iniziative che sono state presentate seguono tutte la stessa filosofia, che è quella di rendere fruibili i parchi al maggior numero di persone possibile. E’ chiaro che l’eliminazione delle barriere architettoniche e di altri ostacoli avvantaggia in primo luogo i disabili, ma lo stesso vale per le mamme che portano a spasso i loro figli in carrozzina, per gli anziani con mobilità limitata, per chi si è fatto male e ha una gamba ingessata…L’accessibilità per tutti è proprio uno dei concetti che hanno guidato la progettazione dei percorsi di Via del Parco"."Un altro elemento positivo del Convegno è stato il lavoro che ha portato alla stesura della Carta di Norcia, una carta di principi attorno alla quale si sono trovate d’accordo tutte le associazioni, sia italiane che straniere. Il documento sancisce il diritto per tutti all’accessibilità ai parchi, diritto che deve essere universalmente riconosciuto, e contiene una serie di specifiche richieste che saranno indirizzate alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo, al Consiglio d’Europa e alle istituzioni governative nazionali e regionali. L’obiettivo della Carta di Norcia è proprio quello di determinare i criteri per aumentare la fruibilità dei parchi da parte di tutti."



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8. FORMAZIONE, QUALIFICAZIONE E AUTOAPPRENDIMENTO PER I DIRIGENTI UISP: AL VIA IL PROGETTO NAZIONALE

Prende i via il progetto di formazione Uisp intitolato "Proposta di formazione- qualificazione e autoapprendimento per una rete associativa nazionale di sport per tutti". L'appuntamento inaugurale del progetto si terrà l'11 ottobre a Roma con un focus group che coinvolgerà i dirigenti del Lazio e dell'Umbria.

Il progetto è rivolto agli operatori dell’Uisp, in particolare ai quadri dirigenti, e si propone di offrire loro supporti conoscitivi perché possano superare, laddove esistente, il gap tra le competenze possedute e le competenze richieste in modo tale da poter usufruire di tutte le opportunità offerte dal contesto di riferimento. Il progetto nasce infatti dalla convinzione che sia necessario dotare gli elementi cardine dell’associazione – i quadri dirigenti, compresi i quadri in formazine, ad ogni livello – degli strumenti conoscitivi necessari affinché sia possibile leggere in termini di opportunità i contesti in cui operano e trasformare in input progettuali i fabbisogni espressi dagli associati e dai cittadini in generale.


Il progetto di formazione prevede due fasi. La prima, che inizierà sabato 11 ottobre e si concluderà l’11 gennaio 2004, consisterà nello svolgimento di focus group in 10 aree significative del territorio Uisp. I focus avranno una durata di 10 ore e coinvolgeranno tra gli 8 e i 12 dirigenti regionali Uisp per focus. L’obiettivo principale di questi appuntamenti è la rilevazione dei fabbisogni formativi dell’associazione. Sarà una campagna di ascolto diffusa per raccogliere le aspettative e le priorità, permettere un confronto aperto fra i dirigenti e poter programmare gli stages di approfondimento successivi agli incontri formativi.

La seconda fase si svolgerà dal 15-16 novembre al 20-21 marzo 2004 e consisterà in 4 incontri formativi per ogni macroarea regionale (nord, sud e centro), a cui parteciperanno 15 dirigenti di comitati territoriali, Leghe e Attività per incontro. Le aree tematiche individuate sono le seguenti: l’organizzazione come sistema di comunicazione (15 ore); le competenze trasversali in un’associazione di rete (10 ore); pianificazione e progettazione di interventi sociali (15 ore); il bilancio sociale (10 ore). A conclusione di questa seconda fase si svolgerà tutta una serie di stage di aggiornamento, altri focus goup finali e un convegno finale in cui verranno presentati i risultati dell’intero progetto.


Riportiamo il calendario degli incontri della prima fase: 11 ottobre 2003 Roma (Lazio e Umbria); 12 ottobre Firenze (Bassa Toscana e Abruzzo); 26 ottobre Sassari (Sardegna); 8 novembre Messina (Calabria e Sicilia); 22 novembre Genova (Liguria, Alta Toscana, parte del Piemonte); 23 novembre Milano (resto del Piemonte e Lombardia); 13 dicembre Padova (Veneto, Friuli V.G., Trentino e Alto Adige); 14 dicembre Bologna (Emilia-Romagna e Marche); 10-11 gennaio 2004 Foggia/Avellino (Campania, Molise, Basilicata e Puglia)


Informazioni: Paola Palombo (tel. 06/43984350, e-mail: p.palombo@uisp.it).





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9. IL PROGETTO DI COSTITUZIONE EUROPEA E LO SPORT: PASSO AVANTI O PASSO INDIETRO? Intervista a L.Bani


Nel progetto di Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa c’è un riferimento preciso allo sport, nella sezione 4 art.III-182 : "L’Unione contribuisce alla promozione delle sfide europee dello sport, data la sua funzione sociale ed educativa". Al punto g. "L’azione dell’Unione è intesa a sviluppare la dimensione europea dello sport, promuovendo l’imparzialità nelle competizioni e la cooperazione tra gli organismi sportivi e proteggendo l’integrità fisica e morale degli sportivi, in particolare dei giovani".

"Si tratta di un passo indietro rispetto ai documenti allegati ai Trattati di Amsterdam e di Nizza – dice Lorenzo Bani, responsabile relazioni internazionali Uisp - in quanto il confronto sulla specificità dello sport e sulla sua autonomia è stato troppo influenzato dalle richieste di limitazione del numero di stranieri e di freno alla libera circolazione degli atleti e tecnici professionisti che interessano più le istituzioni dello sport di vertice che lo sport per tutti per cui lo sport non è una materia concorrente e non si intravede quell’embrione di legislazione sopranazionale che poteva finalmente dare risposte ai diritti dello sport per tutti.Quello che interessa il nostro associazionismo è che la comunità europea incentivi azioni per la diffusione dello sport come inclusione sociale, solidarietà, affermazione di diritti. All’art. 6 del progetto di trattato, troviamo lo sport come settore dell’azione di sostegno, di coordinamento o di completamento dell’Unione Europea. Dobbiamo essere consapevoli che a Nizza e ad Amsterdam si trattava di dichiarazioni dei Governi sullo sport allegati ai trattati. In questo trattato che istituisce la costituzione europea, lo sport trova piena dignità".

"In conclusione però - dice Bani - c’è da dire che lo sport riceve un riconoscimento importante dalla massima fonte del diritto per qualsiasi ordinamento giuridico, che è appunto la Costituzione. Riconoscimento diretto che, lo ricordiamo, manca nella Costituzione della Repubblica Italiana". Siti dai quali scaricare il progetto di Trattato Costituzionale:

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/costituzione_europea/

http://european-convention.eu.int/bienvenue.asp?lang=IT


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