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Roma, la Margherita sta perdendo i giovani
8.02.2007
Gdm Roma: La Margherita si sta perdendo un petalo: i giovani.

Una delegazione dei Giovani della Margherita di Roma si presenterà oggi alle
ore 14 alla sede del partito romano in via del Tritone 102 per manifestare
preoccupazione per le modalità di gestione della prossima fase congressuale e
per il mancato coinvolgimento dei giovani impegnati nel partito.

Preoccupati dall'assenza di regole certe, dalla mancanza di notizie sicure
persino sulle date di svolgimento e dal generale alone di mistero che avvolge
lo svolgimento del prossimo congresso romano della Margherita, i Giovani Dl
hanno deciso di manifestare il proprio dissenso nei confronti dei vertici del
partito romano con un documento politico che verrà consegnato nel corso della
manifestazione di oggi insieme ad un petalo gigante (oltre tre metri) che
rappresenta quello che la Margherita di Roma rischia di perdere
definitivamente: il rapporto con l'universo giovanile della capitale.

Della delegazione faranno parte, tra gli altri: rappresentanti degli studenti
dei principali atenei romani (Ermanno Lombardo, Francesco Modeo, Guido Moscati,
Rosario Oliverio), il giovane capogruppo dell'Ulivo del I Municipio (Andrea
Casu), ed anche il segretario organizzativo (Luigi Madeo) e il coordinatore
nazionale (Luciano Nobili) dei Giovani DL.

Si allega il documento politico.
La stampa è invitata a partecipare.



I Giovani della Margherita di Roma giungono alla stagione congressuale
preoccupati dall'atteggiamento e dalle modalità con le quali la dirigenza
romana sta preparando l'evento. Infatti, nella Capitale, ormai di completo
dominio DS, la Margherita sembra aver perso slancio propositivo ed
innovatività, non riuscendo ad incidere sulle grandi scelte che definiscono il
futuro capitolino.

In un momento così delicato, di preparazione all'incontro con i Democratici di
Sinistra in un'ottica strategica di costruzione comune del Partito Democratico,
riteniamo che la mancanza di confronto politico pre-congressuale non prefiguri
nulla di positivo.

Il Partito e la sua dirigenza locale sono impegnati in balletti di poltrone,
nomine, riunioni di correnti e poco interessati a sviluppare un serio dibattito
politico e programmatico intorno ai temi che stanno a cuore ai cittadini.

Ci piacerebbe, invece, sentir parlare di teorie del lavoro, impegno nel
sociale, periferie, attività nel territorio. Purtroppo stiamo assistendo, da
spettatori paganti, ad una serie di incontri volti a definire il futuro
organigramma romano, che il prossimo Congresso dovrà esclusivamente ratificare.
Siamo solo osservatori impotenti di un processo politico che deciderà gli
assetti del Partito romano, promuoverà l'attività istituzionale e politica dei
prossimi anni e l'incontro nel partito democratico. E in questa fase non
riusciamo a trovare una sede opportuna cui indirizzare le nostre richieste e
proposte.

Così stando le cose, in una città che, con il suo Sindaco, fa dell'immagine il
suo punto di forza, ci sembra che La Margherita non si stia facendo una buona
pubblicità, né fuori né dentro il partito.

La mancanza di dibattito ci spaventa.
Troviamo scandaloso che a pochi giorni dalla scadenza prevista per il
congresso non sappiamo ancora come questo si svolgerà.

Troviamo fuori di ogni logica che il dibattito politico non parta dai municipi
ma che i coordinamenti di questi saranno decisi "a tavolino". Al contrario,
nell'ampio territorio romano, i Municipi dovrebbero rappresentare il
collegamento diretto tra elettori, militanti, partiti ed eletti.

Crediamo che i nostri temi e le nostre proposte siano capaci di creare
aggregazione, siano capaci di interpretare lo spirito dei nostri coetanei e che
possano essere un impulso all'attività del Partito, qualora trovino sostegno
nella futura dirigenza. Siamo convinti che le idee e la forza dei giovani e i
loro talenti possano essere il valore aggiunto di questo Partito, soprattutto
in questa fase in cui siamo proiettati a strutturarci in un movimento giovanile
organizzato, che sappia interpretare e dar voce alle esigenze ed istanze dei
giovani romani.

Essere riformisti significa dare risposte ai problemi: ora che siamo al
governo del Paese, della Regione, della Provincia e del Comune dobbiamo
rilanciare la nostra iniziativa politica, mettendo da parte le critiche alla
vecchia maggioranza, e riformando le molte cose che non funzionano nelle nostre
Amministrazioni.

Roma è sempre stata il laboratorio delle innovazioni: quando la prima giunta
Rutelli si insediò, nessuno credeva nella possibilità di governare una città da
parte di una coalizione così differente. Nel 2001 nessuno credeva alla
possibilità di fondare un partito in cui sarebbero confluite esperienze tanto
diverse e significative, come La Margherita. Nel 2006 da Roma partì la sfida di
Governo. Essa conteneva in nuce l'esperienza e le potenzialità del Partito
Democratico. A solo un anno di distanza, proprio nel periodo più importante,
proprio nel momento in cui si deciderà e si dibatterà il futuro del nostro
Partito, ci sentiamo tagliati fuori dalla preparazione di un dibattito che,
probabilmente, di questo passo, non avverrà mai.

Crediamo fortemente in un percorso partecipativo che riporti la politica a
contatto con la gente e con i giovani e le cui parole d'ordine siano:
coinvolgimento, partecipazione, dibattito. È, ancora una volta, Roma che deve
essere laboratorio per l'innovazione politica e la costruzione di questo nuovo
soggetto capace di rappresentare da solo più di un terzo degli italiani.
Ciò premesso, richiamandoci al nostro spirito di impegno politico verso il
Partito, il coordinamento dei Giovani della Margherita di Roma chiede alla
dirigenza romana de La Margherita quanto segue.

1) L'impegno a rispettare le quote giovani nei futuri organismi del partito a
tutti i livelli.
2) La partecipazione di un delegato del coordinamento medesimo alle attività
della Commissione di Garanzia Congressuale, per farci partecipi del percorso
congressuale e vigilare sul punto di cui sopra.
3) L'impegno, rivolto in particolar modo al futuro Coordinatore romano, a
concordare e promuovere iniziative ritenute di volta in volta opportune al
sostegno dell'attività dei Giovani della Margherita di Roma.
4) La costruzione di una sede politica di incontro tra i Giovani della
Margherita ed il partito romano come momento d'interfaccia e di discussione del
Partito con i suoi giovani.
5) Un impegno concreto a sostenere iniziative e istanze relative ad alcuni
punti programmatici a noi cari, tra i quali:
centralità dell'investimento in educazione, formazione e ricerca in tutti i
livelli del sistema scolastico ed universitario, con particolare attenzione al
tema del diritto allo studio;
investimento sull'innovazione, soprattutto nel campo culturale, artistico e
musicale, favorendo la produzione e diffusione delle opere dei giovani e degli
artisti emergenti;
impegno nella discussione del problema casa e del caro-affitti, con
focalizzazione sui disagi delle giovani coppie, degli studenti fuori sede e
degli affitti in nero;
concretezza nella identificazione e realizzazione delle migliori soluzioni
relativamente al problema della flessibilità selvaggia del mercato del lavoro,
alimentando un dibattito che sembra oggi sopito;
investimento nelle attività di riqualificazione delle periferie cittadine
realizzando non un'unica centralità ma diverse centralità nell'ottica della
città Metropolitana.
6) Un impegno particolare nella realizzazione di un percorso formativo
interno, rivolto ai giovani del Partito, attraverso incontri, seminari di
studio e approfondimento, convegni, dibattiti e momenti formativi appositamente
studiati, con l'obiettivo di investire oggi sui giovani per il futuro del
Partito Democratico.

Nello spirito propositivo di partecipazione che ci ispira ci impegniamo a
presentare alla futura dirigenza romana e al futuro coordinatore un documento
programmatico con le nostre idee e proposte per una Roma a misura giovanile e
per contribuire al rilancio dell'attività del Partito sul territorio.



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