|
|
|
Welfare Italia |
Foto Gallery |
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia |
|
|
|
Ultimi Links |
|
|
|
|
|
|
|
Al Jazeera contro Londra |
|
26.11.2005
Il Cairo. 25 Novembre 2005. Al Jazeera scende all'attacco contro il governo britannico che ha imposto il blackout sulle notizie riguardanti l'intenzione del presidente americano George W. Bush di bombardare le redazioni della televisione del Qatar. I dipendenti della catena all news, che è tanto seguita dalla gente quanto poco amata dai dirigenti arabi, sono scesi in piazza per protestare contro la decisione ieri del procuratore generale britannico Lord Goldsmith a non rivelare dettagli sulla trascrizione del colloquio tra Bush e il premier britannico Tony Blair nel quale il presidente Usa parlò di voler attaccare al Jazira. Per il procuratore generale, la pubblicazione di altre informazioni sarebbe una violazione della legge sui segreti di Stato. Il direttore di al Jazeera, Wadhah Khanfar, ha chiesto di incontrare "con urgenza" Blair, sia per protestare contro il tentativo del governo britannico di mettere la sordina ai media su quanto rivelato dal Daily Mirror, sia per chiedere aiuto al segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan per fare chiarezza.
"Dopo aver ordinato ai giornali britannici di non dare più notizie sulla questione, sono portato a credere che quanto ha pubblicato il Daily Mirror sia vero", ha detto uno dei giornalisti più popolari di Al Jazeera, il tunisino Mohammad Krichene. Nelle cinque pagine del memorandum top secret si parla della minaccia di bombardare la sede di al Jazira in Qatar fatta da Bush, e di come Blair l'abbia dissuaso, avvertendo delle conseguenze catastrofiche di una simile azione. L'Amministrazione americana considera l'emittente schierata con i propri nemici, e la accusa di fare propaganda ad al Qaida e alla guerriglia irachena. Washington ha definito "assurdita"' le rivelazioni del Mirror, mentre Downing Street ha replicato con un "no comment". Diversi politici britannici hanno chiesto la pubblicazione della trascrizione del colloquio tra i due leader avvenuto il 16 aprile 2004 a Washington. Il documento arrivò lo scorso anno all'ufficio dell'allora deputato laburista Tony Clarke a Northampton. L'impiegato David Keogh è stato incriminato per aver passato il memorandum riservato a tale Leo O'Connor, un collaboratore di Clarke. I due compariranno in tribunale la prossima settimana, accusati di violazione del segreto di stato. "Puntiamo alla nascita di un giornalismo libero e indipendente. Non siamo servi della Cia, nè del Mossad, nè abbiamo accordi commerciali con bin Laden...", ha detto Khanfar, a Roma per la presentazione di un libro sulla sua televisione, prima di partire per Londra. "L'80 per cento dei cittadini arabi ci considera una fonte credibile e autorevole". "Noi giornalisti - ha detto Khanfar - dobbiamo prendere le distanze dalle autorità . Il vero giornalista è colui che non ha paura di dire la verità al potere. Forse abbiamo fatto, come molti, qualche errore ma per noi la libertà è sacra". Due giornalisti di al Jazeera sono morti, uno in Afghanistan e uno in Iraq. Un altro, Tayssir Alluni, che fece una storica intervista a Bin Laden, è stato condannato a settembre in Spagna a sette anni di carcere per collaborazione con al Qaida. Il Comitato arabo in difesa dei giornalisti, una Ong araba, ha annunciato che citerà in giudizio l'amministrazione americana, per la vicenda di al Jazeera.
Fonte: http://www.reporterassociatiinternational.org/content/view/436/2/lang,it_IT/
mt
|
|
|
|
|
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
|
|
|
|
|
|
|