Qualche riflessione su Israele che ha tagliato i rifornimenti a Gaza. Israele ha tagliato i rifornimenti di carburanti con una fornitura dagli attuali 1.4 milioni di litri a settimana a 1.2 milioni a settimana per diesel destinato ai trasporti.
Si passerebbe invece dai 2.2 milioni di litri agli 1.75 milioni di litri per gli impianti energetici.
I bisogni umanitari sono di 800.000 litri a settimana secondo fonti palestinesi.
La ragione principale della situazione non sono i tagli, ma l'incapacità palestinese di pagare le forniture israeliane di carburante nelle ultime settimane.
L'altro problema è la chiusura dei "crossings". Questa chiusura limita il movimento al di fuori della striscia di Gaza ed è stato utilizzato come risposta al continuo lancio di razzi dopo la presa del potere di Hamas. Il passo è un tentativo di risposta al lancio di razzi.
Quelli che criticano in modo assoluto e unilaterale le sanzioni sicuramente dure dovrebbero però pensare quale risposta uno Stato sovrano possa dare al continuo lancio di razzi che attentano alla vita dei propri cittadini dopo che nell'estate 2005 Israele ha evacuato la Striscia di gaza, lasciando ai palestinesi autogoverno, sovranità sul territorio e possibilità di crescita.
Gli attacchi terroristici anche dopo il ritiro da Gaza continuano.
Invece che costruire uno stato pacifico e lontano dall'ideologia terroristico-militante i palestinesi incrementano il lancio dei razzi ben prima delle sanzioni israeliane. E la pace tanto sperata?
Nel primo punto della Roadmap si afferma che i palestinesi devono fermare gli attacchi terroristici. I fatti dimostrano come il punto non sia soddisfatto anche dopo il ritiro israeliano. dalla Striscia.
Sami Abu-Zuhari, portavoce di Hamas, afferma:"La decisione dei paesi arabi di presenziare al Vertice di Annapolis è un grande shock per i Palestinesi perchè apre le porte alla normalizzazione delle relazioni con Israele."
Quindi come si fa a combattere un nemico del genere? Il territorio è stato perfino elargito ai palestinesi, nel 2005 l'avevano e cosa hanno fatto?? Hanno dato la striscia nelle mani di Hamas che continua ad avere un grosso seguito a Gaza, intorno al 70%. Però Hamas non desidera il dialogo e una pace raggiungibile con esso perchè i suoi leader esplicitamente nei loro discorsi e nel loro statuto hanno come obiettivo non solo la creazione di uno stato palestinese ma la inevitabile distruzione dello stato ebraico.
Qunidi se Israele fosse l'Italia e voi foste il Primo ministro cosa fareste? Rispondete e rispondetevi sinceramente. Quali azioni potreste operare se, dopo esservi ritirarti da un territorio dandogli autogoverno e sovranità , sopportate un quotidiano lancio di razzi verso la popolazione italiana?
LE CIFRE (le conoscete??, nessuno ne parla)
Nei 183 giorni dalla presa della Striscia di Gaza da parte di Hamas nella metà di giugno 2007, sono stati lanciati 428 missili e 590 bombe da mortaio verso obiettivi civili israeliani.
Nelle prime due settimane di dicembre, in risposta al vertice di pace Annapolis, dalla Striscia sono stati lanciati 66 missili (65 durante l'intero mese di novembre). Dall'Egitto verso Gaza sono state contrabbandante 40 tonnellate di armi dalla presa del potere di Hamas, lo stesso quantitativo raggiunto negli scorsi due anni.
Nel 2007 sono stati lanciati da Gaza 2000 missili ( al 4 dicembre 2007), nel 2006 "solo" 1100. Nel 2007 è stato lanciato un razzo ogni 4 ore.
Saluti
Alessandro Peruzzi