9.08.2003
''Il signor Marini continua nelle sue non nuove infamanti accuse che sono
menzogne e falsita' come sara' facilmente accertato in seguito alle indagini
che saranno fatte.
Mi sorprende che alcuni membri della Commissione tendano a ritenere
verosimili delle accuse indegne di cui sara' facile accertare l'infondatezza e
che provengono da un personaggio come Marini che, tra l'altro, e' agli arresti
domiciliari per falsificazione di documenti bancari e anche di sigilli di
Stato''.
Lamberto Dini, vicepresidente del Senato commenta cosi' gli esiti
dell'interrogatorio di Igor Marini ascoltato a Torino dai rappresentanti della
Commissione parlamentare d'inchiesta sull'affare Telekom Serbia. ''Sono
accuse ignobili - continua l'esponente della Margherita - che non si sa da dove
provengano o per conto di chi siano state fatte come sara' provato dalla
Commissione stessa e se non da essa dalla magistratura inquirente che ha gia'
dichiarato di non ritenere attendibile il teste e davanti alla quale il signor
Marini dovra' rispondere di calunnia per la denuncia presentata da me e anche
da Fassino e Prodi''.
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