Province, Penati: "Occorre più chiarezza. Sì a un disegno di legge organico di riforma per attuare un nuovo Codice delle Autonomie locali già con la prossima tornata amministrativa"
"Le aree metropolitane del nostro Paese sono in totale 15. Di queste, sono soltanto 9 quelle in cui il Governo cancellerebbe le Province: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia. Non solo: nelle nove Regioni in cui il Governo abolirebbe le Province dove esiste l’area metropolitana, solo alla Lombardia è riservato il "trattamento privilegiato". Qui infatti il Governo cancellerebbe non una Provincia ma due Province, quella di Milano e quella di Monza e Brianza. Mentre il Governo non può cancellarne nemmeno una nelle aree metropolitane delle Regioni a statuto speciale.
Quindi il risultato è che si cancellerebbero le Province di Milano e di Monza perchè nell’area metropolitana milanese, mentre non si toccano le Province delle tre aree metropolitane siciliane. E così pure si cancellerebbe la Provincia dell’area metropolitana di Roma lasciando in vita le Province delle due aree metropolitane sarde".
Così il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati interviene sul tema delle Province alla vigilia dell’incontro con il Governo in previsione della manovra economica.
"È evidente – aggiunge Penati - che c’è bisogno di chiarezza e di mettere ordine a un quadro che così come è stato descritto in questi giorni dalle indiscrezioni sulla stampa appare molto confuso e privo di un disegno organico di riforma, oltre che poco efficace anche dal punto di vista del contenimento dei costi".
"Ribadisco – prosegue il presidente della Provincia di Milano – quella che è la mia proposta da sempre: cancelliamo la Provincia di Milano e realizziamo la città metropolitana milanese. Ripartiamo dal Codice delle Autonomie e dal lavoro del precedente Governo, con la proposta Lanzillotta-Amato, che aveva trovato la condivisione da parte di Comuni, Province e Regioni e puntiamo alla semplificazione, attribuendo con maggiore chiarezza le funzioni ai tre livelli di governo locale, evitando sovrapposizioni e doppioni che generano sprechi di denaro e inefficienze. Si introduca, dando attuazione alla riforma del Titolo V della Costituzione, nelle aree metropolitane del nostro Paese la città metropolitana, quale elemento di modernizzazione e di semplificazione del governo del territorio. Un nuovo ente a cui vengono attribuite alcune ma ben definite competenze, solo per i temi che richiedono un governo di area vasta".
"Credo che tutto questo – conclude Penati – si possa fare attraverso un disegno di legge collegato alla Finanziaria, che porti entro la fine del 2008 la definizione di un nuovo Codice delle Autonomie locali che possa essere attuato già dalla prossima tornata amministrativa del 2009.
Sono sicuro, vista l’attenzione e la sensibilità che abbiamo riscontrato nel ministro Maroni in occasione dell’incontro con l’Upi dello scorso 12 giugno, che ci siano tutte le condizioni per aprire un’interlocuzione proficua per arrivare insieme a una soluzione non affrettata, espressione della volontà comune di operare una riforma che punti all’efficienza e alla semplificazione".
Milano, 18 giugno 2008
Fonte:provincia di Milano