29.10.2008
Copia del documento protocollato al Ministero degli Esteri il 9/10/2008 in un incontro messo a punto dal Presidente della Repubblica con alcuni risparmiatori bond argentina.
All'On. Franco FRATTINI
Ministro degli Affari Esteri
FARNESINA
*R O M A*
*Fax 06-3236210*
p.c. Al Signor Presidente della Repubblica
On. Giorgio NAPOLITANO
Palazzo del Quirinale
ROMA
tel.06 46991; fax06 46993125
p.c. Al Signor Presidente del Consiglio
On. Silvio BERLUSCONI
Palazzo Chigi
ROMA
Fax 06-6779543
p.c. Al Signor Presidente del Senato
Sen. Renato SCHIFANI
Palazzo Madama
ROMA
Fax 06.67.063662
p.c. Al Signor Presidente della Camera
On.Gianfranco FINI
Piazza Monte Citorio
ROMA
p.c. Al Signor Ministro del Tesoro
On. Giulio TREMONTI
Via XX Settembre, n° 97
ROMA
fax 06.47.43.449
tel.06.476.13565
OGGETTO: *Obbligazioni Argentina - Richiesta di forte azione del Governo
Italiano per il recupero dei risparmi*
Roma, 09.10.2008
I sottoscritti, anche a nome degli oltre 200.000 cittadini italiani, ancora
in possesso di obbligazioni dello stato argentino in default da 7 anni,
chiedono a Lei, Signor Ministro, di essere tutelati in virtù dell'Art. 47
della Costituzione contro l'esproprio unilaterale che la Repubblica
Argentina ha effettuato nei loro confronti non rispettando il pagamento
delle proprie obbligazioni ne le sentenze che la condannano a farlo.
Ricordiamo che ulteriori 250.000 risparmiatori hanno riportato danni
gravissimi con l'adesione al vergognoso con cambio ultratrentennale
all'1,20%; perdendo il 75% del capitale più gli interessi.
Lo Stato Argentino ha già ricevuto ampie condanne internazionali per non
rispettare le obbligazioni contratte. Questo sia presso il tribunale
arbitrale ICSID della Banca Mondiale, riconosciuto con accordo
Italo-Argentino sancito con legge del 1993; sia dal tribunale di New York
dal Giudice Griesa con alcune Class Actions, là previste, sia ancora con la
decisione della Corte Costituzionale Federale di Germania dell' 8 Maggio
2007 che non riconosce lo stato di emergenza e necessità dichiarato
dall'Argentina e, soprattutto, da non potersi applicare verso privati
cittadini. Con questa decisione la Corte di Appello di Francoforte ha
sentenziato che i risparmiatori debbano essere risarciti interamente per
capitali, interessi e spese delle controversie, per le cause intraprese dai
risparmiatori.
Anche alla luce di questo, ma non solo, chiediamo che i rapporti dello Stato
Italiano verso lo Stato Argentino siano condotti nella più severa delle
relazioni. In particolare si debba prevedere l'annullamento di qualsiasi
investimento, di erogazioni di denaro, di relazioni e concessioni di
qualsiasi tipo.
Chiediamo che la Repubblica Argentina sia costretta a pagare le obbligazioni
dichiarate in default, viste le sentenze che alcuni tribunali internazionali
hanno emesso contro di essa e che, per questo, non sia accolta nel mercato
finanziario mondiale.
Confidiamo nell'azione del Governo Italiano, anche attraverso il Ministero
degli Affari Esteri, affinché la serenità possa tornare in tantissime
famiglie italiane tormentate da questo comportamento ingiusto della Nazione
Argentina, ricolma di enormi ricchezze in bestiame, agricoltura,
petrolifere, minerarie ed altro che l'Italia non ha, con estensione di
terreno 9 volte l'Italia e con 36 milioni di abitanti. Non sia consentito
all'Argentina un comportamento che non esitiamo definire di truffa.
A disposizione per ulteriori dettagli e documentazioni, si ringrazia.
Con ossequio
i risparmiatori bond argentina
Welfare Italia
Hits: 1838
Cronaca >> |