5.01.2004
GLI SPETTACOLI Dario Fo: vi racconto l´Italia di Berlusconi MARIELLA TANZARELLA A PAGINA IV
da Repubblica - 5 gennaio 2004 L´INTERVISTA In scena da domani "L´anomalo bicefalo": Fo recita il premier, Rame la firsth lady Dario Berlusconi e Franca Lario La strana coppia arriva al Piccolo Dopo tante polemiche abbiamo conquistato il pubblico: buon segno, significa che la gente vuole sapere la verità Ritocchiamo i testi quasi ogni sera, stavolta parleremo anche di Tanzi Gasparri e Fede MARIELLA TANZARELLA
Teatri esauriti, platee entusiaste, divertite e allo stesso tempo infiammate dal sacro fuoco dello sdegno: è una specie di verifica dello stato delle coscienze italiane quello che Dario Fo e Franca Rame hanno ottenuto finora girando con il loro nuovo spettacolo, in arrivo domani sera al Teatro Strehler (la tappa all´inizio non era prevista nella tournée, ma è stata inserita in un secondo tempo). In autunno erano scoppiate le polemiche dopo che alcuni consiglieri del Piccolo Teatro, tra cui Rosa Giannetta Alberoni, avevano ventilato una cancellazione dello spettacolo a causa della feroce satira basata su Berlusconi e la sua ascesa al potere: «Un personaggio che si contraddice, racconta frottole, giura sulle teste dei suoi figli, compra, svende, finisce sotto processo ma sguscia sempre come un´anguilla...», spiega Fo, che interpreta un premier in "formato ridotto", un metro e venti all´incirca, con l´aiuto di un mimo e con un notevole sforzo fisico. Poi tutto è rientrato, e L´anomalo bicefalo debutta in un teatro già strapieno per tutte le date (ma alcune prenotazioni potrebbero anche saltare, perciò si può tentare, presentandosi alla biglietteria un´ora prima) e posti esauriti anche nelle tappe successive, fino a marzo. La trama, piuttosto complessa, racconta l´ipotesi fantomatica di un attacco terroristico, in seguito al quale si decide di trapiantare una parte del cervello di Putin in quello di Berlusconi: il Cavaliere ne esce completamente cambiato, modesto, altruista, scrupoloso, e insiste per farsi processare. Poi, però, la sua vera personalità torna a prevalere... La Rame è nei panni della first lady Veronica Lario, «per la quale ho un grande rispetto, perché si comporta con coerenza anche quando pensa all´opposto di suo marito». Fo, un successo annunciato, ma forse più gradito del solito? «Certo, non succede spesso che, fuori abbonamento, vadano tutti esauriti i biglietti tre mesi prima. E dopo le polemiche dei mesi scorsi ovviamente siamo ancora più contenti. Che cosa vuol dire? Che la gente vuole sapere, vuole conoscere i fatti, e questo è un tema che interessa moltissimo. Di questi tempi c´è fame di satira e di ironia». Con Franca Rame avete sempre giocato sulla forza della satira politica. «Adesso ce n´è un grande bisogno. Da una parte l´effetto è catartico, liberatorio, si ride di ciò che si teme; dall´altro è anche informazione, perché si spiegano tutte le trappole del potere, si mette il re in mutande e si svelano i suoi trucchi con facilità , in tre battute anziché con lunghi documenti e ragionamenti: questa è la forza della satira, ed è per questo che dà così fastidio al potere» In un passaggio molto apprezzato dello show citate le famose gaffes del Presidente del Consiglio: sono quelle vere o le inventate? «Guardi, quello è solo un accenno. Ma la cosa centrale è che mettiamo in chiaro le trappolone e le furbate che ha messo in piedi per arrivare al potere. Paradisi fiscali, leggine apposite, e poi tutte quelle colf e quei semplici lavoratori o i malati usati per organizzare le finanziarie... La gente queste cose non le sapeva, e applaude fino a spellarsi le mani quando sente delle casalinghe a cui sono state intestate aziende e società , della colf in pensione che ne avrebbe fondate addirittura 56, o del meccanico intestatario di molte altre. Tutto vero, eh, sa che noi ci documentiamo e diciamo la verità , anche se ridendo» Ci sarà qualche battuta in più nello spettacolo milanese? «Noi ritocchiamo continuamente i testi, praticamente ad ogni replica, inserendo riferimenti all´attualità . Per esempio, di sicuro domani parleremo dell´affare Parmalat. Berlusconi rimprovera Tanzi: "Sei un dilettante. Dovevi subito buttarti in politica, fondare un partito e procurarti almeno tre tv". Poi si parlerà di Gasparri, della farsa del digitale terrestre, di Emilio Fede che piange e si dispera e degli operai che salvano i poveri impiegati di ReteQuattro...» Qualche accenno alle "perplessità " dei consiglieri del Piccolo? «Ma no, per carità , lasciamo perdere. Anche se non bisogna sottovalutare i segnali: censurare la satira, come è successo a tanti artisti, dalla Guzzanti a Chiambretti, che non è di destra ma nemmeno esattamente di sinistra, è un brutto segno. Significa che il potere ha paura e non ha più misura. Ma sono errori che si pagano: guai a chi tocca i clown...» Voi però siete abituati a censure e dintorni, a proposito di anniversari Rai... «Lo sa che a volte rimpiangiamo perfino la Dc? Erano brutali, ma almeno si prendevano la responsabilità di quello che facevano. Questo invece dice che lui è democratico, cosa che nemmeno i democristiani osavano sostenere... Dice che in tv c´è libertà assoluta, nella sua tv. È come se dicesse "I miei schiavi sono liberi". Ah, dimenticavo, lo spettacolo andrà in tv, su Atlantide (Planet) il 23 gennaio alle 21, come già avevamo fatto con Ubu bas: l´hanno visto in dieci milioni».
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TEATRO Uno strapuntino per Dario Fo
dal Corriere - 5 gennaio 2004
Corsa agli ultimi posti per Dario Fo e Franca Rame in scena per soli sei giorni allo Strehler con «L’anomalo bicefalo», commedia di corrosiva satira politica. Nonostante la biglietteria registri il tutto esaurito, come di tradizione, il premio Nobel farà probabilmente aggiungere sul palcoscenico sedie o cuscini per il pubblico dell’ultima ora. (l.gr.)
L’ANOMALO BICEFALO da domani all’11 gennaio al Teatro Strehler, ore 19.30, biglietti 19,50/22,50, tel. 02.72.333.222 --------------------- fonte Ds Milano
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