26.12.2008
SEMPRE PIU' DONNE IN DIFFICOLTA' BUSSANO ALLE PORTE DELLA CARITAS .I numeri dello Sportello Donna-Famiglia segnalano un disagio in aumento. Caritas lancia un appello per la raccolta di viveri e prodotti per l'igiene. Vicenza, 17 dicembre 2008. Le donne con gravi difficoltà economiche che si rivolgono alla Caritas diocesana sono sempre di più e con problematiche sempre più complesse. Lo dimostrano i dati dello Sportello Donna-Famiglia, che ha sede in contrà Torretti 38 a Vicenza e garantisce un servizio di ascolto, segretariato sociale, accompagnamento, fornitura di pacchi-famiglia, contatto con altri servizi sociali pubblici ed ecclesiali e finanche aiuti in denaro.
Nei primi dieci mesi del 2008 al servizio si sono rivolte infatti complessivamente 404 donne (per un totale di 1444 ascolti-colloqui), contro le 381 di tutto il 2007: si stima che a fine 2008 le donne che avranno chiesto aiuto saranno 484, con un aumento del 27 per cento rispetto all'anno precedente. E se l'anno scorso i nuovi contatti erano stati complessivamente 224, da gennaio a ottobre di quest'anno sono già stati 225, con un aumento delle donne italiane (26,2% contro il 24,10% dell'anno scorso).
"Le invocazioni di aiuto con cui queste persone giungono alla Caritas – spiega una delle responsabili dello sportello, Luisa Bressan - sono le più diverse e spesso ci troviamo di fronte a fatiche che toccano diversi aspetti contemporaneamente: dalla perdita del lavoro alla precarietà abitativa, dal reddito insufficiente a problemi legati alla salute. Su tutto, riscontriamo l'onda lunga della crisi economica, che già da un anno ha falcidiato tanti contratti di lavoro a termine o precari, così come la fragilità affettiva di tante relazioni, con conseguenze pesanti anche sui figli". Nel solo 2008, per fare un esempio, fra le donne italiane che si sono rivolte allo sportello per la prima volta, ben 15 su 59 (pari al 25%) erano donne sole con figli, contro le 31 donne straniere sole con figli su un totale di 166 (pari al 19%). Così, la fragilità economica sembra colpire sempre di più anche le donne italiane sole con figli. Fra le straniere si nota un numero sempre più significativo di famiglie che stanno rimandando a casa moglie e figli perché di fronte alla crisi non riescono a garantire loro in Italia una vita decente.
Tuttavia, sia per le italiane che per le donne straniere, con figli piccoli, sono sempre di più le convivenze precarie e gli abbandoni la causa di solitudine e di grave precarietà economica.
"Negli ultimi mesi – sottolinea il direttore della Caritas vicentina, don Giovanni Sandonà - i casi di perdita di lavoro e quindi di reddito, sono drammaticamente sempre più frequenti e mettono a dura prova tante famiglie, soprattutto quando ci sono bambini. Ciò ovviamente invoca una rete di protezione alle famiglie che veda degli ammortizzatori sociali per tutti, capaci di contenere se non di evitare tanti drammi come il taglio delle utente e la perdita dell'abitazione".
Lo Sportello Donna-Famiglia della Caritas vicentina, che si occupa anche delle vittime della prostituzione coatta, accompagna le fatiche di questa "umanità al femminile" mettendosi in rete con altri sportelli Caritas (come il sostegno psicologico e il microcredito), così come con i servizi sociali di AUlss e comuni o iniziative di altre realtà ecclesiali, parrocchie anzitutto; attraverso attività di segretariato sociale; consegnando pacchi-viveri, pannolini e prodotti per l'igiene personale; fornendo in casi estremi pure aiuti in denaro.
"A questo proposito – sottolinea Sandonà – rivolgiamo ancora una volta un appello alle aziende, ai negozianti e alle famiglie vicentine, la cui generosità è sempre stata importante per consentirci di aiutare queste famiglie in difficoltà : abbiamo infatti sempre più bisogno di viveri e prodotti per l'igiene, per i tanti bambini in tenera età e per le famiglie che seguiamo". E ciò pur sapendo bene che tante e sempre più famiglie in questo momento stanno facendo fatica.
Ed ecco allora l'elenco di quanto è utile alla Caritas. Per neonati e bambini in tenera età si cercano pannolini a partire dalla misura più piccola, omogeneizzati, biscotti prima infanzia, latte in polvere n. 1 e di proseguimento n. 2, pastina piccola e prodotti per la pulizia del neonato. A sostegno delle famiglie in difficoltà si cercano invece detergenti per pulizia personale; detersivi per la casa; olio extra vergine, caffè, latte intero a lunga conservazione, scatolame vario di verdure, tonno e altro pesce in scatola, zucchero, marmellata, fette biscottate, biscotti, alimenti per la prima colazione, pasta e pelati.
Lo sportello donna-famiglia è aperto in Contrà Torretti 38 a Vicenza dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e su appuntamento. Tel. 0444-501469, e-mail: progetto.donna@caritas.vicenza.it sportello.famiglia@caritas.vicenza.it
Per fare fronte a tante situazioni difficili si ricorda infine l'operato degli 11 sportelli per il microcredito etico-sociale, attivi a Vicenza, Bassano, Malo, Asiago, Dueville, Lonigo, Montecchio Maggiore, Noventa, Valdagno, Piazzola sul Brenta e San Bonifacio: offrono prestiti fino a tremila euro a persone in momentanee difficoltà economiche. Un lavoro svolto grazie ad una nutrita schiera di volontari ed al sostegno delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali presenti nella diocesi. Dall'inizio del 2006 a settembre 2008 sono 825 le persone che si sono rivolte a questo servizio e sono stati concessi 308 prestiti (100 solo nel 2008), per un importo totale di 561 mila euro: anche in questo caso l'indebitamento delle famiglie si fa sentire, poiché si stima che a fine 2008 i prestiti concessi saranno 133 contro i 107 dello scorso anno, per un importo totale stimato di 242 mila euro, contro i 210 del 2007.
Per informazioni: 0444 304986, microcredito@caritas.vicenza.it, www.caritas.vicenza.it
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Ufficio stampa Caritas Diocesana Vicentina
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