19.05.2007
“PIU’ ATTENZIONE ALLA PERSONA E MENO BUROCRAZIA” ECCO LE PROPOSTE DI WELFARE DELL’ULIVO LOMBARDO
Presentato il Progetto di legge sul governo della rete dei servizi sociali
Un nuovo welfare è possibile in Lombardia. Lo dicono i Gruppi consiliari dell’Ulivo nel Progetto di legge sul governo della rete dei servizi sociali, alternativo a quello presentato dalla Giunta Formigoni e in esame in Commissione Sanità e assistenza. La proposta è stata illustrata questa mattina, martedì 15 maggio 2007, in conferenza stampa, dalle consigliere Maria Grazia Fabrizio e Ardemia Oriani, prime firmatarie del testo di legge.
“Vorremmo un sistema di welfare basato sul concetto che l’assistenza per gli anziani, per i giovanissimi, per i disabili, è un diritto, come sancisce la legge 328 del 2000 che la Giunta regionale vuole svuotare. Un sistema non burocratico, che abbia al centro la persona, che prenda in carico l’assistito e non lo lasci solo a doversi destreggiare tra uffici e servizi diversi”, ha detto Oriani.
“Gli anziani in Lombardia sono 1,8 milioni, e un terzo di essi vive solo. Crescono, inoltre, considerevolmente la disabilità e la non autosufficienza – ha fatto sapere la consigliere –. L’assistenza è quindi sempre più necessaria, ma le rette delle Rsa sono molto alte, i voucher funzionano male, sono scarsi e costringono gli anziani o i loro congiunti a farsi largo in una selva di servizi indistinti, andando a trattare di persona. Per questo motivo noi chiediamo lo sportello unitario, che permetta all’anziano di avere tutte le risposte, assistenziali e sanitarie, da un soggetto che se ne fa carico”.
“C’è, poi, un problema di risorse, perché il 40% della spesa per i non autosufficienti è a carico del cittadino, il 38% dello Stato e solo il 15% della Regione – ha concluso Oriani –. Noi chiediamo che si istituisca un fondo regionale per la non autosufficienza, che integri il fondo nazionale, e un fondo ad hoc per i piccoli comuni che fanno più fatica ad erogare i servizi. Chiediamo inoltre un osservatorio regionale delle prestazioni sociosanitarie e sociali”.
La consigliere Fabrizio ha ricordato che a proposito dell’attivazione del Fondo regionale per la non autosufficienza “Formigoni aveva detto che quando il Governo centrale avrebbe fatto qualcosa di analogo, la Lombardia lo avrebbe seguito: ecco, è venuto il momento”.
Ma secondo Fabrizio quello che manca nel pdl della Giunta è la coerenza: “Ci avevano detto che sarebbe stato un inno alla semplificazione di alcune attività , invece, per una parte dei provvedimenti, c’è stato un forte accentramento, mentre nel caso dei Piani di zona si prospetta come una legge molto burocratica”.
Il problema di questa proposta, secondo la consigliere dell’Ulivo, è che “non è, come ci avevano fatto credere in un primo momento, centrata sulla persona, ma sulla rete. Invece, la rete deve organizzare la risposta, non essere al centro della legge. Dobbiamo renderci conto che ci stiamo occupando della parte di cittadinanza più debole”.
Incoerente quando parla di sussidiarietà , il pdl della Giunta Formigoni, secondo l’Ulivo, affida al Terzo settore, che al contrario va valorizzato, solo un ruolo di gestione. Tanto che “durante le audizioni sono stati dati solo pareri negativi, sia da parte di che eroga che di chi usufruisce”, hanno concluso Fabrizio e Oriani.
Milano, 15 maggio 2007
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