La "Lista Unitaria" di Ds, Margherita, Sdi e Repubblicani europei è nata ufficialmente martedì sera a Bruxelles, a casa di Romano Prodi, all’ottavo piano di un edificio che s’affaccia sul grande parco del Cinquantenario.
Più esattamente, nel "living" del presidente della Commissione europea dove si sono ritrovati Piero Fassino, Francesco Rutelli, Arturo Parisi, Enrico Boselli e Luciana Sbarbati. L’annuncio è stato dato per primo da Parisi che è apparso nell’androne del palazzo, un normale condominio a due passi dalla sede della Commissione europea, con un foglietto battuto al computer in quindici righe.
Dopo tre ore e mezza di incontro - comprese quattro amabili chiacchiere cui hanno partecipato anche la moglie del presidente, la signora Flavia e il consigliere Ricardo Levi, e la visione del tg delle 20 – è arrivata la sostanza politica dell’evento. «La Lista Unitaria è decollata. È una buona giornata», ha detto Fassino. «La Lista Unitaria è partita», ha ripetuto Rutelli. È la lista che avrà un comitato che sarà presieduto da Prodi. E Prodi è apparso molto soddisfatto: «Il lavoro cominciato lo scorso luglio (con l’appello che inviò ai partiti del cento sinistra, ndr.) dà finalmente dei frutti definitivi». Per Prodi, quanto stabilito con Fassino, Rutelli, Boselli e Sbarbati «è pienamente coerente con il percorso di luglio quando ho proposto una lista comune per l’Ulivo alle europee». Prodi ha aggiunto che si fa una lista unitaria «con chi ci vuole stare» ma esiste anche «una larga convergenza con gli altri che preferiscono percorrere lo stesso cammino, ma in maniera autonoma».
È toccato all’on. Parisi leggere la dichiarazione. Punto 1: la lista unitaria sarà varata il 13-14 febbraio alla Convenzione nazionale già indetta e i cui lavori, è stato confermato, saranno conclusi da Prodi. Punto 2: sarà costituito un Comitato promotore e sarà composto da esponenti dei partiti e da rappresentanti della società civile. Il Comitato sarà presieduto da Prodi. Punto 3: i partiti che promuovono la lista unitaria proporranno a tutte le forze dell’Ulivo di assumere «posizioni comuni» sui principali temi politici, a cominciare dalle questioni europee e internazionali.
C’è l’impegno ulteriore: in «ogni caso», i segretari dei partiti che fanno parte della lista unitaria proporranno ai rispettivi organismi interni e alle strutture parlamentari di «adottare come regole l’assunzione di posizioni comuni». Sin qui il testo dell’intesa. Che, come ha detto Parisi, affronta tre «nodi fondamentali»: uno di carattere organizzativo in vista della manifestazione di metà febbraio con Prodi, l’altro di natura più strutturata e che riguarda la costituzione del comitato promotore e, infine, la decisione di tutti i partiti di presentarsi, come si dice, e per quanto possibile, con una voce sola sulle tematiche più importanti.
Dall’incontro di casa Prodi non sarebbe scaturita alcuna decisione sul nome che sarà dato alla lista unitaria. Si chiamerà "Lista Prodi"? Parisi non ha risolto l’interrogativo: Ha precisato: «Si tratta di una lista per l’Europa e le denominazioni ulteriori le affronteremo successivamente una volta costituiti gli organismi dirigenti». E quale sarà il ruolo o il coinvolgimento di Romano Prodi? Risposta: «Prodi è il presidente del Comitato promotore della lista, garante dello svolgimento dell’iniziativa e di altri sviluppi».
Ma sarà o no Prodi il capolista? Insomma, sarà candidato alle elezioni del 13 giugno? Parisi ha ulteriormente precisato: «Sono temi già affrontati pubblicamente e a cui Prodi ha già risposto ampiamente». In ogni caso si tratta di problemi di «sua stretta competenza». Il presidente della Commissione, ha fatto dire di recente ad un portavoce che la sua «intenzione» è di restare sino alla fine del mandato, che scade il 31 ottobre di quest’anno.
Il segretario dei Ds ha espresso la sua piena soddisfazione: «È decollata la Lista Prodi. È stato definito il percorso della lista unitaria che è stato deciso di promuovere raccogliendo l’appello di Romano Prodi. Una lista che sarà non solo rappresentativa dei partiti promotori ma anche di forze della società civile. Da oggi la lista Prodi parte».
di Sergio Sergi
da www.unita.it