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Vaccino italiano contro l'AIDS |
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6.02.2004
I-CAB Italian Community Advisory Board adersicono a I-CAB: Archè - ASA - EATG - LILA - Nadir - Propositivo beta 2 - P24 Livorno COMUNICATO STAMPA Bologna, Mercoledì 4 Febbraio 2004 La camera si interroga su un vaccino italiano contro l’AIDS in sperimentazione a Milano Gli onorevoli Katia Zanotti e Franco Grillini hanno presentato oggi un interrogazione alla Commissione Sanità presso la Camera dei Deputati, relativa ad un candidato vaccino in sperimentazione presso il Policlinico di Milano. L’interrogazione fa seguito alla segnalazione di una coalizione comprendente alcune della maggiori associazioni di lotta all’AIDS Italiane, raggruppate sotto la sigla Italian Advisory Board. Il gruppo, impegnato nella raccolta e nella diffusione di informazioni sui trattamenti nell’ambito dell’infezione da HIV e patologie correlate e, soprattutto, nella tutela dei pazienti arruolati nelle sperimentazioni cliniche, in data 25 maggio 2003, dopo gli infruttuosi tentativi di comunicare direttamente con il Prof. Gringeri, sperimentatore di un vaccino anti-tat, alternativo a quello sviluppato dalla Dott.ssa Barbara Ensoli, aveva scritto al Direttore del Dipartimento, al Direttore Sanitario e alla Responsabile del Comitato Etico del Policlinico, per avere informazioni rispetto allo stato dell’arte sulla sperimentazione, senza ottenere risposte soddisfacenti. La notizia della sperimentazione condotta dal Prof. Gringeri aveva occupato le pagine di alcuni quotidiani a diffusione nazionale in occasione del 1° dicembre 2003, Giornata Mondiale per la Lotta contro l’AIDS. Tra le dichiarazioni rilasciate dal Prof. Gringeri, presentato come “il padre di un altro candidato vaccino anti-AIDS” risaltava quella relativa al fatto che il vaccino sarebbe già “arrivato alla quarta fase di sperimentazione, quella che precede la registrazione del farmaco e la sua commercializzazione”. “Molti cittadini e molte cittadine si sono già rivolti alle nostre associazioni, ma non siamo stati in grado di rispondere alle loro domande. La nostra priorità è non ingenerare false aspettative tra pazienti ed opinione pubblica, e la mancanza di trasparenza su uno studio del genere non ci aiuta affatto. Ma quello che si sembra più strano è che di un vaccino che sembrerebbe prossimo alla registrazione non si sappia nulla” dice Alessandra Cerioli, coordinatrice di Italian Community Advisory Board, aggiungendo che “solo dopo aver tentato ogni altra strada possibile abbiamo deciso di rivolgerci alle istituzioni” L’Interrogazione chiede al Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, se il Ministero sia a conoscenza della sperimentazione clinica, se non ritenga di doversi assicurare che le pazienti ed i pazienti coinvolti nello studio siano stati arruolati sulla base delle norme di buona pratica clinica, o se siano stati esposti a rischi immotivati. Italian Community Advisory Board chiede al Ministro della Salute acquisire e diffondere le informazioni riguardanti tale vaccino, nell’interesse dei pazienti e dell’opinione pubblica. Contatti: Alessandra Cerioli Coordinatrice I-Cab http://icab.bravepages.com debotcha@tiscali.it Tel. 349 7861390
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