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Il sondaggo si Bologna e Cofferati
8.02.2004

Il sondaggio de "Il Domani di Bologna"
Pubblichiamo la versione integrale dell'articolo pubblicato su Il Domani di Bologna del 3 Febbraio 2004.

Se si votasse oggi, Sergio Cofferati staccherebbe almeno di otto punti il sindaco uscente, Giorgio Guazzaloca. Una forbice che potrebbe salire se il candidato del centrosinistra si assicurasse la platea dei suoi potenziali elettori, cioè quelli che gli strizzano l’occhio, ma non si sentono ancora sicuri di mettere la preferenza sul suo nome. A pochi mesi dal voto, comunque, è certo che sotto le Due Torri lo scontro non è mai stato così "personalizzato" dagli elettori: otto su dieci dimostrano di conoscere il nome dei contendenti e l’attenzione alle prossime amministrative è molto elevata. È un contesto di «personalizzazione della politica», dicono gli esperti, che la città non ha mai conosciuto in passato, neppure nel ’99 in occasione dello scontro tra Guazzaloca e Silvia Bartolini. La radiografia degli orientamenti di voto dei bolognesi è stata tracciata da DemoAttiva che per conto de Il Domani ha realizzato un sondaggio in vista dell’apertura delle urne.
Cofferati o Guazzaloca?
La platea di elettori intervistati è stata suddivisa a seconda del grado di "sicurezza" dichiarata da ognuno sulla scelta del candidato. Sergio Cofferati incassa il 28,6% di voti sicuri contro il 20,3% di Giorgio Guazzaloca. Il distacco si mantiene anche nella platea degli elettori potenziali: i "quasi certi" di votare il candidato del centrosinistra sono il 14%, contro il 9,2% di Guazzaloca; i "probabili" per Cofferati sono il 5,1% (2,5% per l’avversario); i "possibili" il 2% per Cofferati e il 2,9% per Guazzaloca. Accorpando le tre categorie, i numeri dicono che gli elettori potenziali di Cofferati sono il 21,1%, quelli di Guazzaloca il 14,6%. Gli incerti si attestano all’11,5% (un’area ormai assai ridotta), mentre è da riportare la percentuale di intervistati che si sono dichiarati estranei a entrambi i candidati: sono il 3,9%, a conferma che l’attenzione dell’elettorato è quasi interamente catalizzata dal duello Cofferati-Guazzaloca. Tanto che, al di là dell’orientamento di voto, gli intervistati che "prendono in esame" la persona di Cofferati, a vario grado di intensità, sono pari al 64,2%, per conto la cifra relativa a Guazzaloca è sensibilmente più bassa (49,7%): si tratta di numeri che vanno ben oltre i risultati degli schieramenti politici che appoggiano i due candidati, a testimonianza della forte personalizzazione della competizione.
L’analisi delle risposte del campione prende poi in esame l’orientamento di voto reale degli intervistati. I risultati relativi alla domanda sulla scelta prevista per le prossime elezioni, infatti, vedono ben l’85,2% degli intervistati "già schierati". Il restante 14,8% si suddivide tra un 3,2% che dichiara di preferire un altro candidato, uno 0,8% che non risponde o prevede di non votare, un 10,8% ancora incerto nella scelta. Fra gli schierati, Cofferati si assicura un notevole vantaggio: il 48,9% del campione è dalla sua parte. Guazzaloca si attesta invece al 36,3%, cioè 12,6 punti sotto. Un divario che però deve tenere conto del cosiddetto "intervallo di confidenza", un errore prevedibile attorno al 3%: significa che oggi il vantaggio di Cofferati, considerando gli schierati, oscilla tra un minimo di 9 punti e un massimo di 15.
Dimmi dove abiti e...
Il sondaggio di DemoAttiva ha preso in esame anche le performance dei due candidati nelle diverse zone cittadine. Il risultato non è così scontato. Nel centro storico, una delle roccaforti di Guazzaloca alle scorse elezioni, la competizione è invece sul filo di lana, col candidato del centrosinistra che guadagna consensi e assottiglia la forbice col sindaco uscente. Nel cuore della città c’è infatti un solo punto di differenza tra i due, con in testa Guazzaloca.
Il sindaco uscente risulta vincente anche in Saragozza, Colli e Murri, quartieri collinari ad alta densità borghese e moderata, ma lo scarto è piccolo: quattro punti percentuali di differenza. Cofferati, dal canto suo, realizza le migliori performance nelle zone periferiche a ovest (30 punti di distacco da Guazzaloca) e a est (quasi 26 punti). Dove invece il sindaco uscente risulta competitivo è invece la zona nord, che significa Bolognina, Corticella e San Donato: qui il distacco di Cofferati è quasi di otto punti, una media nella quale Guazzaloca rivela una certa capacità di competizione, pure in un contesto dove il candidato del centrosinistra è prevalente.
«Nel ’99 ho votato così»
Alcune domande contenute nel sondaggio hanno avuto l’obiettivo di analizzare gli orientamenti di voto anche alla luce della preferenza scelta al ballottaggio del 27 giugno del ’99, quando Guazzaloca vinse contro l’avversaria Silvia Bartolini. Non solo. Il confronto ha permesso di verificare gli orientamenti anche a seconda del sesso dell’intervistato. Risultato: per ironia della sorte, la candidata Bartolini fu penalizzata non solo dall’alto tasso di astensionismo, ma soprattutto dalle donne. Oggi invece la situazione appare rovesciata, visto che Cofferati ottiene un vantaggio significativo su Guazzaloca proprio grazie alle preferenze dell’altra metà del cielo. Al contrario, il sindaco uscente, nel ’99, incassò sempre tra le donne un vantaggio percentuale di ben dieci lunghezze.
Mettendo da parte il genere, DemoAttiva ha poi analizzato il riorientamento dei flussi di voto rispetto al ’99. In complesso, gli elettori di Guazzaloca cinque anni fa sono pari al 39,7% del campione, quelli della Bartolini il 37,7% (a dimostrare la bontà del campione), gli astenuti il 16,6% (che aggiunti agli intervistati che nel ’99 non avevano ancora 18 anni o non risiedevano a Bologna raggiungono il 22,6%). Questi dati, incrociati con le risposte sul prossimo voto, permettono di stabilire il tasso di fedeltà al candidato della coalizione scelta cinque anni fa. Ebbene, il 76,7% di coloro che votarono per Guazzaloca affermano che torneranno a preferirlo, mentre l’11,2% si sposterà su Cofferati e il 12% è ancora indeciso. Sull’altro fronte, il tasso di fedeltà è più alto: fra coloro che votarono Silvia Bartolini solo il 3,7% si è orientato su Guazzaloca mentre l’86,9% sarà con Cofferati. Il dato più interessante però è quello fornito dagli ex astenuti e dai neoelettori. Fra i primi, il 53,7% si dichiara orientato su Cofferati, il 21% pro Guazzaloca e il 25% indeciso. Fra i secondi la presenza più massiccia è quella dei sostenitori di Cofferati.
La parola agli esperti
I riscontri offerti dal sondaggio, secondo la conclusione parziale messa nero su bianco da DemoAttiva, sembrano indicare che «Cofferati stia spiccando il volo, uno scatto sui pedali probabilmente di recente datazione che lo ha portato a staccare un Guazzaloca attardato nel sourplace. Le perplessità che hanno accompagnato sin dal primo momento la discesa in campo di Cofferati - è la conclusione - alla lunga si sono diradate e il fuoco di sbarramento intorno alla "candidatura piovuta dall’alto" ha perso man mano di efficacia. Ad esso si è anzi sostituito un atteggiamento di curiosità e fiducia».
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Ecco cosa non va a Bologna
Pubblichiamo la seconda puntata del sondaggio de "Il Domani di Bologna" in edicola il 4 febbraio 2004.

Traffico e criminalità: i problemi di Bologna non hanno colore politico, ma solo necessità di essere risolti in fretta, almeno secondo le risposte fornite dal campione intervistato da DemoAttiva per Il Domani. La domanda era: cosa chiedete ai due candidati? Le indicazioni potevano essere fino a tre e, successivamente, i dati sono stati incrociati con gli orientamenti di voto espressi dagli intervistati per i due candidati. In questo modo, dalla tabella pubblicata in questa pagina, si possono distinguere le richieste fatte da chi si orienta per Sergio Cofferati da quelle di chi afferma che voterà per Giorgio Guazzaloca e infine dagli incerti.
L’agenda dei cittadini
I problemi che secondo i cittadini dovrà affrontare il nuovo sindaco risultano, nell’ordine, quelli più "gettonati" negli ultimi sondaggi condotti a Bologna. Al primo posto la regolazione del traffico (52,8%), seguita a stretto giro dalla microcriminalità (49,2). Al terzo posto della lista nera c’è con il 28,9% il degrado urbano, che comprende condizioni delle strade, fognature carenti e nettezza urbana. Il costo della vita (18%) è al quarto posto, seguito con il 16,9% a pari merito dall’inquinamento e dall’immigrazione extracomunitaria. L’odissea del parcheggio è ricordata dal 13,2% dei cittadini, infine il 12,5% degli intervistati segnala come problema da risolvere la casa e il costo degli alloggi. Fin qui le risposte che si sono guadagnate la "doppia cifra". La lista però non finisce qui. Le richieste al futuro sindaco riguardano infatti anche la necessità di incrementare i trasporti pubblici (8,9%); i servizi per gli anziani (7,5%); le grandi infrastrutture per la mobilità (5,4%); i servizi per l’infanzia (4,9%); la disoccupazione (4,5%); la disuguaglianza sociale (3,7%); l’efficienza della pubblica amministrazione (2,8%).
Sebbene i dati complessivi rispecchino in modo abbastanza puntuale le richieste disaggregate a seconda di chi si orienta per Cofferati o per Guazzaloca, le posizioni dei due problemi più evidenziati dagli intervistati offrono un altro spunto di interpretazione. Secondo chi voterà Guazzaloca, infatti, il tema al primo posto della lista di richieste è la microcriminalità (53%), mentre il traffico è percepito come problema dal 48,3% degli intervistati: un campanello d’allarme che segnala la convinzione da parte della maggioranza di elettori del sindaco uscente del fallimento delle politiche sulla sicurezza, cavallo di battaglia della campagna elettorale di Guazzaloca nel ’99. Di contro, chi si dichiara elettore di Cofferati ritiene, con più scarto, che il traffico sia la bestia nera (55,7%) e che dopo venga la microcriminalità (46,5%). Infine, il problema dell’immigrazione extracomunitaria è più sentito dagli elettori di Guazzaloca (lo scarto è di quasi otto punti rispetto ai sostenitori dell’avversario), che però ritengono meno gravoso l’inquinamento. Lo smog è infatti segnalato solo dal 12,7% degli elettori del sindaco uscente, contro il 21,7% dei sostenitori di Cofferati.

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