La decisione assunta dall’Ulivo nella riunione di martedì 10 febbraio é di quelle che segnano (o potrebbero segnare) l'agenda politica di chi ha, tra le proprie aspirazioni, la cacciata della destra dal governo del Paese. Eppure non sembra fare notizia; ovvero, riesce a bucare il muro di gomma solamente laddove suscita qualche polemica. Sconfortante.
E’ stata la prima riunione dell'Ulivo allargato: presenti i segretari di tutti i partiti dell'Ulivo (i Verdi con un rappresentante del segretario all'estero per impegni) e numerosi rappresentanti del mondo dei movimenti , dei comitati e delle associazioni. Ordine del giorno: far partire il progetto della Costituente dell'Ulivo. Mica poco!
Per tanti ulivisti, se non per tutti, é una decisione che viene caldeggiata da anni, almeno dal dopo maggio 2001. Un confronto che qualche volta ha subito false partenze. Clamorosa quella dell'aprile 2003 - l'assemblea nazionale prima convocata e poi precipitosamente sconvocata - alla quale ponemmo un qualche ripiego come Cittadini per l'Ulivo: organizzando un riuscito incontro dal quale prendemmo risolutamente le mosse in uno sforzo - volonteroso ed entusiasta - di radicare ancora di più la nostra Rete nei territori.
Ma oggi quella scelta é compiuta. Il progetto della Costituente parte, proprio per le decisioni assunte ieri. Questo é il dato nuovo nella vita dell'Ulivo.
Il ragionamento che ci sta dietro é di grande semplicità : la maggioranza ed il governo sono 'bolliti', mostrano la corda, hanno perso appeal. Di converso l'Ulivo non può ancora dire di essere riuscito a calamitare su di sé la simpatia e l'apprezzamento dei tanti che, nel 2001, si astennero né dei numerosi elettori che diedero fiducia al 'progetto' berlusconiano ed ora si ritrovano delusi e disorientati.
Dunque, da un lato, occorre proseguire nell'azione di sgretolamento di questa destra pericolosa ed incapace, incalzandola in Parlamento e nel Paese e puntando a vincere i prossimi appuntamenti elettorali (come siamo riusciti a fare in tutte le elezioni del dopo 2001). Dall'altro - in maniera adeguata, rapidamente e senza ulteriori indugi - occorre preparare il 'soggetto politico Ulivo', attrezzato in maniera razionale, con idee chiare, vincenti e convincenti.
Sono obiettivi raggiungibili? Crediamo proprio di si. Pur in una situazione che ancora paga dazio rispetto a qualche polemica di troppo, la decisione assunta di far partire la macchina della Costituente va nella direzione giusta e si annuncia non aleatoria, ma concreta e chiaramente leggibile.
Cosa si é deciso?
Intanto la formazione di un Comitato promotore della Costituente che, pur in forma provvisoria, sia composto da un rappresentante per ogni formazione coinvolta: partiti, associazioni e movimenti. Il Comitato é già convocato per il prossimo 3 marzo. Poi la formazione di un Gruppo di Lavoro - coordinato dal prof. Pietro Scoppola, figura di grande prestigio e di chiara ispirazione ulivista. Questo Gruppo di lavoro ha l'incarico di istruire il percorso e di preparare le indicazioni in relazione a tre versanti: le tematiche del programma; la rivisitazione e l'approfondimento culturale dei valori e dei principi che sottendono allo stare insieme nell'Ulivo, con particolare riguardo al rinnovamento della politica ed ai metodi - partecipati e condivisi - attraverso i quali produrre e selezionare il ceto politico dirigente dell'Ulivo e - last but not list - le norme di convivenza e le regole attraverso le quali lo stare insieme diventa produttivo, attraverso la graduale ma determinata cessione di sovranità che i partiti dovranno devolvere alla coalizione.
Da anni stiamo proponendo un Ulivo così: soggetto politico federato, che ha una propria capacità decisionale ed é in grado di esprimere politiche affidabili per la maggioranza dei cittadini, che poggia il proprio radicamento nel territorio - attraverso i Coordinamenti locali di Comune o di Collegio - e che si regge sui tre fondamentali pilastri dei partiti, degli eletti e dei cittadini organizzati in associazioni, movimenti, comitati e quant'altro.
Ora, un progetto di tale portata, finalmente messo sulla rampa di lancio ed in procinto di partire concretamente, non può essere messo in qualche dubbio o rischiare di subire ritardi, da una questione che può avere la sua importanza, ma sinceramente, da questo punto di vista, sufficientemente irrilevante - legata alle diatribe sul simbolo di questa piuttosto che dell'altra lista per le europee! Sinceramente sono polemiche che ai più risultano incomprensibili ed anche alquanto stucchevoli.
L'augurio é che nei prossimi giorni prevalgano buon senso e buona volontà , che tale questione venga brillantemente e velocemente superata, e che tutti gli ulivisti - dai più caldi, come noi Cittadini per l'Ulivo, ai più tiepidi - possano ritrovarsi in un percorso comune e condiviso che ci porterà a costruire, finalmente, lo strumento politico di cui l'Italia ha bisogno; capace di mandare all'opposizione sia il cavaliere che tutti i suoi berluscones, prima che facciano ulteriori danni al nostro bel Paese.
Deo Fogliazza - Coordinatore dell'Esecutivo Cittadini per l’Ulivo
Fonte: da www.europaquotidiano.it del 12 febbraio 2004