6.05.2003
 Quest'archiviazione è la sentenza di un'Italia
che ha paura. Un paese più coraggioso, un'opinione
pubblica più forte avrebbero ottenuto un
dibattimento pubblico, un approfondimento
dei fatti di piazza Alimonda alla luce del
sole, nelle aule di un tribunale. Dopo quasi
due anni d'inchiesta, trascorsi fra perizie
contrastanti, dichiarazioni contraddittorie,
ricostruzioni sempre nuove, l'archiviazione
dell'inchiesta è una beffa atroce. Di fronte
a tante ombre, la sola via maestra verso
la verità e la giustizia è quella di un processo
pubblico, in cui confrontare tutte le testimonianze,
le prove, le perizie. Con quest'archiviazione
si accontenta solo la voglia di oblio sui
fatti di Genova che attraversa il paese.
Noi siamo invece convinti che nel luglio
2001 a Genova la democrazia e lo stato di
diritto siano stati calpestati, come hanno
riconosciuto Amnesty International e altre
organizzazioni internazionali. Noi non abbiamo
paura di fare i conti con questa preoccupante
verità e anzi riteniamo indispensabile una
ricostruzione completa e convincente dei
fatti. Perciò continuiamo a chiedere la costituzione
di una commissione parlamentare d'inchiesta
sui fatti di Genova.
Siamo convinti che i cittadini abbiano diritto
ad un rigoroso accertamento pubblico di tutte
le responsabilità , per l'uccisione di Carlo
Giuliani come per i fatti della Diaz, di
Bolzaneto, per le aggressioni ai cortei e
ai manifestanti inermi, per i 18 colpi di
pistola sparati dalle forze dell'ordine.
Alla famiglia Giuliani, a tutti i democratici,
diciamo che non accettiamo questa archiviazione
e che continueremo a batterci per la ricerca
della verità e della giustizia.
Genova, 5 maggio 2003
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
(presidente onorario Giulietto Chiesa, presidente
Enrica Bartesaghi)
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