6.05.2003
Il ministro della Giustizia in un'intervista a Radio 24
«Mi riferisco ad alcuni magistrati in pensione di Milano, come D'Ambrosio e Borrelli, ma anche ad alcuni in funzione»
da www.corriere.it
ROMA - «Parte della magistratura ha progetti eversivi». Lo ha sostenuto il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, in un'intervista rilasciata a Radio 24. «Che ci sia una parte del corpo più ampio della magistratura che coltiva progetti eversivi non è un mistero. Basta guardare le email che si scambiano, gli articoli che pubblicano, i discorsi che fanno. Ci sono insulti continui all'operato del governo», ha detto il Guardasigilli. Castelli ha spiegato di riferirsi «ad alcuni magistrati in pensione della procura di Milano, come D'Ambrosio e Borrelli» e ha sottolineato come in particolare D'Ambrosio abbia «sempre criticato ogni legge presentata da questo governo, dicendo anche bugie. Ma evidentemente quando parlo di magistrati politicizzati - ha aggiunto il guardasigilli - mi riferisco anche ad alcuni attualmente in funzione».
ISPEZIONE A MILANO - Castelli ha poi parlato dell'ispezione alla procura di Milano, rivendicandone la legittimità . «A Milano è in corso dallo scorso marzo un'ispezione ordinaria, che il ministero deve fare ogni tre anni in tutte le sedi giudiziarie, cui si è sovrapposta una richiesta di atti alla procura in seguito a un esposto dell'onorevole Previti, in cui vengono denunciati fatti abbastanza gravi». Si tratta però, precisa il ministro della Giustizia, di «atti di natura amministrativa, che non c'entrano con il merito del processo». «A Milano mi si oppone il segreto istruttorio - ha affermato Castelli - ma io credo che non ci sono i presupposti e vado avanti con i doveri che la Costituzione mi assegna. Voglio infatti ricordare ad alcuni giornali della sinistra che hanno parlato di interferenza, che l'azione disciplinare è in mano al ministro».
6 maggio 2003
da www.corriere.it
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