Welfare Italia :: Cronaca :: Silenzi, ricordi e doppie verità del Cavaliere - Marco Travaglio Invia ad un amico Statistiche FAQ
2 Maggio 2024 Gio                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Silenzi, ricordi e doppie verità del Cavaliere - Marco Travaglio
7.05.2003

Sme, nell´85 Berlusconi disse cose diverse

Silenzi, ricordi e doppie verità del Cavaliere
La testimonianza del premier davanti al giudice romano Infelisi

MARCO TRAVAGLIO da www.repubblica.it

Nelle «dichiarazioni spontanee» di Silvio Berlusconi sul caso Sme molti conti non tornano. Dagli atti, processuali e non, alcuni fatti risultano diversamente. Altri non risultano proprio. Nemmeno dalla testimonianza resa il 30 ottobre 1985 dallo stesso Berlusconi davanti al pm romano Luciano Infelisi, che indagava su Prodi e altri per la presunta «svendita» Sme (l´inchiesta fu archiviata per totale mancanza di elementi di reato). La testimonianza occupa quattro paginette di verbale e, diversamente dalle dichiarazioni dell´altroieri in veste di imputato (con facoltà di mentire), fu resa sotto giuramento. Con l´obbligo di dire «tutta la verità» .

Il Craxi occultato.

Oggi Berlusconi sostiene di essere sceso in campo per l´affare Sme solo per «l´affettuoso ma pressante invito» di Bettino Craxi. Nel 1985 il Cavaliere non fece mai, nemmeno una volta, il nome di Craxi. Disse soltanto di aver «parlato con il ministro Altissimo» e non citò altri politici.

Le tangenti dimenticate.

Nemmeno Pomicino e Amato, tirati in ballo insieme Craxi come fonti di presunte «tangenti a una corrente Dc», figurano mai in quel verbale. Se davvero Craxi e Amato gli avevano appena confidato (nel maggio '85) quel giro di mazzette, quale occasione migliore per denunciare tutto alla magistratura, a brevissima distanza dai fatti? Invece Berlusconi inspiegabilmente tacque, contribuendo all´archiviazione dell´inchiesta, per ricordarsi di quelle presunte confidenze solo 18 anni dopo: a tre anni dalla morte di Craxi (che mai nei suoi memoriali aveva parlato o alluso a quelle mazzette) e dall´inizio del processo Sme.

L´offerta mascherata.

Secondo il pool, il movente della corruzione di due giudici romani per le sentenze Sme sta nell´ordine di Craxi a Berlusconi di mettersi di traverso con un´offerta alternativa, appena superiore ai 500 miliardi offerti da De Benedetti. Il cavaliere, ad abundantiam, ne presentò due: una per 550 miliardi, ma a volto coperto e per puro disturbo, tramite un ex compagno di scuola di Previti (Italo Scalera); l´altra ufficialmente, tramite il faccendiere craxiano Pompeo Locatelli, per conto della Iar (consorzio Fininvest-Barilla-Ferrero). Ecco come Berlusconi liquida la faccenda dinanzi a Infelisi: «La Fininvest, dopo che il ministero delle Partecipazioni statali aveva imposto una pausa alle trattative, decise insieme con i sigg. Ferrero e Barilla di presentare una propria offerta offrendo 600 miliardi» . E la prima offerta, quella «mascherata»? Dimenticata. Fino a quando Scalera, sentito dal pool nel '97, rivelerà che il mandante era Berlusconi.

Perché la Sme.

Berlusconi oggi assicura: «Mai avuto alcun interesse alla Sme». Lo fece solo per Craxi e per la patria: «per evitare la spoliazione di un bene dello Stato» , che a suo dire valeva già allora 2000-2500 miliardi. Eppure, all´indomani dei fatti, davanti al pm Infelisi, a quella missione non fece alcun accenno: anzi rivelò di aver chiesto «l´intero pacchetto azionario» della Sme ai manager Iri Rasero e Viezzoli (circostanza smentita due giorni fa da Prodi). Poi, quando seppe dell´offerta Buitoni per 500 miliardi, ne offrì 550 e poi 600. Non 2000-2500. L´altroieri ha aggiunto che De Benedetti avrebbe forse «ceduto la Sme all´estero» , e lui glielo impedì. Eppure risulta che già allora i suoi soci Ferrero e Barilla fossero controllati da società estere.

Disinteressato interesse.

Sventata la cessione Sme all´Ingegnere – giura Berlusconi - «io non me ne interessai più». Eppure cinque anni dopo, il 14 gennaio 1990, la Iar perde Ferrero e Barilla, ma i componenti superstiti Fininvest e Conserva Italia (coop bianche) non si sciolgono: anzi, rinnovano gli organi societari – scrive il Sole 24 ore - «per proseguire il giudizio contro l´Iri sull´asta per la Sme» . Ancora nel 1990 Berlusconi chiedeva ai giudici a condannare l´Iri a cedergli la Sme per 600 miliardi. Ma non ne valeva più di 2000?

Giudici per lanterne.

A parte la gaffe del caso Mondadori (1989-90) datato da Berlusconi prima del caso Sme (1985-86), c´è la difesa d´ufficio del giudice Verde, autore – secondo il cavaliere – di una sentenza «inappuntabile», confermata in Cassazione da Giovanni Tamburino di Magistratura democratica. A parte il fatto che la corruzione scatta quando un giudice prende soldi collegati a sentenze (indipendentemente dalla bontà delle medesime), Giovanni Tamburino non è mai stato in Cassazione, non s´è mai occupato di Sme e non è mai stato iscritto a Md.

di Marco Travaglio - da www.repubblica.it

Welfare Italia
Hits: 1797
Cronaca >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti