Riforme: Lista Prodi, no allo strappo, daremo battaglia.
I leader della Lista Prodi dicono no alla riforma della Costituzione che il centrodestra si accinge a votare al Senato. In una conferenza stampa a Palazzo Madama, Piero Fassino, Francesco Rutelli, Enrico Boselli e Luciana Sbarbati hanno promesso battaglia sul testo delle riforme lungo tutto il suo iter parlamentare e anche dopo, con il referendum.
La riforma proposta dal centrodestra e' stata presentata da i capi della Lista Prodi come ''uno strappo molto grave'', compiuto sotto il ricatto della Lega Nord. Il risultato e' quello di una riforma ''sgangherata'' che punta dritto verso un plebiscitarismo inaccettabile.
Al Senato - dice Fassino - si sta consumando uno strappo ancora piu' grave di quello rappresentato dalla legge Gasparri: si sta strappando la Costituzione con una riforma che non completa il disegno federale ma porta a una sgangherata devolution, alla dittatura della maggioranza e alla enfatizzazione del "plebiscitarismo''. Secondo Fassino, infatti, con le nuove regole ''il Parlamento non sara' piu' libero nelle sue determinazioni perche' sara' sempre sotto il ricatto dello scioglimento''.
''Insomma - sottolinea Fassino - siamo di fronte a uno strappo grave del quale non sono convinti nemmeno quelli che lo stanno facendo. Tanto e' vero che nei corridoi, autorevoli esponenti di An e dell'Udc dicono che alla Camera questa riforma sara' bloccata''.
''Evidentemente - aggiunge - questo provvedimento viene approvato al Senato sotto il ricatto della Lega che minaccia la crisi''. La Lista Prodi, comunque, dara' battaglia fino in fondo anche con i referendum affinche' 'venga bocciato questo obbrobrio''. Tale e' la riforma: secondo Fassino, infatti, la maggioranza ha preparato ''un vestito di Arlecchino che nessuno potra' indossare''.
Francesco Rutelli dice che ''la risposta popolare contro questa riforma verra' con i referendum, ma gia' anche dalle prossime elezioni''. La Lista Prodi, infatti, ''sara' oggetto della campagna elettorale il no a questa riforma''. ''Sara' un argomento chiave - assicura - per sconfiggere Berlusconi''.
Rutelli ha anche invitato a non sottovalutare la pericolosita' della riforma: ''Il governo ha trasformato la riforma della Costituzione in uno scherzo, con l'idea che forse si fa ma forse no. Invece siamo di fronte ad una cosa vera: stanno manomettendo la Costituzione per dotarsi di uno strapotere incredibile. Non e' possibile dire che tutto questo e' una finta, una pantomima solo per calmare il signor Calderoli''. Anche per Rutelli la riforma sta per essere approvata sotto il ricatto della Lega. Ma, avverte, ''stiamo attenti perche' il potere di ricatto di quel partito non cessera' dopo il si del Senato''.
Enrico Boselli sostiene che ''la maggioranza di centrodestra ha una grave responsabilita', quella di aver bloccato sul nascere il dialogo''. ''Lo ha fatto - sottolinea - perche' se apre il dialogo si divide perche' e' sottoposta ai ricatti leghisti''. Oggi, poi, con l'approvazione della Gasparri alla Camera ''per il dialogo e' una giornata nera''.
Luciana Sbarbati accusa il centrodestra di voler approvare la riforma costituzionale ''con uno stile da mercato''. Berlusconi - aggiunge - sta pagando un prezzo alla Lega, scambiando il voto sulla Gasparri con quello su questa aberrante riforma. Ma Berlusconi e' d'accordo nel colpire la Costituzione con questo vulnus, perche' nella sua cultura c'e' sempre stato il plebiscitarismo''.
La Lista Prodi, assicura il capogruppo dei Ds Gavino Angius ''non restera' con le mani in mano'' e mettera' in cantiere da subito una serie di iniziative per contrastare la riforma.
''Quello che sta accadendo - gli fa eco il capogruppo della Margherita Willer Bordon - e' di una gravita' inaudita: una maggioranza a pezzi sta facendo a pezzi l'Italia''.