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Lettera di Di Pietro: Nessun lodo li salverà
7.05.2003

Caro Direttore,

era prevedibile che Berlusconi, per sfuggire ai giudici e ai processi che lo vedono imputato, ricorresse all'ennesimo escamotage. E così, dopo aver tentato inutilmente di salvare l’amico Cesare Previti dalla condanna del tribunale di Milano, utilizzando diversi strumenti, tra cui l’ormai famigerata Legge Cirami, adesso ha tirato fuori dal cappello un altro stratagemma, ovvero l’immunità parlamentare. Questo istituto, originariamente previsto dall’articolo 68 della nostra Costituzione, è stato ampiamente ridimensionato dalla legge di riforma costituzionale del 28 ottobre 1993, emanata in pieno clima «Mani pulite», votata in massa dai partiti al governo e da quelli all’opposizione, e accolta con soddisfazione dai cittadini.

L’attuale art. 68 Cost. si differenzia dal precedente in quanto adesso i parlamentari possono essere sottoposti a procedimento penale senza che occorra l'autorizzazione della camera di appartenenza. In altre parole, mentre in precedenza un parlamentare, grazie al voto dei suoi colleghi che negavano l'autorizzazione, poteva sottrarsi ai giudizi penali che lo vedevano coinvolto, adesso nessuno può più fare appello a questo sistema.

Da tempo Berlusconi & Co. chiedono a gran voce che venga ripristinata l'immunità parlamentare. Risulta però evidente che ricorrere a una legge di riforma costituzionale per reintrodurre tout court l'istituto nella sua forma originaria, comporterebbe dei tempi troppo lunghi. Inoltre, il ripristino della stessa norma abolita dieci anni fa potrebbe condurre alla netta opposizione della società civile. La soluzione è apparsa allora il cd. "Lodo Maccanico": si tratta di una proposta avanzata mesi fa dal Senatore della Margherita che prevede la sospensione dei processi per le alte cariche dello Stato, ovvero Presidente della Repubblica, Presidenti di Camera e Senato, e, dulcis in fundo, Presidente del Consiglio dei ministri. Come dire: salvare capra e cavoli!

Se le Camere approvassero questa legge, che certamente non avrebbe i tempi di una legge di riforma costituzionale, il nostro Premier eviterebbe di sottoporsi ai processi penali fino a quando ricoprirà l'attuale carica. Nel frattempo, l'attuale maggioranza potrebbe creare un'altra legge ad hoc per fare in modo che anche dopo la parentesi politica, Berlusconi goda del privilegio dell'immunità.

Per evitare che ciò accada, in queste ultime ore ho invitato il Senatore Maccanico a dissociarsi apertamente e pubblicamente dalla proposta che egli stesso ha fatto. Infatti, se il Senatore della Margherita non prenderà le distanze da questa proposta, il centro-destra continuerà a strumentalizzarla, attribuendo al centro-sinistra lo strumento per evitare l'eventuale condanna del Premier. La verità è che Berlusconi, con i numeri di cui gode nelle due Camere, può fare qualunque legge a suo uso e consumo: se a suo tempo la proposta Maccanico non venne accettata, fu perché la Legge Cirami appariva più utile all'esigenza del momento, ovvero salvare Previti dalla sentenza di Milano.

Adesso, invece, tocca a Berlusconi in persona trovare lo strumento più utile per salvare sé stesso, e il Lodo Meccanico è proprio quello che gli serve.

Per quanto riguarda l'Italia dei Valori, posso dire ironicamente che, una volta tanto, anzi per la prima volta nella mia vita, sono paradossalmente d'accordo con Berlusconi e con la sua idea di fare una legge per garantire la sua immunità. Infatti finalmente il Capo del Governo ha deciso di giocare a carte scoperte e ora sta mostrando a tutti i veri motivi che lo hanno spinto a entrare in politica, a "scendere in campo", come lui stesso dice.

Ma il giorno dopo che verrà promulgata questa legge, noi dell'Italia dei Valori cominceremo la raccolta delle firme per il referendum abrogativo, così come abbiamo fatto contro la Legge Cirami. Noi dell'Italia dei Valori accettiamo la sfida di Berlusconi e anzi lo incitiamo a non tirarsi indietro, almeno questa volta.

Vorremmo tanto che alle parole seguissero i fatti perché non vediamo l'ora di fare questo referendum per capire e per fare capire a lui e alla sua banda da che parte stanno i cittadini: se dalla parte della legalità, come io credo, o da quella dell'impunità, come Berlusconi pensa stoltamente!

Antonio Di Pietro

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