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Contributo alle
26.04.2004

Contributo alle " Primarie"...
Ribadirei che l’istituzione delle primarie sono uno strumento per recuperare quel rapporto tra i cittadini e gli amministratori pubblici.
Per amministratori pubblici occorre intendere tutti coloro che per esercitare una carica debbono essere eletti tramite un elezione pubblica.
Pertanto le finalità del comitato debbono essere quelle di ottenere una legge che introduca nella legislazione italiana lo strumento delle primarie come metodo democratico della scelta degli uomini/cittadini considerati i migliori o i più capaci a gestire quella carica.
Il pericolo insito in questo progetto è il caricarlo di significati culturali, politici, ideologici e di specifiche battaglie politiche strumentali.
Queste finalità non appartengono all’obbiettivo che ci siamo proposti.
Cercherò di individuarne alcuni che ritengo di un certo rilievo.
QUALE RUOLO HANNO I PARTITI NELLA NOSTRA PROPOSTA
Questo è un punto molto delicato in cui i fraintendimenti possono essere facili.
Cercherò in modo chiaro di esprimere i concetti.
Potremmo sintetizzare le questione così :
1) I PARTITI SONO SORDI
Sono sordi a cosa ?
Se sono sordi nostra proposta direi che in termini culturali ciò non è vero .
Se lo sono perché non mettono al centro dei loro obbiettivi politici posso concordare.
Ma ciò va compreso perché , non è pensabile che un idea solo perché è buona ed interessante automaticamente si trasforma in un impegno politico.
Il processo politico normalmente avviene attraverso la creazione di un consenso degli iscritti intorno ad una prospettiva politica.
Inoltre la suddetta prospettiva politica deve avere il consenso degli elettori.
2) I PARTITI SONO MURI DI GOMMA
Questa analisi è errata nel senso che è conseguente alo fenomeno sopradetto .
In assenza del consenso i comportamenti sono conseguenti cioè si ha l’impressione che ciò che si dice non produca effetti significativi .
Ciò però non è vero poiché i processi culturali e sociali hanno tempi di maturazione non calcolabili e quando meno te lo aspetti esplodono.
In altre parole i comportamenti dei partiti sono dettai da più variabili di sistema come le idee dei cittadini , la situazione interna del partito , le condizioni di ascolto della società le capacità di analisi dei fenomeni sociali ecc.
E’ evidente che la nostra analisi parte dall’assunto che il problema dell’introduzione delle primarie (escluse le strumentalizzazioni del caso) sia un fenomeno sociale che ha raggiunto livelli di consenso elevati tali da non comprendere perché i partiti non lo colgano.
Per essere più realisti del re questa tesi dovremmo verificarla prima di affermarla.
3) I PARTITI SONO NOSTRI ALLEATI O NEMECI
Pertanto come dobbiamo considerare i partiti alleati o nemici.
I nostri interlocutori sono gli iscritti ai partiti a cui dobbiamo rivolgere il nostro appello e non l’istituzione partito nel suo complesso.
Per far ciò dobbiamo procedere con un dialogo aperto e senza strumentalizzazione con gli iscritti ai partiti motivando la nostra proposta.
Essa non è un interferenza alla vita interna dei partiti .
Poiché noi ci proponiamo di migliorare il processo della scelta degli amministratori pubblici e no dei dirigenti dei partiti.
Tendiamo ad un nuovo e migliore rapporto nella gestione della cosa pubblica.

COME MIGLIORARE LA DEMOCRAZIA NEI PARTITI.
Innanzitutto vorrei precisare che i partiti sono libere associazioni ,garantite dalla costituzione. , fatte da cittadini che si dotano di proprie regole interne della vita associativa .
Comprendo che alcuni considerino l’introduzione delle cosiddette PRIMARIE CHIUSE nella vita dei partiti come uno strumento di rinnovamento della democrazia a cui potrei anche concordare , ma credo che questa sia una battaglia di altra natura e con altre finalità che va combattuta con altri strumenti e metodi (legittima e meritoria l’esperienza dell’albo degli elettori ).
E’ vero che una certa interpretazione del dettato costituzionale ci porterebbe a dire che occorrerebbe una legge specifica ( che non è quella delle primarie) ma considero ciò più una battaglia culturale , degli iscritti ai partiti , che legislativa.
Pertanto questa questione non ci appartiene poiché non è un nostro obbiettivo proporre il miglioramento della democrazia nella vita interna dei partiti .
Non è comunque la nostra proposta.
COMPLETAMENTO DEL MAGGIORITARIO
Una delle motivazioni che vengono sostenute per la necessità dell’introduzione dello strumento delle primarie è il completamento legislativo della legge elettorale che ha introdotto il maggioritario o le elezioni alle cariche monocratiche ( sindaci , presidenti di provincia e regioni) o future cariche come presidente del consiglio o presidente della repubblica.
Ciò ha costretto le forze politiche ad coalizzarsi principalmente in termini elettorali.
Quanto ciò sia ottimale lascio il giudizio ad ognuno di voi.
Questa costrizione ha aperto altre questioni dei rapporti interni alle coalizioni che affronto nel punto successivo
Questa tesi non è in se contestabile ma ha alcuni limiti .
Per esempio valorizza la funzione della elezione monocratica e considera secondaria la funzione dell’eletto con il proporzionale .
Limiterebbe la legge allo specifico sistema elettorale esistente e nel caso di un suo cambiamento necessiterebbe di una nuova legge sulle primarie.
Non possiamo pensare di strumentalizzare la nostra proposta come mezzo di sostegno ad una battaglia politica su quale sistema elettorale occorre adottare in italia .
Ognuno di noi può avere la sua personalissima opinione su quale sistema elettorale sarebbe più opportuno adottare , ma ciò non ci appartiene poiché la nostra idea è quella di introdurre uno strumento generale e non legato ad un sistema elettorale..
GESTIONE DEI RAPPORTI NELLE COALIZIONI
Non comprendo come il problema delle coalizioni sia uno ostacolo all’applicazione delle primarie .
La coalizione è un accordo volontario di più soggetti politici (partiti associazioni movimenti ) che si riconoscono in un comune intento politico programmatico relativamente ad una specifica elezione .
Sottolineo volontario .
Il problema che si sottintende è che le coalizioni hanno rapporti di forza interni diversi e ciò potrebbe portare che lo strumento delle primarie applicato all’interno delle coalizioni farebbe pendere sempre la bilancia sul rappresentante della componente della coalizione più forte .
Questa tesi ha una sua consistenza se ci limitiamo ad un analisi dello scontro interno nella coalizione.

Le primarie non sono lo strumento per definire chi è più forte all’interno della coalizione ma quale candidato della coalizione è o il migliore o ha più probabilità di sconfiggere l’avversario dell’altra coalizione.
L’uso delle primarie per le coalizione va pertanto visto come lo strumento che favorisce la scelta di uomini in grado di meglio rappresentare la coalizione di fronte all’elettorato con una qualche probabilità di vittoria che non una conta interna.
Ciò è dovuto al fatto che i cittadini che verranno chiamati a scegliere tra i vari candidati della coalizione ( uomini delle diverse componenti della coalizione) saranno costretti non solo ad individuare chi più si avvicina alle loro aspirazioni ma anche chi più potrà avere le possibilità maggiori di sconfiggere l’avversario.



Con ciò ho voluto definire meglio i confini della nostra proposta di primarie ,vorrei ora affrontare il problema della tattica e della strategia.

E’ sempre difficile una discussione del genere all’interno di un movimento nascente.
Poiché ogni partecipante ,rappresenta una specificità , che è il risultato delle proprie esperienze culturali , politiche ed di una sua idealità contenete un idea del futuro .
Però è un passaggio necessario e obbligatorio a cui dobbiamo sottoporci utilizzando lo strumento della esplicitazione degli intenti , facile a dirsi difficile a farsi.
Dobbiamo comprendere che se ciò non accade rapidamente potrà essere la causa che fa fallire l’iniziativa.
Qualcuno la chiama conoscersi .
Per conoscersi occorre dichiarare gli intenti di come e con quali strumenti si intende raggiungere l’obbiettivo.
Proverò ad esporre il mio intendimento.

Lo strumento centrale e prioritario è la costruzione del consenso da parte i cittadini sulla necessità dell’introduzione delle primarie come strumento di individuazione e scelta degli amministratori pubblici ( compresi deputati e senatori).
Come costruire il consenso è la domanda centrale.
Prima di rispondere vorrei escludere alcune ipotesi :
1) E’ sufficiente convincere un certo numero di dirigenti dei partiti per ottenere il risultato.
2) E’ sufficiente utilizzare quei deputati più sensibili per far presentare una proposta di legge.
3) Porre al centro del dibattito politico all’interno dei partiti il problema delle primarie
Non dico che ciò può concorrere al raggiungimento del nostro obbiettivo ma credo che ciò sia possibile solo a condizione che vi sia un ampio consenso dei cittadini (milioni di cittadini)

I piani di attività potremmo individuarli in senso d’importanza
1) un grande lavoro di consultazione dei cittadini sul tema delle primarie
2) il più ampio coinvolgimento di chi è attivo in politica
3) aprire un dibattito che il gruppo dirigente di questo paese

Le conseguenze sono la trasversalità del comitato.
La trasversalità no può essere da noi vista come un mezzo strumentale ma va vista come valore necessario e sufficiente per poter parlare ai cittadini siano essi semplici cittadini , attivisti della politica , intellettuali o appartenenti ai gruppi dirigenti.

Ciò comporterà che il massimo valore dovrà essere dato all’opinione del singolo cittadino o non agli altri soggetti sopra individuati.

Necessità pertanto al nostro interno una piccola rivoluzione culturale quella che le opinioni dei singoli cittadini vale molto di più di intellettuali o dirigenti a noi vicino .
La difficoltà sarà pertanto quella di essere in grado di riuscire a parlare proprio con que cittadini che ad oggi non sono ascoltati e coinvolti nel dibattito politico ma che però sono i soggetti reali dei processi sociali e quelli che di fatto poi incidono in termini elettorali ( gli indecisi, gli astenuti , i delusi o quelli che dicono che la politica fa schifo)

Solo quando saremo in grado di raggiungerli avremo fatto un grande passo verso la realizzazione dell’introduzione delle primarie nel nostro ordinamento.
Gianfranco Ziccaro

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