27.04.2004
"Ci voleva proprio una persona che venisse da fuori, staccata dalle vicende politiche locali" Intervista a Giorgio Fassa, delegato del quartiere San Donato
Giorgio Fassa conosce bene i problemi del quartiere San Donato perché ne è stato il presidente. Ex sindacalista e ora pensionato si è sempre occupato di politica e prosegue la sua attività sostenendo la candidatura di Cofferati.
Cosa ne pensa della scelta di Cofferati come candidato? “Ho un’opinione molto positiva del candidato. Secondo me ci voleva proprio una persona che venisse da fuori, staccata dalle vicende politiche locali. Le critiche sulla bolognesità non hanno alcun fondamento perché, se si va a vedere, di sindaci bolognesi Bologna ne ha avuti ben pochi. Anche Zanardi, il sindaco del pane, era di Mantova. E poi mi fa molto piacere che il candidato venga dal sindacato, perché anche io ho frequentato a lungo gli ambienti della Camera del Lavoro e so quanto è importante ascoltare. Cofferati porterà questa attenzione ai bisogni della gente anche nell’amministrazione cittadina”.
Quali sono i problemi più urgenti della città ? “A mio avviso questa è una città che va ringiovanita. Sono rimasti solo vecchietti e tutti i giovani vengono da fuori e non si fermano più come una volta. Questo ha conseguenze anche dal punto di vista culturale. Io non mi spiego come una città come Bologna non riesca più a produrre cultura. Basta guardare ad altre città come Ferrara per capire che la via c’è. Inoltre Ferrara è più piccola e pur non credendo che sia più bella o meglio di Bologna, vedo che dal punto di vista della produzione culturale ci batte ampliamente”.
E nel suo quartiere? “San Donato ha il 60% delle case popolari. La loro manutenzione è sicuramente uno dei problemi più urgenti. Poi c’è la fiera che per la gente che vive qui è solo un corpo estraneo che porta traffico e riduce i parcheggi. Invece bisognerebbe sviluppare un rapporto più organico e fare in modo che le due realtà si aiutino a progredire insieme. Questo si otterrebbe anche con una attenzione maggiore ai problemi della viabilità che invece sono stati trascurati”.
Che aspettative nutre per la città del futuro? “Ci sono grandi speranze per la città , ma la più concreta è il desiderio di vederla reagire e puntare in alto, tutto il contrario di quello che ha fatto la giunta Guazzaloca che ha puntato tutto sul tranquillo mantenimento dello status quo”. ---------------------------------
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