27.04.2004
Credo sia una esperienza interessante di democrazia partecipata da far conoscere. Luca Pinzi
Una straordinaria partecipazione di gente di tutte le età ha caratterizzato lo scorso week-end le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra di Alpignano, cittadina di 17.000 abitanti alle porte di Torino, esperienza praticamente unica nel suo genere in campo nazionale. A "sfidarsi" per la candidatura a primo cittadino della cittadina torinese sono stati Giovanni Agrimano dei Verdi, Sergio Andreotti, sostenuto da Democratici di Sinistra, Rifondazione e Comunisti Italiani e Luca Pinzi della Margherita. Ad avere la meglio è stato quest'ultimo, il trentanovenne dirigente pubblico molto conosciuto negli ambienti dell'associazionismo e volontariato locale: 663 le preferenze per lui, contro le 585 di Andreotti e le385 per il rappresentante dei Verdi. Ma il dato più clamoroso è stato quello della partecipazione dei cittadini: circa 1650 persone sui 10.000 votanti. Le elezioni primarie erano infatti aperte a tutta la cittadinanza regolarmente iscritta nelle liste elettorali, ma naturalmente ha interessato quasi esclusivamente coloro che si ritengono elettori del centrosinistra, di cui Alpignano è tradizionale roccaforte. "In pratica possiamo dire che circa il 30% della nostra base elettorale è personalmente venuta a scegliere il "suo" sindaco -dice il vincitore- e questo, aldilà del risultato finale che mi premia è il dato più sorprendente anche perché questo tipo di consultazione, di cui esistono diversi progetti di legge a livello nazionale e regionale, di fatto non è ancora stato sperimentato da nessun altro comune. L'altro elemento di sorpresa è la partecipazione di centinaia e centinaia di giovani, cosa che nessuno di noi poteva prevedere e che è un segnale che ci dà grande ottimismo". Perfetta l'organizzazione dell'unico seggio cittadino collocato in una sala pubblica dove tutti gli elettori sono stati identificati con documento e dove tutte le operazioni si sono svolte seguendo le regole e le procedure di una vera e propria consultazione elettorale ufficiale. In più a tutti gli elettori è stata consegnata la bozza del programma della coalizione e un questionario per raccogliere ulteriori suggerimenti e priorità che verranno inseriti nella versione definitiva. Lo scrutinio è avvenuto immediatamente dopo la chiusura del seggio ed è stato fino alla fine un testa a testa tra i due candidati più accreditati. "Non ha vinto il candidato di questo o quel partito -dice Pinzi- ma colui che è stato ritenuto dagli elettori del centrosinistra quello che maggiormente può rappresentare questa coalizione dove convivono diverse anime: per me non hanno votato solo gli elettori della Margherita ma anche moltissime persone della sinistra più tradizionale. Ora la sfida si sposta a giugno, dove avremo come avversari il centrodestra e alcune liste civiche". E l'esperimento alpignanese invece si sposta altrove, potendo diventare un esempio ben riuscito per tanti altri comuni dove i partiti non trovano l'accordo per individuare i candidati sindaci.
Per informazioni: Luca Pinzi 347.74.64.003
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