di Bruno Aggioli
Leggo sempre volentieri le vostre email relative agli sviluppi del settore
ricerca in Italia dove aimè manca quasi sempre all'appello
L'enea di cui faccio parte e dove sembra che l'immobilismo sia la regola.
Preso atto dell'elevata precarizzazione del mondo della ricerca
visto che nel caso di docenti e ricercatori la condizione di ricattabilita'
lede l'autonomia di ricerca e di insegnamento mortificandone la creativita'
scientifica e didattica e dunque è necessario collegare il tema precariato
alla battaglia per la difesa del carattere pubblico delle nostre
istituzioni.
Battaglia per l'estensione dei diritti e per la stabilizzazione dei posti di
lavoro che va intesa come battaglia contro la privatizzazione, contro il
Declino del Paese ed in difesa del Diritto alla Conoscenza.
e visto la prossima discussione del DPEF se era possibile
1 iniziare a ragionare su possibili soluzioni e cause dovute a ciò
2 mettere in campo iniziative tipo appello al Presidenza della Repubblica
con raccolta delle firme
3 incominciare a ragionare che in un sistema di ricerca avanzato la sola
Laurea o diploma non sono sufficienti a raggiungere eleti livelli di
professionalità richiesti
professionalità che non si può neanche raggiungere con anni di precarietà e
che comuneque deve essere certificata da un proprio percorso chiaro e
riconoscibile come avviene già nel resto dell'Europa

ciao a tutti