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Lombardia : trasporti gratuiti per pensionati e invalidi.
10.05.2003

Le proposte dei DS Lombardi.
Autobus, metrò e treni regionali gratis per pensionati con oltre 65 anni e
pensione al minimo e per gli invalidi civili, inabili e invalidi del lavoro con
una percentuale di menomazione riconosciuta superiore al 70%: questo è il
succo della proposta messa a punto dal gruppo regionale dei DS.
Con la legge regionale votata nel gennaio 2002 la Giunta di centrodestra
non solo diede il via all’aumento delle tariffe regionali, con incrementi molto
consistenti, tra i più alti a livello nazionale, ma predispose anche il taglio
delle agevolazioni tariffarie, colpendo in modo indiscriminato le categorie
sociali più deboli, pensionati e invalidi. Furono abolite le esenzioni anche
per gli invalidi al 100%.
Basta una semplice considerazione per valutare la profonda iniquità sociale
della norma voluta dal centrodestra: con la nuova normativa, solo sulla rete
dell’Atm, sono oltre 30.000 i pensionati e gli invalidi che perderanno il
diritto alla gratuità per l’utilizzo del mezzo pubblico. Eppure è del tutto
evidente che l’area delle esenzioni influisce solo marginalmente sui conti
delle aziende - a questo proposito va ricordato che l’introito da tariffa copre
solo il 35% dei costi delle aziende, il resto è coperto con le risorse regionali.
Il provvedimento è sbagliato perché colpisce le categorie sociali più deboli;
perché disincentiva l’uso dei mezzi per la mobilità collettiva, soprattutto
nelle aree metropolitane dove la congestione è già esasperata; perché ha
un limitatissimo impatto sui bilanci delle aziende.
Il progetto di legge del gruppo Ds propone una modifica dell’attuale legge
regionale, ripropone la gratuità per gli invalidi e inabili con percentuale a
partire dal 70% e per i pensionati al minimo che hanno raggiunto i 65 anni
di età. Le agevolazioni andrebbero garantite, invece, ai pensionati con
pensione al minimo con età inferiore ai 65 anni e agli invalidi e inabili con
percentuali di menomazione tra il 50 e il 70%.
Il nostro provvedimento, oltre a voler dare una risposta immediata ai
bisogni di mobilità delle fasce più deboli dei cittadini, vuole anche
promuovere una campagna di sensibilizzazione sia per l’utilizzo del
trasporto collettivo, come risposta al crescente congestionamento e
inquinamento delle aree metropolitane, sia per porre all’ordine del giorno il
tema delle risorse necessarie per la creazione di un vero sistema della
mobilità regionale costituito da una pluralità di vettori, basato su un
sistema tariffario omogeneo e con documento di viaggio unico regionale.

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