27.05.2004
CARITAS DIOCESANA VICENTINA Contrà Torretti, 38 VICENZA 2004: COSCIENZA IN PACE?
Il 2 giugno al Palasport di Vicenza momento di riflessione col missionario comboniano padre Alex Zanotelli e il direttore della Caritas Italiana don Vittorio Nozza, per ricordare i 25 anni dell’obiezione di coscienza in Caritas e rilanciare percorsi di pace, giustizia e cittadinanza attiva. Una festa per tutte le famiglie con testimonianze, musica, laboratori e attività per i bambini.
Vicenza, 27 maggio 2004. Era il marzo del 1978 e presso la Caritas diocesana vicentina prendeva il via il servizio civile per gli obiettori di coscienza al servizio militare di leva. Testimoniava il segno della grande attenzione della chiesa vicentina all’impegno dei giovani per la pace e per il servizio agli altri. Nel dicembre del ’72 era stata infatti promulgata la legge 772, che riconosceva il diritto all’obiezione di coscienza. Fu allora che molti giovani che avevano detto “no” al servizio militare uscirono dalle carceri militari nelle quali erano detenuti. Erano gli anni in cui il servizio civile durava otto mesi più della leva ed era visto come una “punizione” per chi rifiutava di svolgerlo.
Tante cose sono cambiate da allora. In tutta Italia da allora e fino a oggi sono stati più di un milione i giovani che hanno deciso di adempiere al “sacro dovere” di difesa della patria senza armi e attraverso il servizio civile. Centomila di essi lo hanno svolto in Caritas: nel ’76 infatti la Chiesa italiana indicava ufficialmente il servizio civile come scelta preferenziale dei cristiani e a partire dalla convenzione col ministero della Difesa, stipulata dalla Caritas nel 1977, gli obiettori di coscienza hanno rappresentato non solo una notevole presenza nei servizi promossi dalle Caritas diocesane, ma anche il segno di una presenza di pace che per molti è continuata nella professione, nella famiglia, nella società e nella Chiesa.
Nel vicentino in 25 anni sono stati un migliaio i giovani obiettori che hanno prestato servizio nelle strutture e nei servizi della Caritas diocesana e delle realtà collegate. Una esperienza basata sulla prossimità alle diverse forme di disagio e agli “ultimi”, e che si è radicata nella vita dei giovani coinvolti grazie anche all’esperienza di vita comunitaria e al forte impegno di formazione personale che richiedeva. A fianco di tale servizio, venne lanciata per le ragazze la proposta dell’Anno di Volontariato Sociale, un’esperienza che nella nostra diocesi è stata vissuta da circa quaranta donne, mentre negli ultimi anni, grazie alla nuova legge sul servizio civile (del 1998) ha preso corpo il progetto dei Caschi Bianchi, ossia di giovani in servizio civile all’estero in missioni di pace: una realtà che ha già coinvolto alcuni giovani vicentini, sia maschi che femmine.
Il “frutto” di tali esperienze, che sono state una tappa fondamente nel percorso di crescita e di maturazione di molte persone, è visibile in molte realtà quotidiane delle nostre comunità , dove gli obiettori in congedo, le Avs e i Caschi Bianchi continuano il loro impegno civico: nell’impegno nelle associazioni, nelle cooperative sociali, nella vita politica, nella chiesa, spesso con posti di direzione.
Dalla riflessione sui venticinque anni di questa straordinaria scuola di partecipazione e responsabilità verso il prossimo, soprattutto i più deboli, ha preso le mosse l’organizzazione di un appuntamento molto importante. Il prossimo 2 giugno infatti si terrà al Palasport di Vicenza il meeting “2004: coscienza in pace?”. La giornata si pone l’obiettivo di rileggere i 25 anni di vita dell’obiezione di coscienza e dell’Anno di Volontariato Sociale, rilanciando i valori della nonviolenza, del volontariato, della gratuità , della cittadinanza attiva e riferendoli alla coscienza, agli stili di vita, anche nella quotidianità . Dal 2007 infatti sarà sospesa la leva obbligatoria ed è già stato istituito il servizio civile volontario. Quale senso ha oggi quindi la parola “obiettare”? E’ ancora necessaria l’obiezione di coscienza? A cosa? Per tentare di rispondere a queste domande sarà presente padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre impegnato a fianco degli ultimi e sempre pronto a denunciare le ingiustizie. Al suo fianco, il direttore della Caritas Italiana don Vittorio Nozza. L’iniziativa è organizzata da alcuni obiettori in congedo e Avs, col supporto della Caritas diocesana vicentina e in collaborazione con il Movimento Gocce di Giustizia, i Missionari Saveriani, l’Azione Cattolica, la Rete Lilliput, Arciragazzi e Arci Servizio Civile, Centro Sportivo Italiano e High Promotion Sandrigo. A partire dalle ore 15,00 si alterneranno momenti di riflessione, musiche del gruppo Voci Contro e testimonianze sulle “fatiche di vivere” (attraverso le parole di un detenuto, di una ex prostituta, di un immigrato, di una persona con disagio psichico, di un rifugiato), è previsto anche un servizio di traduzione nel linguaggio Lis per le persone sorde.
In contemporanea nell’adiacente campo di atletica sono previsti dei laboratori creativi per bambini e ragazzi: giochi, balli, musica, carta, colori, storie e un ludobus con i suoi giochi, il tutto a cura di Arciragazzi, Associazione High Promotion, Acr diocesana e Centro Sportivo Italiano.
Dalle 17,30 anche gli adulti saranno invitati a spostarsi all’esterno per partecipare ai dodici laboratori sul volontariato, il consumo critico e consapevole, la prevenzione delle tossicodipendenze, il servizio civile volontario, l’informazione alternativa, l’obiezione di coscienza alle spese militari, il turismo solidale, il commercio equo e solidale, i fratelli zingari, la finanza etica, l’urgenza di disarmare la storia e i progetti di solidarità nord-sud. Dalle 19,00 alle 20,30 è previsto infine un momento conclusivo conviviale, aperto a tutti e all’insegna della condivisione del cibo che i partecipanti potranno consegnare agli organizzatori a partire dalle 14,30 oppure nei giorni precedenti. In caso di pioggia le attività all’esterno si svolgeranno in forma ridatta all’interno del Palasport.
I costi dell’iniziativa saranno coperti dalle offerte dei partecipanti e quanto raccolto in eccedenza andrà ai progetti “Il lembo del mantello” della Caritas diocesana (per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti della nostra diocesi) e “Defendemos a los ninos del Perù” dei Missionari Comboniani (in favore dei bambini di Chorrillos, uno dei distretti di Lima, la capitale peruviana).
Per informazioni: segreteria Caritas Diocesana, Giovanni Marangoni, tel. 0444/304986, 25anniodc@caritas.vicenza.it. Informazioni e testo del volantino sono scaricabili dal sito www.caritas.vicenza.it.
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