Avanzo prim,ario e tassi di interessi......Cari amici,ho sentito l'altra mattina alla radio che l'avanzo primario è sceso drasticamente negli ultimi tempi. Al tempo stesso i saggi di interesse stanno aumentando in tutto il mondo:è di ieri la notizia che il Tesoro ha aumentato il tasso della prossima emissione dei BTP triennali dal 2,75% al 3% ed al tempo stesso l'Economist di un mese fa aveva la copertina con questo titolo sintomatico: "the end of cheap money (la fine del denaro a buon mercato)".
Si prospetta perciò una miscela micidiale che renderà sempre più difficile
la diminuzione del deficit (che, non lo dimentichiamo è al 106% del PIL,
sceso con i Governi dell'Ulivo dal 120% circa del '96).
Non bisogna dimenticare che l'avanzo primario è sempre stato sostanzioso
(anche nei peggiori momenti del '92/94), ma l'avvio del risanamento è
iniziato con l'annullamento del rischio Italia dovuto all'entrata
nell'euro che si è combinato con la discesa mondiale dei saggi di
interesse, rendendo quindi molto meno oneroso il servizio del debito (solo
Tremonti non se ne è reso conto e crede che sia dovuto alla bacchetta
magica, su cui impostarono la campagna elettorale del 2001 e stanno
impostando quella in corso).
Chissà che, con la politica avventurosa di Tremonti, fatta di una tantum,
il rischio Italia non ritorni ad esserci, anche perché il nostro 106% si
paragona con il 60% di Germania e Francia.
In più in Europa non contiamo niente (come vi ho scritto varie volte), non
solo dal punto di vista della politica estera, ma anche sulla politica
economica: i ministri dell'economia di Francia Germania e Gran Bretagna
hanno pubblicato sul Financial Times un documento congiunto prima della
riunione del G8, senza neppure prendere in considerazione l'idea di
invitare Giulio Tremonti.
Come ha giustamente notato Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera di
ieri "Berlusconi ha compiuto il miracolo di azzerare la nostra influenza
in Europa, senza neppure ottenere nulla di sostanziale dagli Stati Uniti".
Un caro saluto.
Piero Stagno