Welfare Italia :: Il punto :: Intervista a Cesare Damiano responsabile lavoro ds Invia ad un amico Statistiche FAQ
5 Maggio 2024 Dom                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Intervista a Cesare Damiano responsabile lavoro ds
10.05.2003

Damiano: difendiamo i valori del sindacalismo confederale
di Felicia Masocco da unita.it
Cesare Damiano responsabile Lavoro dei Ds. Di fronte a quanto sta accadendo nei rapporti tra sindacati con un accordo separato sui metalmeccanici, le scelte sul Patto per l’Italia e sull’art. 18 ritiene che si stia creando un bipolarismo, una forbice tra due diversi modelli di fare sindacato?
«Non credo che si possa parlare di bipolarismo sindacale e credo che bisogna combattere una deriva di questa natura qualora dovesse manifestarsi, ci troviamo di fronte a delle divisioni sindacali anche importanti ma che non configurano ancora una tendenza strutturalmente divaricata. Accanto all’accordo separato dei metalmeccanici per fortuna abbiamo piattaforme e accordi unitari per altri contratti, e su argomenti come la pace, il terrorismo, il Mezzogiorno, le pensioni, il confronto con Confindustria sullo sviluppo i sindacati hanno un’importante elaborazione comune. Quindi non c’è una tendenza uniforme. Al tempo stesso credo che vada visto con preoccupazione quanto si è determinato tra i metalmeccanici. Sul bipolarismo sindacale mi pare che si possa dire che Cgil, Cisl e Uil abbiano una visione comune: tutti comprendono che se si dovesse determinare una divisione strutturale corrispondente alla divisione nel campo politico significherebbe la fine dell’esperienza del sindacalismo confederale così come si è determinata dagli inizi degli anni 40 sia pure con le sue alterne fortune. Perché inevitabilmente avremmo una parte del sindacato proiettato in un ambito puramente protestatario e un altro in un ambito corporativo e subalterno ai governi».

L’accordo sui metalmeccanici però è separato ed è pesante, in sé e per i rapporti tra sindacati. Oggi (ieri, ndr) Epifani ribadisce il suo giudizio negativo, ma dice anche che ci vuole una legge sulla rappresentatività e che il centrosinistra dovrebbe metterla tra i punti qualificanti dei suoi programmi. È possibile?
«Intanto mi auguro che la situazione dei metalmeccanici non faccia scuola, ma resti un’anomalia. In ogni caso sono convinto che il nodo della rappresentatività accanto a quello della rappresentanza si ponga sia sul terreno politico che su quello sociale. Il nodo della rappresentatività è stato disciplinato dalla legge Bassanini nel settore pubblico sulla base di una elaborazione di Cgil, Cisl e Uil negli anni 90. Credo quindi che il problema possa trovare soluzione se esiste la capacità di un compromesso sindacale. Nessuna legge può saltare l’opinione unitaria del sindacato altrimenti correremmo il rischio di comportarci come il governo del centrodestra che punta alla divisione sindacale per un suo indebolimento. Per una validazione democratica degli accordi lo schema della Bassanini si basa sul criterio del voto dei lavoratori e il numero degli iscritti certificato, e - ripeto - è stato voluto da Cgil, Cisl e Uil. Può essere trasferito nel settore privato a mio avviso, funziona egregiamente anche se non prevede il ricorso al referendum tra i lavoratori anche perché conferisce ai sindacati stipulanti la legittimità alla firma di un accordo. Sarebbe un forte deterrente per percorsi separati e in qualche modo “obbligherebbe” a percorsi unitari».

Anche perché le divisioni stanno creando situazioni come le contestazioni al leader della Cisl, l’ultima a Lucca. Di fronte a una parte che decide anche per chi non è d’accordo non si corre il rischio di veder moltiplicati questi episodi?
«In trent’anni di sindacato nei metalmeccanici e non solo ho preso la mia dose di fischi soprattutto nel corso degli anni 70, nel ‘76, o anche nel ‘92. L’unità sindacale non è una passeggiata, è sempre stata una conquista. Qui però siamo di fronte a situazioni che non vanno tollerate o comprese: perché un conto è contestare una situazione, un altro è pensare che chi ha un’idea diversa dalla tua sia un “venduto” o un “traditore”. È una tendenza da contrastare, è pericolosa per il futuro del sindacato e per il mantenimento della normale dialettica, sono forme di estremismo che non possono trovare indulgenza, tant’è che la Cgil per prima le condanna così come le abbiamo condannati noi. Non possiamo assistere inerti ad elementi di preoccupante degenerazione nelle relazioni sindacali, questa deriva va fermata perché il problema dell’unità del sindacato, della democrazia nel sindacato, del profilo confederale del sindacato, non è un problema solo dei sindacalisti o dei lavoratori, è un bene prezioso per il futuro di questo Paese».

Welfare Italia
Hits: 1799
Il punto >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicit | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti