10.07.2004
- Quanto costa alla Lombardia la finanza creativa di Berlusconi? 07 lug 2004 - Dopo la decisione di Standard & Poor's di abbassare il rating sul debito pubblico del nostro Paese, che da "AA" passa ad "AA-" per il deterioramento dei conti pubblici sia nel 2004 che nel prossimo futuro, i Ds in Consiglio regionale pongono il problema della ricaduta sul bilancio regionale. Lo fanno con un'interrogazione nella quale si chiede alla Giunta e all'assessore competente "quanto inciderà sul servizio al debito l'attuale declassamento incassato dalla Regione, e quanto inciderà sulle condizioni per un'eventuale collocazione della seconda tranche del bond sui mercati". "Bisogna ricordare - dichiara il consigliere regionale dei Ds Giuseppe Benigni - che alla Regione Lombardia all'atto della collocazione del Bond sui mercati internazionali venne assegnato un rating superiore a quello nazionale AA+, in considerazione del fatto che il processo di federalismo avviato con i governi di centrosinistra e la particolare struttura economica e produttiva della regione fornivano elementi di sufficiente garanzia per gli investitori internazionali. Appena il Presidente del Consiglio assume l'interim alle Finanze e tesoro il nostro Paese incassa il declassamento da Standard & Poor's. Nel breve tempo della "finanza creativa" le agenzie internazionali hanno declassato il Paese da AA ad AA- e la Regione Lombardia da AA+ ad AA-". "L'aspetto più preoccupante - continua Benigni - è nelle motivazioni della decisione: la Lombardia è stata declassata per la mancata attuazione da parte del Governo del federalismo. I rating degli enti pubblici continueranno infatti ad essere assoggettati al rating assegnato al Paese fintanto che le relazioni istituzionali tra i livelli di governo limiteranno una maggiore autonomia finanziaria e gestionale degli enti e conferiranno al governo centrale potere esclusivo di alterare la loro flessibilità sul fronte delle entrate e della spesa". "In pochi giorni - conclude il consigliere - è questa la seconda tegola che si abbatte sui conti della Lombardia: con la Legge Finanziaria 2004 si è impedito alla Regione di dare contributi per gli investimenti per le imprese e le famiglie, con peggioramento del rating la Regione e l'intero sistema produttivo dovranno sopportare maggiori oneri per approvvigionarsi di risorse".
- Polizia locale: per gli agenti spray irritante e bastone estensibile. Favorevoli i Ds. 06 lug 2004 - Il Consiglio regionale ha approvato oggi il regolamento che introduce lo spray irritante e il bastone estensibile come strumenti di autotutela per gli operatori di polizia locale. Le nuove norme contengono novità anche per le divise, i mezzi e i distintivi, e riguarderanno i circa ottomila vigili urbani in servizio in Lombardia, ora divenuti agenti di polizia locale. "Siamo convinti e non da ora della bontà di questo provvedimento. Tanto è vero che la prima sperimentazione in Lombardia del bastone estensibile e dello spray è stata fatta a Cremona, dalla giunta di centrosinistra. Il voto favorevole dei Democratici di sinistra, prima in commissione e poi in Aula - ha dichiarato Luciano Pizzetti, consigliere regionale Ds - ne è la logica conseguenza. Si tratta infatti dell'adozione di strumenti di autotutela che gli agenti potranno utilizzare in alternativa all'arma da fuoco, in modo da poter commisurare le situazioni di rischio all'uso di strumenti adeguati". "Il regolamento prevede inoltre - ha continuato Pizzetti - che le modalità di applicazione vengano definite dai Comuni, a garanzia di una assunzione di responsabilità e di una autonomia a livello locale". "Risulta poi positivo - ha concluso Pizzetti - che l'uso di tali strumenti sia accompagnato a corsi di formazione e qualificazione per gli agenti della polizia locale. Il consenso del gruppo Ds si collega all'applicazione della legge 4 del 2003 sulla riforma della polizia locale che prevede un'attribuzione di nuove competenze non solo di carattere amministrativo e riguardanti la sicurezza urbana. Sicurezza intesa come una nuova modalità di intervento a tutela dei cittadini e che rimane distinta rispetto alle competenze specifiche di ordine pubblico, di competenza degli organi dello Stato".
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