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Superpippa,il monopolio e la censura
17.07.2004

Superpippa, il monopolio e la censura

I decoder satellitari degli abbonati SKY sono controllati dal monopolista delle pay-tv. Un formidabile mezzo per fare soldi, per allontanare la concorrenza, ma forse anche per il controllo dell'informazione.

Tempo fa era giunta in redazione, tramite la segnalazione di un lettore, un accorato appello in difesa di Superpippa Channel, vittima, secondo il comunicato, "di un procedimento da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che potrebbe portare alla revoca dell'autorizzazione alla diffusione via satellite". Oggi noi sappiamo come è andata, e su Zeus News ne abbiamo dato conto.

Nello stesso messaggio, Superpippa Channel lamentava anche "la decisione di Sky Italia di escluderlo dalla lista canali predefinita". Confesso che, al momento in cui ricevemmo l'appello, non vi demmo molto peso, per vari ordini di motivi.

Primo, il canale in questione trasmette contenuti pornografici o pseudo-pornografici. Non amo quel tipo di cultura che tende alla banalizzazione ed alla mercificazione del sesso (argomento su cui mantengo, mio malgrado, un'impostazione di tipo medievale) e sinceramente l'idea che le mie bambine possano accedere a contenuti erotici negli orari in cui io solitamente guardavo i barbapapà, mi infastidisce non poco.

Inoltre, il fatto stesso di dare spazio, su Zeus News, alle lamentele di chi si fa chiamare Superpippa, ha in sè qualcosa di volgare. E sono sicuro che anche solo nominandolo, ho violato qualche standard della Rete, tipo il W3C, in materia di turpiloquio.

Terzo: con una caduta di stile, lo slogan della campagna lamenta che il monopolio della tv satellitare sia stato dato ad "uno straniero". Io sono sempre un po' allergico alla xenofobia, e anche se stavolta è rivolta contro un megalomane miliardario privo di scrupoli, la cosa mi dà un certo disagio.

Ma il problema dell'esistenza di una lista di canali predefiniti, su cui SKY ha il totale controllo, mi ha lasciato parecchio perplesso. Se non ho capito male, appartenere o no a quel club rappresenta la differenza tra la vita e la morte per centinaia di emittenti.

Come si realizza questo sopruso? Dal momento che il decoder viene fornito gratuitamente, o quasi, la stragrande maggioranza degli oltre 2,5 milioni di abbonati a SKY-TV, utilizza un decoder di proprietà della stessa. Primo problema: questi apparecchi non consentono l'uso di una smart card di un altro operatore, la funzione è disabilitata. Questo mette fine alla possibilità di (eventuali) concorrenti italiani o esteri.

Secondo problema: il decoder viene aggiornato periodicamente, per quello che riguarda la sintonizzazione e la numerazione dei canali, da SKY, in modalità automatica remota (a meno che l'utente non opti per una caotica e laboriosa sintonizzazione manuale). Ciò comporta che il monopolista delle pay-tv sceglie cosa e come far vedere alla quasi totalità dei 2,5 milioni di famiglie sintonizzate, escluse quelle che hanno un componente testardo e di buona volontà. Sostanzialmente, Superpippa Channel è stato censurato da Murdoch, prima ancora che dall'Authority.

Ma purtroppo non è stato il solo: lo scorso 16 giugno, con la scusa di aumentare gratuitamente la gamma di canali della pay-tv, è stata effettuata una ri-sintonizzazione in cui numerosi canali sono stati cancellati dai decoder di milioni di italiani, per decisione unilaterale di SKY-TV. Tra questi, anche molte radio libere, come Radio Popolare, che con questa via riusciva a raggiungere molti affezionati ascoltatori fuori dall'area milanese.

Con questa formidabile leva, SKY-TV, già monopolista, aumenta in maniera pericolosa il proprio potere. Nel migliore dei casi, essa potrà sopprimere eventuali concorrenti dei propri canali a pagamento. Se vogliamo pensar male, potrebbe anche censurare i canali che offrono gratuitamente contenuti che SKY ha intenzione, in futuro, di mettere in pay-per-view. E visto che al peggio non c'è mai limite, essa potrebbe eliminare voci eccessivamente fuori dal coro, realizzando di fatto un controllo politico su una fetta abbastanza consistente di cittadini.

Per cui non scandalizziamoci se qualche intellettuale o nostro conoscente firma gli appelli di Superpippa. Magari, facciamoci pure noi un pensierino. Se però togliessero la parola "straniero", sarebbe meglio.

Michele Bottari

fonte: [ZEUS News - www.zeusnews.it - News, 17-07-2004]

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