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Le ultime news dai Ds Lombardi
20.07.2004

AGENZIA LOMBARDIA DIESSE
a cura del Gruppo consiliare
Democratici di Sinistra della Regione Lombardia

1 - A fine mese in aula rendiconto e assestamento. Molti gli investimenti rimasti sulla carta.
15 lug 2004 - La Regione Lombardia è in fase di approvazione del rendiconto 2003 e del conseguente assestamento del bilancio 2004, licenziati ieri dalla prima commissione per essere messi in discussione in Consiglio nella seduta ordinaria di fine luglio.
"I dati del rendiconto - dichiara Beppe Benigni, consigliere regionale Ds - mostrano una situazione di sofferenza della nostra Regione: La Lombardia ha un indebitamento più alto del 50% rispetto all'anno precedente, vede aumentare le spese correnti e diminuisce la propria capacità di fare investimenti, che finiscono per rimanere solo sulla carta.
Le cifre sono molto eloquenti: su 4.612 milioni di euro stanziati per il 2003 dalla Giunta regionale, solo 1.576,6 milioni sono stati effettivamente impegnati. Sempre sulla carta rimangono 26,7 milioni di euro per il trasporto pubblico locale, 7,5 milioni per l'acquisto di materiale rotabile, 4 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture turistiche, 3,9 milioni per i progetti di sicurezza e prevenzione della criminalità, 1,5 milioni per contributi ai comuni per le piste ciclabili. Sono tutte cifre che, messe a bilancio nel 2004 e non spese, vengono riportate sul bilancio 2005 o cancellate. In compenso i fondi per il bonus scuola crescono di 3 milioni di euro, mentre quelli per il diritto allo studio rimangono ancora una volta fermi".
"Ad aggravare la situazione - aggiunge Benigni - interviene poi il Governo centrale il quale, oltre ad avere bloccato le imposte regionali, prima impedisce di ricorrere al debito per finanziare investimenti privati, e quindi tutti gli interventi a favore delle famiglie e delle imprese, poi modifica ancora le proprie normative e impone, già nel 2004, una riduzione della spesa corrente del 10% rispetto al triennio 2001-2003. Insomma, il Governo non smette di penalizzare le Regioni".
La manovra correttiva appena annunciata da Berlusconi ha dunque pesanti ricadute sul bilancio della Lombardia, che ora dovrà essere ricorretto in funzione dei nuovi cambiamenti.
"L'assestamento di bilancio approvato in commissione - conclude Benigni - era stato concepito prima della manovra, ed era basato in gran parte sulla ricerca della copertura dei contributi agli investimenti privati con le risorse proprie della Regione e senza ricorrere all'indebitamento. Ora però l'indebitamento è di nuovo possibile, mentre sono le spese correnti a dover essere conformi alla riduzione prevista con la manovra di bilancio del governo nazionale. Questo assestamento è pertanto virtuale, nel senso che non risponde alle nuove norme emanate dal governo che dovranno essere recepite con un'ulteriore variazione in autunno".

2 - Tagli alle agevolazioni per le imprese: la Lombardia tenta di rimediare con le briciole ai danni fatti dal Governo
14 lug 2004 - "La Lombardia tenta di rimediare con le briciole ai danni fatti dal Governo". Commenta così Giuseppe Benigni, consigliere regionale Ds, lo stanziamento di otto milioni di euro per le nuove imprese e i lavoratori autonomi lombardi.
"La manovra di Berlusconi infatti - continua il consigliere - taglia ben 750 milioni di euro per la 488 (la legge che prevede la concessione di agevolazioni in favore delle imprese che intendono promuovere dei programmi di investimento), 250 milioni per la programmazione negoziata, 150 milioni per il bonus occupazione e altri 100 milioni per le risorse assegnate alle intese con le Regioni. Questi tagli ricadranno in quota parte sulla nostra Regione".
"La più industrializzata Regione italiana - aggiunge Benigni - corre ora il pericolo non solo di un mancato rilancio delle attività industriali, ma addirittura di un blocco totale della crescita, e le poche briciole destinate oggi dalla Regione non potranno certamente risolvere la situazione".

3 - Togliere i ticket senza minare la solidarietà tra Regioni
12 lug 2004 - Dopo la raccolta delle 250 mila firme organizzata dal gruppo Ds nel marzo 2003 e dopo l'impegno assunto recentemente durante la campagna elettorale dal neo Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati di aprire un confronto con la Regione sul tema dell'abolizione dei ticket sanitari, anche nella maggioranza sono arrivati i primi accenni di dissenso espressi prima dal coordinatore regionale di An, Ignazio La Russa, oggi con la lettera aperta del capogruppo della Lega, Davide Boni, che ha chiesto al Presidente Formigoni un confronto in materia di sanità e a difesa della devolution. "Boni in sostanza - spiega il consigliere Ds Carlo Porcari - registrando l'impopolarità dei ticket tra i cittadini lombardi, propone di scaricare i costi delle inefficienze del sistema sanitario lombardo sulle altre regioni attraverso lo strumento della devolution".
"L’appello accorato di Boni - continua Porcari - rende ancora una volta evidente come la Lega sia una forza politica localistica, incompatibile con l’assunzione di responsabilità nazionali di governo. D'altra parte anche Roberto Formigoni ha dimostrato più volte di essere interessato a scippare risorse economiche alle altre regioni con la scusa della devolution".
"Come noi abbiamo sempre sostenuto - conclude Porcari - e come da quattro anni dimostrano concretamente le Regioni governate dal centrosinistra, i ticket farmaceutici si possono togliere immediatamente utilizzando strumenti di controllo della spesa più efficaci, quali la distribuzione diretta dei farmaci, il controllo delle prescrizioni, un’adeguata e corretta informazione a medici prescrittori e cittadini, senza far venir meno la solidarietà che deve sempre accompagnare il federalismo responsabile".

ufficiostampa.ds@consiglio.regione.lombardia.it

Stefano Tessera, ufficio comunicazione
tel. 0267482283/2261

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