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Torino: il passaggio della Carovana della Pace
6.09.2004

Missionari e Missionarie Comboniani e la società civile di Torino annunciano il passaggio della

CAROVANA DELLA PACE

Programma 10 – 11 Settembre 2004

Venerdì 10 Settembre

Ore 11.00 Conferenza stampa in Comune – Sala Congregazione

Tende della Pace

Piazza Palazzo di Città

Da Venerdì 10 ore 15.00 a sabato 11 ore 20.00

Mostra ed esposizione di libri e materiale sulla Pace e Nonviolenza

p. Zanotelli dialoga su:

\\\\\\\\\\\\\\\"Pace e Chiese Cristiane\\\\\\\\\\\\\\\"

ore 15.00 Organizza - Pax Christi Ivrea

Ore 18.00 Ora di silenzio per la Pace

Organizza il M.I.R.

Convegno

P. Zanotelli, Nanni Salio, Marco Revelli,

sindacati e testimoni del Sud del Mondo

Su: \\\\\\\\\\\\\\\"A Torino e nel Mondo: Vita piena per tutti, oggi!\\\\\\\\\\\\\\\"

Sala della GAM - Via Magenta, 31 – ore 21.00, ingresso libero

Sabato 11 Settembre

Tende della Pace

dalle ore 9.00 alle ore 20.00

p. Zanotelli incontra gli amministratori locali:

\\\\\\\\\\\\\\\"Pace e Amministrazione Pubblica\\\\\\\\\\\\\\\"

ore 9.30. Organizza - Rete dei Comuni Solidali

Marcia della Pace

Ore 20.30 ritrovo: Piazza della Consolata

Interventi sulla Pace di alcuni leaders religiosi e del mondo laico

Ore 24.00 Preghiera per la Pace

Chiesa di San Rocco - Via San Francesco d’Assisi, 1

Con il Patrocinio del Comune di Torino

Promuovono: ACLI, Rete Lilliput, Torino Social Forum, Scuola per l’Alternativa, Missionari della Consolata, Pax Christi, Attac Torino, CISV, Caritas Migranti, Tavolo dei Migranti, Associazione ACF, ACMOS, ASAI, Rete di Comuni Solidali, Comuni per la Pace (CoCoPa), Ra.Vi, Gruppo Zen Dojo Mokusho, Gruppo Donne Credenti, Fraternità Religiose, Strumenti di Pace, Gruppo interreligioso \\\\\\\\\\\\\\\"insieme per la pace\\\\\\\\\\\\\\\", Coordinamento ecumenico \\\\\\\\\\\\\\\"Insieme per Graz\\\\\\\\\\\\\\\", Comm. Diocesana per l’Ecumenismo e il dialogo, Comm. Evangelica per l’ecumenismo, S.A.E., Comunità di S. Egidio, MIR-MN e Centro Studi Sereno Regis, Ass. Gruppo Abele e, Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie.

INFO: P. Antonio Rovelli 339-2004805, Vincenzo Buttafuoco 011 – 5712811; Sito: www.giovaniemissione.it

Missionari e Missionarie Comboniani

e la società civile di Torino annunciano il passaggio della

CAROVANA DELLA PACE

10 – 11 Settembre 2004

Messaggio per la Città di Torino

I missionari e le missionarie comboniani insieme ai giovani del G.I.M. ( Giovani Impegno Missionario ) tornano a proporre la Carovana della Pace. Iniziata in occasione del Giubileo degli oppressi del 2000 ha come scopo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale i drammi e le sofferenze dei senza voce, e dei più poveri del mondo.

Da allora, per altre due volte, le carovane hanno viaggiato su e giù per l’Italia facendo tappa in città e località incontrando persone, associazioni e gruppi. Sempre accompagnate da testimoni della Pace provenienti da paesi del Sud del mondo.

Quest’anno a settembre da Limone sul Garda ( paese natale di San Daniele Comboni ) tre carovane partiranno per convergere alle basiliche paleocristiane di Cimatile ( Nola – Napoli) e a Pomigliano d’Arco, i giorni 18 – 19 Settembre. Saranno composte da giovani e missionari, da testimoni del Brasile, del Congo e del Kenya e da rappresentanti dei nostri fratelli e sorelle immigrati.

L’esperienza si concluderà con la testimonianza sui luoghi visitati durante il Convegno Missionario Nazionale.

UN \\\\\\\\\\\\\\\"EVENTO\\\\\\\\\\\\\\\" DA VIVERE CON LA CITTA’

Per due giorni (10 – 11 settembre) la carovana farà tappa a Torino, che, attraverso i suoi innumerevoli gruppi ecclesiali, associazioni di volontariato, botteghe del mondo, movimenti di reti di solidarietà e amministrazioni, sarà chiamata a farsi da tramite per comunicare alla cittadinanza e al mondo intero la convinzione che: \\\\\\\\\\\\\\\"La pace e’ possibile\\\\\\\\\\\\\\\" solo se c’è vita piena per tutti, adesso, non domani!\\\\\\\\\\\\\\\".

E, affinché la carovana non sfiori la città, ma diventi un vero e proprio evento coinvolgente e dirompente, tutti dobbiamo collaborare per trasformare questo passaggio in \\\\\\\\\\\\\\\"evento\\\\\\\\\\\\\\\". Di quelli che segnano una svolta. E che rivelano, anche col proprio significato simbolico, l’improvviso riemergere alla superficie di cantieri della speranza promossi dal variegato mondo delle fedi religiose e dei movimenti della società civile.

Un occasione perché Torino ritorni a parlare. Non la Torino delle finte riconversioni, delle pseudo nuove variazioni ludiche e turistiche, ma la Torino, religiosa e sociale, corposa e solidale. Capace di \\\\\\\\\\\\\\\"camminare insieme\\\\\\\\\\\\\\\" con la gente ai crocicchi della disperazione, accogliente verso gli immigrati e solidale con le \\\\\\\\\\\\\\\"vertenze\\\\\\\\\\\\\\\" della Fiat delle altre fabbriche rimaste. Torino, consapevole della sua anima sanguinante e alla ricerca della propria identità.

Torni a parlare Torino, dopo che il pendolo della storia è ritornato inesorabilmente a oscillare nella direzione dell’indifferenza e assuefazione ad atrocità e genocidi: dal Darfur, all’Iraq, dalla Cecenia alla Repubblica Democratica del Congo. Come nel mondo intero, anche in Italia, aumentano le spese per gli armamenti come dimostra la vicenda della nuovissima portaerei della Marina Militare \\\\\\\\\\\\\\\"Cavour\\\\\\\\\\\\\\\", costata 900 milioni di Euro per il momento, mentre diminuiscono quelli per la cooperazione internazionale e al 92% dei milioni di sieropositivi nel mondo ( la maggior parte dei quali in Africa ) è negato l’accesso ai farmaci salva-vita.

Nelle piazze dopo le marce contro i deliri della guerra, è calato il silenzio. Questa afasia ha bisogno della vitalità nuova di uno scossone comunicativo incarnato nella nuova realtà della Torino \\\\\\\\\\\\\\\"che cambia\\\\\\\\\\\\\\\".

TORINO TORNI A PARLARE IL LINGUAGGIO DELLA PACE

Il linguaggio delle relazioni e dei volti.

Non della fretta e del sorpasso, ma capace di fermarsi e \\\\\\\\\\\\\\\"abbassarsi\\\\\\\\\\\\\\\" per incontrare i volti delle persone. Che ascolta nel profondo della gente i racconti dell’insopprimibile voglia di \\\\\\\\\\\\\\\"altrove\\\\\\\\\\\\\\\" e che, negli anfratti dell’insicurezza e incertezza dilaganti, scopre i desideri di prossimità provenienti dalle innumerevoli solitudini cittadine, dove spesso si aggregano i grumi del rancore e delle violenze quotidiane.

Il linguaggio di una \\\\\\\\\\\\\\\"nuova antropologia\\\\\\\\\\\\\\\".

Quella \\\\\\\\\\\\\\\"sommersa\\\\\\\\\\\\\\\", non più basata sui rapporti di forza, sull’aggressività e sull’egoismo, ma che elabora una nuova grammatica della \\\\\\\\\\\\\\\"prossimità\\\\\\\\\\\\\\\" sociale ed religiosa. Un \\\\\\\\\\\\\\\"farsi prossimo\\\\\\\\\\\\\\\" declinato dalla vicinanza, dal dialogo e dai legami di reciprocità che riscattino la speranza e l’eclissi di una fede smarrita e disorientata.

Il linguaggio della solidarietà.

Quello delle reti territoriali, delle numerose botteghe del mondo e del distretto di economia solidale che da una parte lanciano ponti di eticità e giustizia con le povertà lontane e dall’altra scavano nel sociale per portare alla luce le reti carsiche del volontariato e della gratuità. E della Torino che dice no alla discriminazione con l’esperienza fattiva di numerosi luoghi di integrazione dove si vincono le paure del \\\\\\\\\\\\\\\"diverso\\\\\\\\\\\\\\\" attraverso forme pratiche di accoglienza e di integrazione, di interculturalità e di condivisione.

Il linguaggio della verità e del perdono.

Che denuncia le false giustificazioni di guerre e atrocità e dall’altra smaschera l’idolatria del profitto nella conduzione degli affari del mondo. Che riscatta il ruolo delle Istituzioni Internazionali, quale unico e legittimo forum per dirimere con la diplomazia le dispute tra le Nazioni e garantire il rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere vivente.

Il linguaggio della speranza.

Che solleciti Torino a recuperare dalla propria storia la lunga tradizione di solidarietà e la investa oggi a favore di tutti gli operai e le loro famiglie in trepidante attesa dell’esito della metamorfosi di una città in bilico fra l’alternativa di rimanere \\\\\\\\\\\\\\\"territorio produttivo\\\\\\\\\\\\\\\" o mutarsi in \\\\\\\\\\\\\\\"città morta\\\\\\\\\\\\\\\". Che, mentre i vuoti lasciati dalle fabbriche dissestate e dagli insediamenti precari si riempiono di palazzi estemporanei e da un fitto reticolato di \\\\\\\\\\\\\\\"zone residenziali\\\\\\\\\\\\\\\" con incastonati fatiscenti condomini, si riappropri del futuro della nostra città, attraverso la mappa di un \\\\\\\\\\\\\\\"piano regolatore\\\\\\\\\\\\\\\" denso di luoghi di partecipazione, di nuova socialità dal volto umano, a garanzia della sua sopravvivenza.

OCCASIONE PER UN NUOVO INIZIO

Questa declinazione del linguaggio della pace può segnare la rinascita di Torino, di un nuovo modo di fare \\\\\\\\\\\\\\\"politica\\\\\\\\\\\\\\\" ( lavorare per il bene della \\\\\\\\\\\\\\\"polis\\\\\\\\\\\\\\\" – della città ) che si configura in un nuovo immaginario denso di elementi sorprendenti e inediti di rappresentanza e partecipazione.

In questo modo, il passaggio della carovana può fare un vero \\\\\\\\\\\\\\\"miracolo\\\\\\\\\\\\\\\", spingerci oltre se stesso e fornirci un punto di osservazione straordinariamente efficace sul futuro, da cui declinare insieme alla gente i linguaggi della pace e nonviolenza, superare gli individualismi per ritornare a lavorare in rete e così restituire un’anima alla nostra città, si mutata, ma tuttora ricca di potenzialità. Perché non ci può essere pace senza giustizia, senza … \\\\\\\\\\\\\\\"vita piena per tutti adesso, non domani\\\\\\\\\\\\\\\" anche qui a Torino!

Aiutaci a diffondere e vivere questo linguaggio della Pace!

ACLI, Rete Lilliput, Torino Social Forum, Scuola per l’Alternativa, Missionari della Consolata, Pax Christi, Attac Torino, CISV, Caritas Migranti, Tavolo dei Migranti, Associazione ACF, ACMOS, ASAI, Rete di Comuni Solidali, Comuni per la Pace (CoCoPa), Ra.Vi, Gruppo Zen Dojo Mokusho, Gruppo Donne Credenti, Fraternità Religiose, Strumenti di Pace, Gruppo interreligioso \\\\\\\\\\\\\\\"insieme per la pace\\\\\\\\\\\\\\\", Coordinamento ecumenico \\\\\\\\\\\\\\\"Insieme per Graz\\\\\\\\\\\\\\\", Comm. Diocesana per l’Ecumenismo e il dialogo, Comm. Evangelica per l’ecumenismo, S.A.E., Comunità di S. Egidio, MIR-MN e Centro Studi Sereno Regis, Ass. Gruppo Abele e, Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie.

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