25.09.2004
Formigoni ha fallito !!! 1- I costi della gestione Formigoni 23 set 2004 - Si è molto discusso in questi giorni dei costi del federalismo per i cittadini, e a questo proposito è intervenuto anche il nostro Presidente Formigoni che, esaltando i risparmi del federalismo lombardo, ha detto di poter portare "non proclami ma cifre". "Ci permettiamo di ricordargli - afferma Giuseppe Benigni consigliere regionale DS - che in questa legislatura 2000 - 2005 la sua Giunta ha aumentato tasse e tariffe del 30%, introducendo l'addizionale IRPEF, i ticket sanitari, l'IRAP sulle imprese finanziarie e maggiorando le tariffe pubbliche". "Per fare un esempio che riguarda queste ultime - precisa Benigni -, dopo gli aumenti decisi dal centrodestra nel 2002, un abbonamento per tratte dai 51 ai 60 KM su treni regionali costa in Lombardia 590 euro, in Emilia 454, in Veneto 453, e non risulta che il servizio presenti differenze sostanziali. Questi numeri Formigoni non li dà !"
2 - Formigoni taglia i nastri, sull'idrogeno solo propaganda. 21 set 2004 - "Il Governatore Formigoni, da tempo impegnato nella sua frenetica campagna elettorale per le regionali della prossima primavera, ha da poco inaugurato il primo distributore di idrogeno gassoso per le auto di nuova concezione. Bene, ma avanziamo una semplice domanda: dove sono le macchine? Finora se ne è vista in giro una sola, la sua". A chiederlo è Marco Cipriano, consigliere regionale Ds e componente della commissione regionale Ambiente. "Siamo tutt'ora in attesa della mitica auto all'idrogeno - aggiunge Cipriano -che era stata promessa per il 2005 e che avrebbe dovuto essere prodotta ad Arese, ma come ben sanno gli operai dell'Alfa ancora non si sa chi e dove le produrrà . Siamo favorevoli alle auto ecologiche, ma in attesa che queste siano effettivamente disponibili, e temiamo ci vogliano anni, non è forse più utile potenziare e migliorare il servizio pubblico?" "Sarebbe meglio per i lombardi - conclude il consigliere - avere un presidente che fa meno annunci fantasmagorici e più iniziative concrete".
3 - Sanità : Formigoni ha fallito, ora tocca a noi presentare una proposta concreta 22 set 2004 - "Sono convinta che una buona fetta della campagna elettorale per le Regionali dell'anno prossimo si giocherà sulla sanità . In Lombardia il modello Formigoni mostra la corda da tempo e il consenso attorno alla persona del governatore, buona parte del quale si era cementato con le sue prime scelte in questo settore, sta svaporando. Ora tocca a noi, partiti del centro-sinistra, in stretto collegamento con chi lavora sul campo, le associazioni presenti sul territorio e i semplici cittadini, proporre un'alternativa forte e concreta per una sanità più giusta". Fiorenza Bassoli, vice presidente del consiglio regionale, a un incontro alla Festa dell'Unità di Milano con la dirigente nazionale dei Democratici di sinistra Livia Turco, dà una scossa al dibattito in vista dell'importante appuntamento elettorale del 2005. "Il modello Formigoni - spiega Bassoli - è entrato definitivamente in crisi dopo l'approvazione del piano socio-sanitario regionale del 2002. Quel documento conteneva un deciso ridimensionamento delle politiche operate dal centro-destra fino ad allora, con risultati comunque assai contradditori. Alle strutture ospedaliere sono stati imposti consistenti tetti di spesa, che hanno determinato il formarsi di nuove liste d'attesa. La trasformazione delle Asl in Pac - Programmazione acquisto e controllo - e l'introduzione dei voucher per il pagamento delle prestazioni ha determinato una pesante ricaduta dei costi sui cittadini. Per non parlare dei ticket, sui quali è stata fatta ultimamente una parziale marcia indietro, solo grazie alla mobilitazione popolare sostenuta dai partiti del centro-sinistra e dai sindacati". È mancato anche il collegamento con il territorio. "Le amministrazioni locali - prosegue Bassoli - sono state penalizzate. Le loro competenze in materia di sanità sono state prosciugate con una politica fortemente accentratrice. Alla faccia del federalismo tanto sbandierato da Formigoni e i suoi alleati leghisti!". Oggi, il disagio della popolazione è palpabile. La coalizione di centro-sinistra deve ascoltare le richieste dei lombardi e farsi loro interprete, per costruire un progetto vincente in vista delle elezioni Regionali. "Bisogna rimettere i diritti di tutti i cittadini, in particolare i più deboli, al centro della politica sanitaria - chiude l'esponente diessina -. Formigoni e la Casa della libertà hanno fallito proprio in questo. È mancata la trasparenza. È mancata la possibilità di partecipare alle scelte. È mancata un'attenzione mirata alle fasce più svantaggiate; come i malati cronici, gli anziani e le persone affette da patologie degenerative. Insomma, la 'libera scelta' tanto esaltata dal governatore lombardo si è rivelata solamente uno slogan, che non è mai stato riempito di contenuti".
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