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Le utime news dai Ds Lombardi.....
25.09.2004

ARESE: LA FIAT LICENZIA E FORMIGONI PROMETTE
Dopo la dura contestazione dei Cobas a Formigoni ed Albertini, questa settimana la vicenda dell'Alfa di Arese è tornata ad occupare le prime pagine dei giornali. Immancabile è giunta la conferenza stampa di Formigoni, che è tornato a rassicurare tutti con i noti progetti di poli logistici e poli ecologici da insediare quanto prima nell'area dell'Alfa. Purtroppo la realtà sembra essere diversa. "Il Presidente della Regione - ha dichiarato in proposito Maria Chiara Bisogni - continua a presentare e pubblicizzare il polo della mobilità sostenibile, che qualora venisse realizzato avrebbe caratteristiche di parco scientifico e tecnologico, come una soluzione per i lavoratori dell'Alfa Romeo. A parte costrutto e fattibilità, che appaiono di difficile realizzazione e tutte da dimostrare, va detto con chiarezza che, anche con l'auspicato concorso della FIAT, le caratteristiche dell'ipotizzato insediamento non sono congruenti con la soluzione occupazionale dei lavoratori Alfa Romeo per consistenza numerica (800 lavoratori), caratteristiche professionali e tempi di realizzazione. E Formigoni non ci sembra in grado di fare miracoli, semmai di annunciarli". A ciò si aggiunga che l'assessore regionale all'Industria Massimo Zanello ha rivelato che per quanto riguarda l'accordo di programma per il polo logistico, da cui dipende l'assunzione di 540 lavoratori dell'Alfa, le convenzioni urbanistiche predisposte dai comuni non sono state ancora sottoscritte dai privati. "C'è un'evidente contraddizione di comunicazione - aggiunge Bisogni - rispetto alla quale chiediamo che venga fatta chiarezza. Nella seduta di Consiglio del 5 ottobre, durante la quale si discuterà dei problemi legati alla crisi industriale in Lombardia, chiederemo che si faccia un'operazione verità e si spieghi qual è il reale stato di avanzamento degli accordi e che si dica inoltre qual è la reale consistenza industriale della realizzazione del polo logistico e del polo della mobilità sostenibile. Chiederemo inoltre che si concretizzi un impegno istituzionale per garantire la ricollocazione certa dei lavoratori, anche mediante il concorso del sistema produttivo milanese, sapendo che la cassa integrazione scade a dicembre e che qualora venisse prorogata, i lavoratori subirebbero un'ulteriore decurtazione del reddito nell'incertezza del proprio futuro".



SANITÀ: FORMIGONI HA FALLITO, ORA TOCCA A NOI!
Fiorenza Bassoli, vice presidente del consiglio regionale, a un incontro alla Festa dell'Unità di Milano con la dirigente nazionale dei Ds Livia Turco, ha dato una scossa al dibattito in vista dell'importante appuntamento elettorale del 2005. "Sono convinta - ha dichiarato la vicepresidente - che una buona fetta della campagna elettorale per le Regionali dell'anno prossimo si giocherà sulla sanità. In Lombardia il modello Formigoni mostra la corda da tempo e il consenso attorno alla persona del governatore sta svaporando. Ora tocca a noi, partiti del centrosinistra, in stretto collegamento con le associazioni presenti sul territorio e con i semplici cittadini, proporre un'alternativa forte e concreta per una sanità più giusta". "Il modello Formigoni - ha spiegato Bassoli - è entrato definitivamente in crisi dopo l'approvazione del piano socio-sanitario regionale del 2002. Quel documento conteneva un deciso ridimensionamento delle politiche operate dal centrodestra fino ad allora, con risultati comunque assai contradditori. Alle strutture ospedaliere sono stati imposti consistenti tetti di spesa che hanno determinato il formarsi di nuove liste d'attesa. La trasformazione delle Asl in Pac - Programmazione acquisto e controllo - e l'introduzione dei voucher per il pagamento delle prestazioni hanno determinato una pesante ricaduta dei costi sui cittadini. Per non parlare dei ticket, sui quali è stata fatta ultimamente una parziale marcia indietro solo grazie alla mobilitazione popolare sostenuta dai partiti del centrosinistra e dai sindacati". "Oggi - ha concluso l'esponente diessina -il disagio della popolazione è palpabile. La coalizione di centrosinistra deve ascoltare le richieste dei lombardi. Bisogna rimettere i diritti di tutti i cittadini, in particolare dei più deboli, al centro della politica sanitaria. Formigoni e la Casa della libertà hanno fallito proprio in questo. La 'libera scelta' tanto esaltata dal governatore lombardo si è rivelata solamente uno slogan che non è mai stato riempito di contenuti".

IDROGENO: IL DISTRIBUTORE PER L'AUTO CHE NON C'È
Per la Lombardia un futuro a idrogeno? Lo sostiene ormai da tempo il presidente Formigoni, che martedì scorso ha inaugurato a Milano il primo distributore per auto non inquinanti alimentate dal prezioso gas. Marco Cipriano, membro della commissione regionale Ambiente, ha espresso tutta la sua perplessità: "Siamo decisamente favorevoli alla ricerca scientifica applicata alla salvaguardia dell'ambiente - ha dichiarato il consigliere - ma Formigoni sta evidentemente facendo campagna elettorale per le prossime regionali. Noi avanziamo una semplice domanda: dove sono le macchine a idrogeno? Finora se ne è vista in giro una sola, la sua". "Siamo tutt'ora in attesa della mitica auto ecologica - aggiunge Cipriano - che era stata promessa per il 2005 e che avrebbe dovuto essere prodotta ad Arese, ma come ben sanno gli operai dell'Alfa ancora non si sa chi e dove le produrrà. Siamo favorevoli all'auto all'idrogeno, ma in attesa che queste siano effettivamente disponibili, e temiamo ci vogliano anni, non è forse più utile potenziare e migliorare il servizio pubblico? A quando iniziative concrete invece dei soliti fantasmagorici annunci?".

CULTURA: POCHI SOLDI E DISTRIBUITI ARBITRARIAMENTE
In Regione Lombardia lo scorcio finale della settima legislatura non vede alcuna inversione di tendenza in tema di politiche culturali. "L'Assessore Albertoni - dichiara Maria Chiara Bisogni a commento dell'approvazione del Piano dei contributi per le attività culturali avvenuta in commissione martedì - ha accantonato il suo progetto di legge di semplificazione legislativa aspramente criticato da noi e numerosi operatori culturali della Lombardia per il sostanziale disimpegno nei confronti della promozione culturale e per il manifesto intento discriminatorio nei confronti di Enti, istituzioni e associazioni che non rientrano nei filoni di attività prediletti dal leghismo". "Noi Ds - continua Bisogni - abbiamo votato contro il piano dei contributi annuali per i musei, gli interventi in campo musicale, la realizzazione dei Festival cinematografici presentati alla commissione Cultura, perché si mettono a disposizione degli interventi scarse risorse e la loro distribuzione è chiaramente arbitraria". "Ricordiamo - conclude il consigliere - che in quanto a spesa pro capite a sostegno della cultura la Lombardia è quart'ultima fra le Regioni in Italia".

POLITICHE REGIONALI PER I MINORI
Giovedì scorso la commissione Sanità ha licenziato il progetto di legge "Politiche regionali per i minori" . Sul pdl il centrosinistra, che ha a sua volta avanzato proposte nel merito, ha sollevato numerose critiche e si è riservato di presentare una serie di emendamenti nel corso della discussione in aula, prevista per novembre. In particolare i nodi da sciogliere riguardano:
" la funzione dei servizi per l'infanzia che non possono ridursi alla sola funzione sociale e di sostegno alla famiglia, ma devono essere modulati in coerenza con i bisogni dei bambini, portatori essi stessi di diritti;
" il ruolo dei comuni che devono mantenere la titolarità, come indicato anche nella legge nazionale, ed esercitare le funzioni amministrative e la potestà regolamentare del sistema integrato degli interventi nei servizi sociali.
" il ruolo del Comitato di coordinamento intersettoriale istituito dal Pdl che deve essere limitato alle funzioni tecniche di valutazione e controllo degli interventi in ambito socio culturale ed educativo a patto che vengano mantenute intatte le funzioni di indirizzo proprie del Consiglio Regionale.
" l'importanza della realizzazione di una rete di servizi diffusa sul territorio in modo da non ridurre gli interventi alla sola erogazione di voucher per l'acquisto dei servizi
Infine rimangono ancora aperti i nodi relativi alla definizione di un fondo integrativo per i piccoli comuni, per gli interventi sociali obbligatori, al potenziamento della rete dei servizi per l'infanzia e alla definizione di norme per realizzare l'integrazione sociosanitaria, tutte materie oggetto di proposte di legge che i Ds hanno da tempo depositato.

DISAGIO MINORILE: A MILANO SI CHIUDONO I BATTENTI
La vicepresidente Bassoli, raccogliendo una segnalazione della CGIL Milano, ha annunciato nei giorni scorsi un'interrogazione agli assessori regionali competenti, per comprendere perché 10 progetti di servizio per la prevenzione del disagio dei minori, attivi fin dal 1998, a partire da settembre pare siano stati lasciati senza finanziamento e destinati quindi all'estinzione. "I servizi in cui sono coinvolti 124 operatori - ha precisato Bassoli - oltre che punti di ascolto sono stati un valido punto di riferimento per molti genitori e operatori, attraverso interventi di sostegno e di informazione per problematiche quali il bullismo, i disturbi del comportamento alimentare, gli abusi e la pedofilia". "La Regione - ha continuato la vicepresidente - deve inserirsi autorevolmente nel rimpallo di responsabilità che, a questo proposito, sta avvenendo fra la Asl e il Comune di Milano e rendere conto di una riduzione di impegno che penalizza dei servizi molto utili per i cittadini e per le famiglie". Ed è per questo che l'interrogazione chiederà alla Giunta quali provvedimenti intenderà adottare per rispondere ai bisogni delle famiglie e dei giovani che, in questi giorni, si trovano privi di un importante sostegno e riferimento.


PIEVE PORTO MORONE: PERCHÉ ACCANIRSI TANTO?
A Pieve Porto Morone, in località Ca' Nova (Pv), un gruppo di imprenditori ha presentato un nuovo progetto per la costruzione di un impianto di termodistruzione di CDR (combustibile dai rifiuti) per la produzione di energia elettrica. I consiglieri regionali Carlo Porcari (Ds) e Carlo Monguzzi (Verdi) hanno espresso la loro contrarietà: "Posto meno idoneo per la localizzazione di un nuovo impianto non poteva essere scelto e non riusciamo a capire questo accanimento senza senso nei confronti di un territorio già compromesso dal punto di vista sanitario e ambientale". "Questo progetto - hanno aggiunto i consiglieri - è assolutamente incompatibile con la realtà del paese, e rischia di rigettare l'intera cittadinanza nell'incertezza e nella preoccupazione. Perciò è urgente che la Regione e la il Tavolo territoriale provinciale si occupino finalmente di centrali di produzione energetica e di impianti per il trattamento dei rifiuti".


SANITÀ VALTELLINESE: SERVONO RISPOSTE CONCRETE
"Borsani ha equivocato il rapporto con la Valtellina perché il suo ruolo è quello di rispondere agli amministratori, non ai sindacati". E' questo il commento del consigliere Ds Marco Tam alle dichiarazioni deluse e preoccupate dei rappresentanti sindacali che, negli scorsi giorni, hanno incontrato l'Assessore regionale per ottenere chiarimenti sulle risorse destinate ai presidi ospedalieri valtellinesi. Già nel mese di luglio, Borsani si era sottratto al confronto nel corso di un suo "fulmineo passaggio nella provincia di Sondrio", come lo ha definito Tam lamentando la mancata risposta anche ad una interrogazione da lui presentata 3 mesi fa. "Borsani - ha aggiunto l'esponente diessino - essendo un politico deve dare delle risposte ai politici". D'accordo con Tam il sindaco di Sondrio Bianca Bianchini, che ribadisce come l'Assessore dovrebbe dedicare più attenzione alla Conferenza dei sindaci: "purtroppo - osserva il consigliere - il Piano sociosanitario regionale esclude questo soggetto da ogni decisione sull'azienda ospedaliera". "In questi giorni - ha infine osservato Tam - abbiamo letto sulla stampa che gli ospedali in Val d'Aosta sono i più cari d'Italia. Eppure Formigoni sembra ignorare che la sanità di montagna necessita di finanziamenti e interventi strutturali. Lui ha promesso molto, ma cosa ha realizzato? Nemmeno le strade che, soprattutto d'inverno, sono fondamentali per garantire i servizi medici. La sanità valtellinese è minacciata ma né Formigoni né l'Assessore Borsani hanno dato risposte concrete alle esigenze della provincia di Sondrio".



PIANO CAVE DI BRESCIA: QUANTI BUCHI NELL'ACQUA...
Prosegue il confronto in commissione Ambiente sul Piano Cave della provincia bresciana. La seduta di mercoledì scorso si è conclusa con l'approvazione degli Ambiti Territoriali Estrattivi (ATE) già deliberati dalla Provincia e il rinvio di quelli ampliati dalla Giunta regionale. Il presidente della Commissione ha inoltrato agli uffici tecnici la richiesta di approfondimenti per tutti gli ATE che presentano stralci e nuovi inserimenti di mappali delle aree di escavazione. La Commissione ha inoltre preso posizione contro gli scavi in acqua, ma soltanto per le autorizzazioni aggiuntive (circa 4 milioni di mc) introdotte dalla Giunta. Claudio Bragaglio, consigliere bresciano dei Ds, ha depositato la documentazione relativa a due ex cave dove sono stati riversati rifiuti che hanno provocato seri danni ambientali a seguito del rilascio di sostanze inquinanti nel sottosuolo. In particolare, nella cava Lago Borgo di Castenedolo, si sono misurati 36 mila mc di rifiuti di cui 14mila riversati direttamente in falda. Accolta la documentazione, il presidente ha disposto che della questione si interessi ora la Procura.


LAGHI DI MANTOVA: IL RISANAMENTO È UN GIOCO DI SQUADRA
Nel corso della festa dell'Unità si è svolto a Mantova un confronto sui progetti di risanamento delle acque dei laghi che, dopo la fase di elaborazione, attendono di essere attuati con il contributo di tutti gli enti interessati, a partire dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune. "Se le istituzioni mantovane vogliono che questo grande progetto vada in porto - ha dichiarato Antonio Viotto, consigliere regionale Ds - devono fare un gioco di squadra e muoversi in sinergia. Tutti devono concorrere finanziariamente e non si deve dimenticare che anche l'Europa dispone di contributi per i grandi progetti ambientali".

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