27.09.2004
«Trovare le risorse per il 60° della resistenza»
Approvata una mozione in Consiglio regionale Toscano che chiede al governo di reperire i finanziamenti per le celebrazioni del Sessantesimo anniversario della Liberazione. I consiglieri regionali Ds sottoscrivo duemila euro per l'Anpi a sostegno delle iniziative.
"Il governo nazionale trovi le risorse necessarie per celebrare il 60° anniversario della liberazione e della resistenza". Lo chiede il Consiglio regionale della Toscana che oggi ha approvato una mozione del Gruppo Ds, presentata da Paolo Cocchi, Anna Annunziata ed Andrea Manciulli. "Desta forte preoccupazione la decurtazione dei finanziamenti assegnati in campo nazionale alle Associazioni della Resistenza, le quali si sono fin qui fatte carico di attivare significative iniziative in vista del 60° Anniversario. - si legge nel testo della mozione - Tale restrizione dei contributi non può essere in alcun modo giustificata da motivazioni finanziarie: le istituzioni democratiche a tutti i livelli non possono restare insensibili ai valori fondanti della nostra Repubblica". "Vista la straordinaria importanza rappresentata dalla ricorrenza - ha spiegato in aula Anna annunziata, illustrando il provvedimento - il Consiglio regionale toscano ha da tempo promosso un nutrito programma di iniziative. Con questa mozione il consiglio regionale invita il Parlamento ed il Governo a dare vita ad un analogo impegno in campo nazionale, approvando quanto prima una legge per il 60° anniversario della Resistenza e della Liberazione e mettendo a disposizione delle associazioni combattentistiche e della Resistenza le risorse necessarie per svolgere le dovute iniziative''. Il provvedimento è passato con il sostegno di tutto il centrosinistra, di rifondazione comunista, e con l'astensione del polo. I Ds del consiglio regionale, lunedì prossimo, incontreranno Mila Pieralli, presidente del comitato provinciale Anpi di Firenze, e le consegneranno un assegno di duemila euro quale loro contributo al fondo di solidarietà promosso con l'appello di Arrigo Boldrini.
|