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Pensione per extracomunitari di Francesco Zilioli
16.05.2003
Cari compagni,
la presente per informarvi che a seguito di recente modifica normativa la pensione dei lavoratori extracomunitari rimpatriati (definitivamente nel loro stato di origine),una recente circolare dell'INPS dice che:
i lavoratori extracomunitari titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato avranno diritto, al compimento del 65° anno di età, alla pensione di vecchiaia liquidata con il sistema contributivo, anche se hanno meno dei cinque anni di contributi richiesti dalla legge.
La deroga relativa ai requisiti minimi contributivi non si applica, invece, ai lavoratori extracomunitari che hanno titolo alla liquidazione della pensione di vecchiaia con il sistema retributivo o misto. Anche in questo caso, comunque, la pensione di vecchiaia non potrà essere concessa prima dei 65 anni, sia per gli uomini sia per le donne.
Per quanto riguarda la pensione ai superstiti, non potrà essere concessa se il decesso avviene prima del compimento del 65° anno, in quanto la posizione contributiva è da ritenersi efficace solo al compimento di tale età. Se il decesso avviene dopo il compimento del 65° anno di età, ai superstiti spetta la pensione secondo quanto previsto per la generalità dei lavoratori.
Bene, anzi malissimo, la nuova normativa avrebbe dovuto riconoscere pari diritti ai cittadini italiani e extracomunitari, mentre se leggete attentamente il il terzo punto potete rendervi conto di quanta ingiustizia vi sia nel negare ai superstiti la pensione. Considerata poi l'aspettativa di vita media nei paesi di origine di quasti lavoratori si poteva prevedere di concedere la pensione ai superstiti magari a ottant'anni.
Probabilmente ,questa ultimo provvedimento, merita una adeguata iniziativa di denuncia per la terribile ingiustizia decisa da questo governo nei confronti degli immigrati.
ciao, Francesco Zilioli Inca Cremona
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