RIFLESSIONE Esistono ancora a Casale i Cittadini per l’Ulivo?
Marini, benevolmente, chiede le mie dimissioni da coordinatore (dimenticando comunque che mi ero già autosospeso per le elezioni comunali); il vecchio amico Mombello, tra il serio ed il faceto, mi invita a starmene in campagna anche nella stagione invernale; Romussi non perde occasione per contestarmi; ecc.
D’accordo: ammetto la mia inadeguatezza e, aggiungo io, un po’ di stanchezza. Unica attenuante, la scarsità di mezzi a disposizione (nessuno di coloro che con la politica si avvantaggiano economicamente ha mai sborsato un quattrino) e il tiepido impegno da parte di molti (esempio: perché i consiglieri comunali che aderiscono al nostro Comitato non hanno mai preso in seria considerazione l’ipotesi di dare vita ad un gruppo consigliare dell’Ulivo?)
Lasciamo dunque languire fino ad esaurirsi per consunzione l’esperienza del nostro Comitato? Proprio ora che su scala nazionale si aprono spiragli verso il progetto da noi tanto desiderato (Ulivo o come diavolo si chiamerà)?
In tutta Italia serpeggia un grande fermento, a quanto pare dai messaggi che ricevo quotidianamente, tra i gruppi extra-partiti che perseguono l’obbiettivo di partecipare alla costruzione di un centrosinistra più accettabile di quello esistente; noi Casalesi proprio ora “molliamo”?
L’amico Illengo, autenticamente “ulivista” e attuale coordinatore del nostro Comitato, è un “pendolare” per lavoro (a Torino) e non gli si possono chiedere eccessivi sacrifici del suo scarso tempo libero: bisogna aiutarlo.
Insomma, se si vuole che il Comitato sopravviva occorre dare una vigorosa sterzata organizzativa e, a tale scopo, sarebbe opportuna un’assemblea degli iscritti da convocarsi a breve termine; dall’intensità della partecipazione si capirà subito se esistono ancora motivazioni valide per proseguire. Se invece saremo i soliti quattro gatti...
Che ne dite? Qualcuno raccoglie l’appello oppure le mie sono le solite parole al vento?
Cordiali saluti a tutti.
Paolo Merlo
Casale 21 ottobre 2004