Non dicono nulla al centrosinistra, così attento a misurare le performance dei propri leader a Porta a Porta o a Ballarò, quegli undici milioni e seicentonovantaquattromila cittadini italiani che sono rimasti incollati davanti al televisore non per assistere ad una soap opera ma alla vita e alla morte di una persona straordinaria come il giudice Paolo Borsellino? Così come non dicono nulla al centrosinistra i 105 morti ammazzati di Napoli? O che un sindaco, sempre a Napoli, viva da mesi blindato, costretto a volte a lasciare il suo ufficio sotto scorta da un’uscita secondaria? O ancora, che in una regione come la Sicilia, dove un presidente che oggi militerebbe con l’Ulivo è stato assassinato dalla mafia per la sua intransigenza e impermeabilità , governi invece indisturbato un signore che è stato rinviato a giudizio per aver favorito le cosche? O che in Calabria esponenti importanti della cosiddetta Casa delle libertà siano stati arrestati o inquisiti per storie di collusione tra mafia e politica? Eppure con lo slogan "città più sicure", complici la grande stampa e le tv, la destra ha vinto le elezioni del 2001. Poi, detenendo il controllo della comunicazione che conta, ha governato non il fenomeno ma la "percezione" di quel fenomeno.
Così, anche se in città come Napoli continua il far west, nelle ville del Nordest s’intensificano le rapine e i dati Istat registrano una crescita della microcriminalità , sembra che anche l’opposizione si sia convinta che l’ordine è tornato nel paese.
Identiche considerazioni possono essere fatte sulla questione morale (politica e mafia, politica e affari).
Non è più nell’agenda delle grandi questioni. Anche se il caso Sicilia, il caso Calabria, il caso Enipower stanno lì a ricordarci che quello di corruzioni e tangenti non è un capitolo chiuso e che la mafia continua ad esercitare il suo potere nelle istituzioni.
Anzi, lo ha talmente rafforzato da non avvertire il bisogno di riempire le strade di cadaveri eccellenti.
Su mafia e antimafia è caduto il silenzio. Se ci eravamo distratti, quegli undici milioni seicentonovantaquattromila telespettatori ricordano al centrosinistra che legalità e sicurezza sono valori importanti per la maggioranza degli italiani, valori che il centrodestra ha tradito e calpestato.
da www.europaquotidiano.it