Welfare Italia :: Lettere a Welfare :: Lettera aperta di Piero Ricca - Sono lieto di farmi processare! Invia ad un amico Statistiche FAQ
3 Maggio 2024 Ven                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Lettera aperta di Piero Ricca - Sono lieto di farmi processare!
13.11.2004

"Finora la cosa più violenta è stato chiamarlo "buffone", epiteto fuori dal cerimoniale, ma fatti, lessico, norme penali lo assolvono" (Franco Cordero)

"Mi si rivolta l'anima quando vedo tanti alzare le spalle mentre avvengono incredibili offese alla legge e alla legalità. No, bisogna gridare perché tutti si rendano conto di quel che accade. E non smettere di gridare finché non ci sentiranno anche coloro che non vogliono sentire" (Rita Borsellino)

Sono lieto di FARMI PROCESSARE!

Cari Amici

con serenità vi dò la notizia che il 15 novembre prossimo si terrà la prima udienza del processo intentato da Berlusconi nei miei confronti per la nota contestazione individuale del 5 maggio 2003 al Tribunale di Milano, altrimenti definita "agguato mediatico studiato con il tg3".

L'accusa è di "ingiuria aggravata", ma il querelante lamenta anche un'"offesa alla Presidenza del Consiglio". Forse per questo ha scelto di farsi rappresentare dall'Avvocatura dello Stato.

Superfluo dire che questa scelta mi sembra assai discutibile.

Sul piano giuridico parleranno i miei avvocati.

Sul piano politico è evidente che ci troviamo di fronte all'ennesima, inquietante dimostrazione di confusione fra persona e carica, oltre che di intimidazione del dissenso.

In quel corridoio, come ho sempre ribadito, ho criticato un personaggio che utilizza un'enorme concentrazione di poteri pubblici e privati per sottrarsi alla Giustizia, tentando nel contempo di zittire ogni voce critica. Le Istituzioni sono fuori causa. E non sono certo io a offenderle.

Per il reato di cui sono imputato la pena prevista varia dal minimo di una multa al massimo di una sanzione di sei mesi di reclusione. In caso di appello il processo di secondo grado verrà celebrato davanti al Tribunale di Milano. Preciso che sono incensurato. Per la verità non ho mai "preso" nemmeno una multa, fors'anche perché non ho l'automobile e, non avendo la tv, non sono obbligato a pagare il canone alla Rai del dott. Flavio Cattaneo, un tipo che invia gli ispettori nella redazione di un telegiornale che ha mandato in onda una notizia.

Più sobriamente del querelante, mi faccio assistere da due liberi professionisti: l'Avvocato Beniamino Ricca, mio fratello, e l'Avvocato Umberto Ambrosoli, un nuovo e caro amico, conosciuto in occasione di una commemorazione del padre Giorgio, barbaramente assassinato l'11 luglio del 1979 da un sicario al soldo del bancarottiere Sindona, con il sostegno dell'ambiente dell'eversione piduista, nel quale si sono fatti le ossa molti degli attuali protagonisti della politica, tra i quali il querelante.

L'udienza, che probabilmente non sarà conclusiva, si svolgerà presso la sede el Giudice di Pace di Milano.

Ricordo che Berlusconi aveva sporto querela il 6 maggio 2003. Nel gennaio del 2004 il Pubblico Ministero Chiuri aveva richiesto l'archiviazione, considerando la mia contestazione una "critica politica", protetta dal diritto di libera anifestazione del pensiero.

A quel provvedimento si era opposta l'Avvocatura dello Stato, con ricorso firmato dall'avvocato Damiani, poi accolto dal Gip Pizzonia, che ha ordinato al Pubblico Ministero la formulazione del capo di accusa e ha fissato l'udienza per lunedì 15 novembre, davanti al Giudice Morone.

Vorrei mettere un inciso. L'Avvocatura dello Stato, che ora è chiamata a sostenre l'accusa contro di me, rappresenta la Presidenza del Consiglio, parte civile nei processi a Previti e Berlusconi. L'Avvocato Generale Salvemini, che ha svolto in modo indipendente quell'incarico, è stato trasferito. Non solo: l'Avvocatura dello Stato ha dovuto opporsi duramente per ottenere il ritiro di un provvedimento governativo che, nel giugno del 2003, dopo l'arringa dell'Avvocato Salvemini, era volto a dimezzarne le competenze, sottraendole, guarda caso, quelle nelle cause penali. Voglio confermare la mia stima per un uomo come l'Avvocato Salvemini. E nel contempo mi chiedo: c'è qualcuno, nell'Avvocatura dello Stato, che avverte un leggero disagio per tutto questo? Me lo può comunicare, anche solo in forma privata? Mi farebbe piacere saperlo, perché la possibilità di riscatto nel coraggio di chi sa pronunciare qualche "no".

Per quanto mi riguarda sono sereno. Ritengo di aver esercitato il mio dovere di critica, per un'esigenza di verità. Sono convinto che un Giudice indipendente potrà disporre di tutti gli elementi per assolvermi. Se anche dovesse condannarmi, accetterei un'eventuale sanzione come il giusto prezzo da pagare per la mia libertà di espressione, in un'epoca in cui lo spazio per la critica sembra ridursi ogni giorno che passa.

Un secondo inciso, in forma di dubbio. Che cosa diventeranno processi di questo tipo quando la Magistratura sarà ricondotta - come si vuole - sotto il controllo di fatto del Governo? Quale reale libertà di giudizio avrà un Giudice o un Piemme, avendo di fronte gli avvocati del Potere? Ci avviamo forse a contemplare una Giustizia innocua con i colletti bianchi, quanto spietata contro i politicamente malvisti?

Mi riempie il cuore di gioia e annulla tutte le offese e le provocazioni che ho subito, pensare in questo momento alla straordinaria energia che si è sprigionata da quell'urlo: gli innumerevoli attestati di simpatia che ho ricevuto, le tante occasioni di dibattito e manifestazione alle quali ho potuto partecipare, le persone straordinarie che ho avuto l'occasione di conoscere, tutti coloro che hanno dimostrato di non essersi lasciati intimidire da quel dito puntato e da quell'ordine impazzito: "identificatelo!". In realtà, com'è chiaro, con quel gesto è lui che si è fatto identificare: ed è questo che nel suo intimo non mi perdona. Lui e i suoi sanno fin troppo bene che c'è la coscienza civile di milioni di persone dietro un urlo come quello. Ed è per questo che hanno bisogno di archiviarlo come un'ingiuria, addirittura recata alle Istituzioni.

Loro, che le occupano.

Soprattutto è per me impagabile l'emozione di condividere con tantissimi altri la medesima esigenza di vivere in un Paese di cui non doversi vergognare. E' un'esigenza che nessun prepotente, per quanto organizzato, potrà mai toglierci o farci morire dentro.

Ed è questa "esigenza" che prima o poi farà vincere le nostre buone ragioni.

Scusate se l'ho fatta un po' lunga.

Mi piacerebbe che molti cittadini, di ogni opinione politica, decidessero di essere presenti in quell'aula di Giustizia, per farsi un'opinione diretta su un episodio che, forse, non riguarda solo me.

A Te, che ti riconosci in quel che ho detto, chiedo una cosa in più: aiutami a far girare questa lettera, mandala ai tuoi amici in email, fotocopiala, imbucala, falla conoscere a chi la pensa diversamente da noi. E' prima di tutto loro che chiama in causa l'udienza di Lunedì 15 novembre, dalle ore 9,30, presso la sede del Giudice di Pace di Milano, in via Guastalla.

Un caro saluto a tutti,

Piero Ricca

Welfare Italia
Hits: 1799
Lettere a Welfare >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti