14.11.2004
ETICA , POLITICA E PRIMARIE ? I CONTI NON QUADRANO…….!
Cos’è la politica? O meglio, cosa rappresenta la politica oggi ? Proviamo a volare basso e chiudendo gli occhi, riflettiamo osservando tutto ciò che circonda; i politici…,la politica,la non politica, la nuova frontiera dei problemi, il lavoro e le storie di vita quotidiane. Bene, iniziamo dai giornali,l’Italia,in Europa è all’ultimo posto! Gli Italiano non leggano i giornali,perché? Inoltre sarebbe interessante capire e conoscere l’identikit del cittadino medio,che legge quotidianamente i giornali in quanto,ho la sensazione,che la grande stramaggioranza,sia affascinata, dalle notizie sportive,dai titoli ben evidenziati e altro ancora. Intendiamoci,la cosa è legittima,ma se associamo questo dato alla cattiva qualità della televisione,dove ormai prevalgono trasmissioni televisive di basso livello,vedi Il Grande Fratello,L’Isola dei Famosi ecc e poi i telegiornali,ricordate,una volta c’erano tre telegiornali, ritenuti dagli esperti “ I Migliori in Europa”in quanto rappresentavano, la vera cultura del pluralismo.Oggi assistiamo a dei TG omologati! Poi ci sono le scuole…..e anche in questa occasione un triste record Europeo,una percentuale troppo bassa di Laureati! Insomma sembra che domini la cultura dell’avere e non dell’essere con al centro, la mentalità del vincitore,del più bello e del più fortunato.Una cultura che non produce pensatori e la sensazione più pesante,è dovuta alla mancanza di modelli o meglio di esempi di vita quotidiana, nei confronti dei più giovani,sempre di più liberi ma anche sempre di più prigionieri perché non in grado, di assaporare con il sacrificio, la responsabilità e la gradualità del vivere quotidiano perdendo cosi,un’occasione importante,la gioia di vivere e la capacità di osservare e di assaporare i momenti e gli attimi…..Completiamo questo mosaico,che non deve assolutamente scoraggiarci,ma anzi deve essere spunto di nuove energie e riflessioni per il domani che verrà , pensando alle istituzioni e ai pessimi esempi di vita amministrativa.Penso in particolare all’elezione diretta del sindacato,che poi nella pratica significa ,che te cittadino scegli quello che in pochi hanno deciso per te! Penso alla mancanza di equilibrio che c’è tra la giunta di governo e il consiglio che rappresenta e dovrebbe rappresentare l’organo democraticamente più rappresentativo,ma che invece evidenzia delle grosse incongruità ,per esempio,perché alcuni atti fondamentali,non sono più esaminati dai consigli? Pensate, nelle opere pubbliche,perfino i progetti preliminari,sono vincolati alle decisioni della giunta.Faccio un esempio,nella scorsa legislatura,la Giunta della provincia di Pistoia,ha approvato un progetto,per un importo di 12 miliardi di vecchie lire per realizzare un nuovo tratto di strada ,la famosa variante di Bonelle,soprannominato ,” La Bonellina” Un progetto che condivido,ma che non è stato mai esaminato dal consiglio provinciale,domanda,è un metodo giusto e democratico?In certi casi addirittura,le scelte sono espressione di pensiero del sindaco o del presidente della provincia i quali,hanno il potere di togliere le deleghe ad un qualsiasi assessore.Per non parlare dei famosi accordi di programma tra diverse amministrazioni, dove al di la della singola presa di posizione,il tutto avviene a priori,senza il coinvolgimento del consiglio,che poi si trova ,spesso e volentieri,ha ratificare quanto è stato scelto da altri….Poi il delicato tema della trasparenza,gli atti deliberati , alla faccia del buon federalismo,non sono più esaminati dai comitati di controllo e ormai,con la riforma della legge 142 degli anni 90e successivamente con il testo unico,vedi legge 267 del 2000, i segretari comunali,scelti direttamente dal sindaco,non esercitano più il ruolo di garante della pubblica amministrazione ma bensì l’ubbidienza civile, nei confronti del sindaco che ha il potere di licenziarlo senza rendere pubbliche le motivazioni. Con queste affermazioni,non voglio ritornare al passato, dove l’ingovernabilità amministrativa regnava,tuttavia , a me sembra necessario riflettere su come trovare nuove formule,per garantire certamente la governabilità , ma anche una maggiore trasparenza e garanzia amministrativa attraverso scelte democratiche. Vi chiederete,ma tutto ciò che centra con la domanda; “ ETICA E POLITICA ? “ La risposta è semplice,oggi i partiti sono in crisi,sia perché non riescano ha svolgere quel ruolo di filtro e di coinvolgimento con i cittadini,sia perché emerge la cultura del potere dei pochi che uccide l’amore, l’amore nei confronti della nostra comunità .Volete alcuni esempi? In Toscana,ma credo un po’ ovunque,stanno nascendo una serie di liste civiche,fin qui niente da obiettare, anche se sarebbe utile e necessario capire la differenza tra il senso civico e le liste civiche le quali, spesso sono cavalcate da ex amministratori e politici che, ha sua volta,per capriccio, per vendetta e per la conseguenza del male attuale,ovvero “ IL CARRIERISMO” conducano e portano avanti il proprio progetto.Insomma assistiamo ad un coacervo, diciamo di persone e non più di idee.Questo dato è confortato dai prossimi e imminenti congressi politici dei D.S e Rifondazione,che rispettivamente presentano quattro e tre mozioni .Questa è la dimostrazione del grande caos che regna in generale nella vita politica italiana dove appunto regna e lo ripeto ancora senza alcun pregiudizio politico,la cultura del proprio io o meglio il fenomeno del BERLUSCONISMO, che non è assolutamente isolato e che lo si può applicare ha tanti! In parole povere,la politica ,non è altro che ,il rispecchiarsi nella società ,in quanto; i partiti, i movimenti sono formati da uomini.Altro esempio? La nascita dei tanti e quotidiani comitati cittadini.Spesso sono l’espressione e la necessità dei bisogni quotidiani e il frutto dello scarso dialogo tra la pubblica amministrazione e quindi la parte politica e i bisogni della gente.Ma spesso e volentieri assistiamo a forme di proteste,sicuramente espressione di pensiero civile ma anche il frutto dell’attuale filosofia di vita,quella del proprio orticello.Trovo singolare l’episodio di alcuni anni fa a Montecatini Terme,dove l’apertura di una strada,aveva creato lo scontro di due comitati,uno nato a favore della chiusura della strada,l’altro nato, con finalità contrapposte.In sostanza ,queste esperienze di vita,condizionano naturalmente,il nostro comportamento che di riflesso ,condiziona,qualche volta,anche la sfera amministrativa.Volete altri piccoli esempi ? Sono rimasto sconcertato,alcuni mesi fa , dalla dichiarazione di alcuni politici locali, i quali, in occasione di un confronto politico,per individuare la possibile candidatura a sindaco,ebbene affermarono,di non desiderare le Primarie,perché rischiose,in quanto i cittadini,sicuramente avrebbero manifestato una scelta diversa….! Mi chiedo,è questo il concetto di democrazia? Si ha paura del confronto in quanto rappresenta l’ostacolo alle proprie,diciamo scelte di partito?.Un caso isolato? Neanche per sogno,credetemi accade più di quanto si possa immaginare!Con questa battuta voglio precisare che anche il sottoscritto è stato amministratore e che ha militato ,sia pure per pochi anni in un partito,ma questo non giustifica,la crisi ideologica e culturale che stiamo attraversando.Io penso che le PRIMARIE,formulate con intelligenza e con regole certe,vedi albo degli elettori,vedi le proposte del Professor Gianfranco Pasquino,relative alle forme e alle norme per individuare i candidati,rappresentano una nuova forma di civiltà politica e sociale e un grande processo di rinnovamento democratico e politico.Sono però convinto, che questo progetto,così sinteticamente formulato,difficilmente andrà in porto,nessuno e nessun partito,rinuncerà alla propria fetta di potere ecco perché l’idea della costituente non piace a nessun partito.Ma chissà forse un giorno ,sia pure gradualmente,riusciremo a conquistare questa nuova mentalità .che io definisco “ LA NUOVA FRONTIERA DI CIVILTà ”ma, in attesa di tempi migliori cosa fare?Riflettere,riflettere su questi temi,riflettere con forza su la questione Etica,non certamente per ricoprire un ruolo che non ci compete, ma certamente,non dobbiamo assolutamente rinunciare ad esprimere idee e concetti,mirati ad una nuova coscienza culturale ponendo al centro la battaglia più difficile da raggiungere,un pizzico di amor di patria,da non confondere con quelle forme di nazionalismo sfrenato dove regna l’odio umano,ma bensì il rispetto della nostra comunità senza rinunciare alla propria dignità di pensiero,Un bel significato ma che richiederà molto tempo,non tanto per realizzarlo, ma per renderlo , diciamo più umano.Ecco perché spesso e volentieri rimpiango,una delle pagine più tristi della nostra storia politica,” La Prima Repubblica” che ha differenza della seconda è riuscita pur nei suoi difetti,che poi sono i difetti,purtroppo di sempre,vedi lo scandalo dei tabacchi alla fine del 1800,all’epoca del governo Crispi,che dimostra il nemico di sempre,la corruzione! ,ad elaborare una classe politica sicuramente più colta e intelligenza.Il mio pensiero,non vuole rappresentare la depressione più totale e neppure, la cavalcata della fantasia impossibile! Spero solo e soltanto,attraverso piccole e quotidiane azioni di “ SOLLECITAZIONE E RIFLESSIONE MENTALE”,di creare le basi di un risveglio culturale e politico per cui con estrema tranquillità ,non arrendiamoci senza dimenticare il passato e senza paure per il futuro e l’innovazione.
Piero Lorenzi ex consigliere provinciale Provincia di Pistoia
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