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Manifestazione pro Sansa a Genova in gennaio
14.11.2004

L'ABUSO DI CASTELLI CONTINUA.
LA CONTRORIFORMA VA AVANTI.
DALL'APPELLO SANSA AD UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A GENOVA, IL MANIFESTO.


L'abuso di potere del Ministro Castelli continua a bloccare il Tribunale dei Minori di Genova. L'Ing. Castelli, giovedì scorso, aveva affermato "tra una settimana deciderò sul concerto alla nomina di Adriano Sansa a Presidente del Tribunale Minorile di Genova". Invece nulla: la nomina di Sansa, unanime da parte del CSM, è ancora sotto il blocco del Ministro che non ha nemmeno fissato una data certa per l'incontro con la commissione competente del CSM.

Quasi 2.000 cittadini hanno fatto appello al Presidente della Repubblica perchè sbloccasse questa drammatica situazione con un'Istituzione delicata senza un Presidente da oltre un anno e perchè ricordasse, con dovuta fermezza, al Ministro quali sono i suoi compiti e che la Costituzione gli proibisce di assumere quelli propri ed esclusivi del Consiglio Superiore della Magistratura. Ma ad oggi alcuna risposta è giunta alle quotidiane trasmissioni dell'appello e delle adesioni inviate.

Una mobilitazione generale della società civile a cui si sono aggiunte nei giorni scorsi le adesioni di Guglielmo Epifani, segretario generale della CGIL, di Paolo Nerozzi, responsabile nazionale giustizia della CGIL, e di Fernanda Pivano, a cui Ciampi deve dare una risposta nell'intersse dei Minori e delle Famiglie di una grande città come Genova, nella difesa dell'autonomia e indipendenza della Magistratura che con il CSM ha designato Adriano Sansa.

Avevamo annunciato che davanti a questo abuso di potere del Ministro, avremmo promosso una mobilitazione civile ferma e decisa. La votazione di ieri al Senato che ha approvato una Riforma dell'ordinamento giudiziario palesemente in contrasto con il dettato Costituzionale, in piena violazione dei principi liberali della separazione dei Poteri, al solo fine di imbavagliare e assoggettare all'Esecutivo i magistrati, dimostra che quello attuato da Castelli contro Sansa ed il CSM è la prova generale di ciò che accadrà dopo l'entrata in vigore della sua Riforma della Giustizia.

Per questo, insieme a molte associazioni e movimenti civili, per la Legalità e la Costituzione, lanciamo il 'manifesto' per una manifestazione nazionale a Genova nel prossimo mese di Gennaio per contrastare il progetto anticostituzionale ed illiberale promosso dal Governo Berlusconi.

Da oggi oltre al sito http://www.genovaweb.org/appellosansa.html è, quindi, attivo il sito http://www.genovaweb.org/manifesto.html per preparare questo importante appuntamento di opposizione civile.

La manifestazione si terrà o sabato 22 o 29 gennaio 2005 (entro breve tempo daremo la data certa).

Sono quindi aperte le adesioni di tutte le associazioni e movimenti di impegno civile che vogliono mobilitarsi a partire dalle prossime settimane nel proprio territorio ed ambito, per arrivare all'incontro di Genova. Il modulo per le adesioni è on line all'indirizzo http://www.genovaweb.org/modulo_associazioni.html

Nei prossimi giorni sarà anche attivata una pagina con la lista delle adesioni individuali, ovvero con tutti coloro che già da ora vogliono dichiarare "ci sarò anch'io!". Per l'invio di queste adesioni basta inviare un e-mail all'indirizzo c.abbondanza@genovaweb.org con i propri dati e come oggetto: "Ci sarò anch'io"

Vi chiedo di non mollare, dobbiamo ancora una volta non cedere alla prepotenza ed arroganza di questo Governo, possiamo e dobbiamo vincere la battaglia per il rilancio della Legalità, nella difesa della Costituzione repubblicana, affermando l'inviolabilità della separazione dei Poteri.

Diffondiamo questo 'manifesto' e mobilitiamoci davvero tutti come cittadini liberi e indignati! come dice Beppe Grillo, in Regime, "A furor di popolo".

Grazie e cordiali saluti.

Christian Abbondanza



IL MANIFESTO DELLA MOBILITAZIONE

( http://www.genovaweb.org/manifesto.html )

"La libertà, come tutti i beni della vita, come tutti i valori, non è qualcosa che si può conquistare una volta per sempre, ma necessita un lavorio costante di conservazione attraverso lo sforzo di ogni giorno, rendendosene degni, avendo un animo abbastanza forte per affrontare la lotta in questione" Arturo Carlo Jemolo

L'attacco portato al giudice Adriano Sansa per l'espressione del suo pensiero al di fuori delle proprie funzioni, è un attacco al Consiglio Superiore della Magistratura che lo ha designato al ruolo di Presidente del Tribunale dei Minori di Genova, sulla base del dettato Costituzionale.
Il Ministro Castelli, ignorando le esigenze di un Tribunale Minorile paralizzato da oltre un anno, ha bloccato la nomina unanime del CSM, non per questioni tecniche bensì per le opinioni critiche verso l'operato del Governo. Questo è il sistema giudiziario perseguito dal Governo Berlusconi: azzeramento dell'indipendenza e dell'autonomia della Magistratura, svuotamento del Consiglio Superiore della Magistratura.

L'attacco al giudice GianCarlo Caselli perchè ha affermato che i legami interessati di Giulio Andreotti, intercorsi sino al 1980, con Cosa Nostra sono stati accertati e confermati nella sentenza definitiva ma caduti in prescrizione, è un segnale altrettanto grave e preoccupante. Un giudice ha il dovere di attenersi agli atti, ai fatti ed alla verità provata. Questo hanno fatto il Giudice Caselli ed il pool di Palermo. Ma oggi in Italia il Potere non vuole che si considerino i fatti, non vuole che si abbia memoria.

"Una volta un giudice giudicò chi aveva dettato le leggi. Prima cambiarono il giudice, subito dopo la legge" Fabrizio de Andrè

Quando un sistema giudiziario viene posto sotto il controllo del Governo la legge non è più uguale per tutti i cittadini. Il giudice non sarà più libero di giudicare serenamente se condizionato dal Potere, se è il Governo che controlla e decide le nomine e le promozioni. Le leggi approvate sino ad ora (e che il popolo italiano non ha voluto) sono andate in questa direzione e la proposta di riforma complessiva che oggi è in discussione in Parlamento completa il disegno. Passo dopo passo (sistema di elezione del CSM, norme di accesso, carriere e promozioni, riforma della Corte Costituzionale) sono complessivamente un palese sovvertimento dell'ordine costituzionale del Paese. E' una riforma illiberale.

"Contro lo Stato assoluto, in cui il sovrano, ha un potere senza limiti giuridici, cioè legibus solutus, lo Stato liberale è uno Stato limitato, cioè uno Stato in sui si tende ad eliminare il più possibile gli abusi del potere, e quindi a garantire la libertà dei cittadini dall'ingerenza dei pubblici poteri" Norberto Bobbio

La lotta alle Mafie non è più priorità del Governo, non vengono sostenuti quei giudici che la perseguono, sono stati 'dissolti' quei provvedimenti figli dell'opera di Caponnetto, Falcone e Borsellino. Non viene promossa la cultura della legalità, bensì vengono approvati quei provvedimenti come la Devolution che rappresentano una richiesta storica di Cosa Nostra per controllare definitivamente senza più ostacoli i territori nei quali opera, sostituendosi allo Stato. La revisione delle norme sui pentiti, i tentativi di rivisitazione della legge sul sequestro e riutilizzo a fini sociali dei beni sequestrati ai mafiosi, la semplificazione delle norme di appalto, le riforme del diritto societario, la riduzione delle scorte ai giudici delle Procure a rischio. Sono segno evidente della direzione imboccata dal Governo: il ritiro dello Stato.

"Oggi, per instaurare un regime, non c'è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d'inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra essi, sovrana e irresistibile, la televisione" Indro Montanelli

Viviamo sotto un controllo quasi assoluto dei sistemi di informazione. Il cancro del conflitto di interessi ha segnato e determinato l'elezione del Governo e della maggioranza che nel Parlamento lo sostiene e lo protegge con voti di fiducia e scambi d'interessi. La cultura liberale di cui siamo parte ha sancito la separazione dei poteri al fine di evitare degenerazioni autoritarie: la Magistratura, e con essa la Corte Costituzionale, è un potere autonomo e indipendente dal Governo. Quale "ostacolo" di un progetto eversivo viene ora messo in discussione. Occorre opporsi al disegno di assoggettamento della Magistratura al potere politico, è dovere morale e civile di ciascun cittadino, per la salvaguardia della nostra Repubblica democratica.

"Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività 'resistere, resistere, resistere' come su una irrinunciabile linea del Piave." Francesco Saverio Borrelli

La Giustizia ha bisogno di investimenti, di aumento di organico, dell'assegnazione di adeguate scorte per i giudici a rischio. Vi è bisogno di potenziare le strutture e l'organizzazione dei Tribunali e delle Procure per far fronte alle esigenze della comunità. Occorre riallinearci ai grandi Paesi civili e liberali in materia di controlli di legalità, di rigore morale nella gestione della cosa pubblica, di uniformità delle norme di contrasto al riciclaggio del denaro sporco come delle rogatorie. E' irrinunciabile procedere alle riforme del sistema carcerario oggi distante dal dovere di recupero. Questo è necessario per il Paese e per questo ancora una volta ci mobilitiamo come cittadini liberi.


PER LA LEGALITA', PER LA COSTITUZIONE ITALIANA

A GENNAIO INCONTRIAMOCI A GENOVA


IL COMITATO PROMOTORE:
«liberaMente» di Genova
«Gruppo Abele - Don Luigi Ciotti»
«Coordinamento Milanese per la Giustizia»
«Centro Falcone Borsellino» di Carmagnola
«PolEtica» di Alba
«Laboratorio per la Democrazia» di Firenze
«Movimento Università Opinione² di Genova
«i Girotondi per la Democrazia» di Ravenna
«le Girandole» di Milano
«Communitas 2002» di Milano
«Cittadini per l'Ulivo» di Finale Ligure
«Associazione Culturale ApertaMente» di Imperia
«Rete del Bottone - coordinamento per la legalità»
«L'Osservatorio per la Democrazia e la Giustizia» di Milano
«Bo.Bi» www.bobi2001.it
sito «www.centomovimenti.com»
sito «www.giustizia-e-liberta.com»

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